La sopravvivenza delle popolazioni africane è la condivisione di tutto ciò che si possiede
Un antropologo propose un gioco ad alcuni bambini di una tribù africana. Mise un cesto di frutta vicino ad un albero e disse ai bambini che chi sarebbe arrivato prima avrebbe vinto tutta la frutta . Quando gli fu dato il segnale per partire, tutti i bambini si presero per mano e si misero a correre insieme, dopodiché, una volta preso il cesto, si sedettero e si godettero insieme il premio. Quando fu chiesto ai bambini perché avessero voluto correre insieme, visto che uno solo avrebbe potuto prendersi tutta la frutta, risposero “Ubuntu: come potrebbe uno essere felice se tutti gli altri sono tristi?”
Ubuntu nella cultura africana sub-sahariana vuol dire: “Io sono perché noi siamo”.
« Una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un villaggio non ha bisogno di chiedere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrattiene. Ecco, questo è un aspetto di Ubuntu, ma ce ne sono altri. Ubuntu non significa non pensare a se stessi; significa piuttosto porsi la domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?. » N. Mandela.
Ubuntu è un’etica, un’ideologia, che si focalizza sulla lealtà e sulle relazioni reciproche delle persone. E’ un’espressione in lingua bantu che indica “benevolenza verso il prossimo” E’ una regola di vita basata sulla compassione e il rispetto per gli altri. Appellandosi all’ubuntu si è soliti dire “ Umuntu ngumuntu ngabantu” , io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo. Con Ubuntu i bambini africani hanno trasmesso al mondo intero un messaggio dal valore inestimabile: per amare non bisogna frequentare scuole o corsi, l’amore non si insegna, semplicemente si dà. Chi apre veramente il proprio cuore all’altro, ama per primo, non aspetta di essere amato, ma prende l’iniziativa.
Questa è la vera ricchezza culturale di una popolazione. Il tesoro che ogni essere umano dovrebbe coltivare, “l’amore”, quello a trecentosessanta gradi. Gandhi sosteneva: “Non posso farti del male, senza ferirmi io stesso”. Gesù disse:” Amerai il prossimo tuo come te stesso”. L’amore per il prossimo è universale e abbraccia tutta l’umanità senza distinzioni di razza o di credo.
Le popolazioni africane, nel corso della storia hanno vissuto la schiavitù, il colonialismo, dittatura e corruzione, facendo leva esclusivamente sull’amore e sulla straordinaria abilità di resistenza, che li ha resi capaci di vivere in quella terra dove molti occidentali non oserebbero nemmeno immaginare di vivere. Hanno dimostrato, di saper vivere nonostante tutto, credendo nella terra e amandola. E’ gente pacifica, senza mire espansionistiche o bramosia di potere. Amano Dio o le loro divinità, ai quali chiedono clemenza dalle intemperie e raccolti abbondanti per la sopravvivenza.
Accumulare beni, espandersi e sottomettere esseri umani, non è nella loro natura, lo hanno appreso durante il colonialismo, in secoli di schiavitù, dove molti sono stati uccisi, deportati e schiavizzati. Nonostante ciò, la pace e la semplicità persiste nei loro animi. Molti preferiscono la morte o la fuga, ma non la guerra, per questo migrano. Perché la morte per gli africani è la conseguenza della vita, quindi è un evento naturale.
Chi ha visitato l’Africa la descrive come “unica”, come se ci fosse un solo popolo, un unico stato, un’unica filosofia, ma mille colori.
L’Africa è la terra dai forti contrasti: deserto arido dove il sole brucia, oceano incontaminato, coste lussureggianti, ma anche fame, povertà e malattie.
I turisti trovano un clima di accoglienza e di allegria, perché gli africani, sanno cogliere l’attimo che è fuggente. Amano e venerano gli ospiti perché portano un po’ di benessere economico. Non si preoccupano dei confronti, non hanno niente da dimostrare, sono se stessi sempre. Non temono rapine, il loro unico tesoro è il cuore.
Avete mai sentito parlare del “mal d’Africa”? esiste davvero! Come non innamorarsi di paesaggi incontaminati con spiagge dorate, montagne vulcaniche, foreste tropicali, animali selvaggi in piena libertà, persone ospitali semplici e sorridenti.
Questa è l’Africa, un continente unico e controverso. Pieno di bambini sorridenti, con profondi occhi splendenti, che ballano scalzi con la testa adornata da treccine e perline colorate.
Si rincorrono festosamente con vestiti di seconda mano, fra baracche e vecchi binari.
Sorridono con ogni centimetro quadrato del corpo. La loro allegria è contagiosa a tal punto, che riescono ad animare anche il deserto. Un esercito invincibile.
Vivono dando grande spazio a una parte che tutti noi possediamo: la capacità di godere della vita stando nel presente, prendendo ogni cosa con la leggerezza dell’essere, insostenibile per il resto del mondo. Questa è la straordinaria forza dell’Africa
Tina Camardelli
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Ubuntu è nell’animo delle persone, non in ciò che fanno.
Louisiana Louisiana
Si …ma quello che c è nell’ animo riflette nella realtà che viviamo