Il movimento
Il Transumanesimo è un movimento figlio dei progressi scientifici nell’era moderna, coloro che ne fanno parte desiderano una rivoluzione morale e intellettuale di orientamento prometeico. Nonostante il primo impatto con questo filone possa sembrare del tutto innaturale essi si discostano da questa accusa, il transumanesimo infatti, “non è (né può essere) contro-natura: delinea piuttosto una nuova continuità tra cultura e natura.” Essi contemplano la scienza come parte della natura perché “nulla di ciò che la tecnoscienza può fare si colloca fuori delle leggi della fisica e della biologia e perché non si è mai data una natura umana che non fosse già il prodotto di un’auto-domesticazione, di una coniugazione dell’umano con l’animale e con lo strumento tecnico, e quindi non fosse in definitiva già un’evoluzione auto-diretta, seppure ancora non consapevole.”
Tante sono le accuse mosse a questo movimento, fra le più importanti, nel loro manifesto, i transumanisti ne evidenziano 3:
“ 1) Il pregiudizio dell’élitarismo plutocratico
I transumanisti sarebbero un’élite di ricchi senza scrupoli, che intendono potenziarsi a livello psicofisico, diventando semidei immortali, una nuova specie superumana, nel migliore dei casi disinteressandosi del resto della gente, nel peggiore al fine inconfessato di ridurre in schiavitù il resto dell’umanità.
2) Il pregiudizio del cultismo pseudoreligioso
I transumanisti sarebbero una nuova setta religiosa, che persegue gli scopi malvagi sopra esposti, anche al fine di sostituire le religioni ora esistenti con un nuovo culto universale. Elementi di questa teologia sarebbero l’esistenza di un dio spirituale del quale i suoi servitori preparano l’avvento e l’incarnazione, attraverso la costruzione di sempre più sofisticati computer e robot. Per i critici atei questo dio-macchina è il dio delle religioni monoteistiche. Per i critici cristiani non può che essere il demonio.
3) Il pregiudizio della ciarlataneria
I transumanisti si affiderebbero alle favole della futurologia, delle utopie, della fantascienza, allontanandosi completamente dalle scienze naturali e anche da quelle sociali.
Questi stereotipi affiorano perchè le frange transumaniste inclini alle posizioni ‘più strane’, pur assolutamente minoritarie, sono più appetibili per media e blog: il ‘pazzo criminale plutocrate’ fa più notizia del ‘normale cittadino che vuole l’accesso alle tecnologie’. “
Di certo un movimento del genere, date le informazioni che ogni giorno scopriamo riguardo a chi detiene il potere (governi statali e mondiali), non poteva essere accolto a braccia aperte dai più ma, a quanto pare il loro intento (a loro dire) sembrerebbe moralmente elevato. Si propongono di rendere accessibile le più recenti tecnologie a chiunque ne avesse realmente bisogno, tant’è che uno dei loro principi consiste proprio nella possibilità di ri-progettare la condizione umana in modo di evitare l’inevitabilità del processo di invecchiamento, le limitazioni dell’intelletto umano (e artificiale) e le limitazioni fisiche causate dalle malattie.
Insomma l’obiettivo primario sarebbe quello di avere il controllo TOTALE delle potenzialità psico-fisiche umane, raggiungendo la massima consapevolezza per sfuggire alle sofferenze causata dall’esistenza sul pianeta Terra… E’ proprio qui che sorge il dubbio …
SE TUTTO E’ NATURALE, LO E’ ANCHE LA SOFFERENZA.
Eppure i transumanisti vogliono annientare questo lato dell’esistenza. Perché voler eliminare qualcosa che fa parte della natura stessa come la sofferenza e/o la morte??? Sarebbe come andare contro a ciò che è il ciclo naturale. Dall’ altro lato sono proprio le civiltà che hanno avuto tempi difficili (guerre, epidemie, tirannie) che hanno fatto importanti scoperte scientifiche e tecnologiche. Diciamo che la sofferenza è per l’essere umano la spinta per il miglioramento, per evolvere, ed è proprio per questo motivo che non avrebbe senso associarla a un qualcosa di non necessario. L’evoluzione dei transumanisti vorrebbe essere, a questo punto, in un tal senso, un’evoluzione etica. Ci sono tuttavia le condizione necessarie perché ciò accada o è solo una delle tante utopie irrealizzabili? Da parte dell’AIT (Associazione Italiana Transumanisti) la risposta è praticamente inesistente: l’unica risposta che abbiamo è una serie di citazioni di personaggi famosi strappate dal contesto generale e soprattutto non messe a confronto con la storia della società di massa odierna.
Voler dare a tutti le stesse possibilità di miglioramento della propria vita è una cosa nobile ma, come definito anche dalla Treccani:“ La società di massa è caratterizzata da un significativo ruolo delle masse nello svolgimento della vita politica e sociale, ma anche da una loro crescente omologazione, perdita di autonomia individuale, atomizzazione, conformismo, facilità di manipolazione ed eterodirezione…”. Cercare quindi di dare a tutti la vita “perfetta” è impossibile o comunque crea delle conseguenze utili a chi ne è il fautore(es. aziende produttrici delle tecnologie mediche). E’ da qui che si comprende che lo stare bene deve essere opera dell’individuo medesimo se egli vuole essere padrone di sé stesso. Oltre al fatto che il benessere psicologico non ha nulla a che fare con la tecnoscienza.
Che dire ancora? In transumanesimo ha delle fondamenta che poggiano interamente e unicamente nella “materia”, non si pone minimamente il dubbio che possa esistere qualcosa di più ampio; è un po’ come guardare il sole che cambia posizione durante il giorno e pensare che sia lui a girare intorno alla terra e non viceversa. Per cui se avete delle opinioni diverse della storia della creazione e evoluzione umana così come scritta nei libri scolastici, non credo vi troverete a vostro agio in questo movimento.
Però potete fare il test se volete esserne sicuri, sul sito dei transumanisti c’è .
Fonte: www.transumanisti.it, modificato e integrato da Iuliana Tudose.
VIENI A CONOSCERE LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE - Clicca sui loghi qui sotto -
SE TI E' PIACIUTO L'ARTICOLO CONDIVIDILO SUL TUO SOCIAL PREFERITO
QUALCHE PICCOLO CONSIGLIO DI LETTURA
danairu 02
Io sarei pro se si stratta di riavere un arto o la capacita di vedere e parlare. Se penso che si cerca di rendere immortale un cervello rianimato in un cranio di metallo che controlla un itero corpo artificiale mi pare che sti tratti di uno zombie robot. La persona sarebbe morta comunque qua si va a fantasticare stile full metal alchemist coi sigilli magici personalizzati per tenere l anima attaccata al cervello nutrito con flebo e staminali in una brodaglia infilzata da tanti aghi che servono per colkegari gli impulsi volontari elaborati in un vomputer nella gabbia toracica e convertiti in comandi. Gia immagino ehi prova a muovere il braccio sinistro, lo scanner legge le aree celebrali che si attivano e vengono infilzate e lo scienziato pazzo programma il computer per far fare quel movimento al robot ci vuole mooolto tempo per programmare .