Continua il lavoro dei soccorritori, ma mancano i mezzi per rimuovere le macerie. Scatta l’emergenza sanitaria: servono farmaci e acqua. La comunità internazionale si mobilita
È uno scenario di distruzione e morte quello che si presenta a Kathmandu il giorno dopo il terribile terremoto di magnitudo 7,9 che ha colpito il Nepal, dove continuano i lavori dei soccorritori per cercare eventuali superstiti. Dalle macerie dei templi di Kathmandu e delle altre città della vallata, dove spesso si scava con le mani, continuano ad emergere cadaveri. Le testimonianze sono drammatiche con i residenti che hanno parlato di «distruzione ovunque» e «città sbriciolate». Il governo ha comunicato che le vittime accertate del sisma sono salite a 2.500, ma si teme che possano essere molte di più. Altre vittime si contano nei Paesi limitrofi colpiti, come India, Bangladesh e Tibet. Alle prime luci dell’alba sono riprese le ricerche delle persone intrappolate nelle rovine degli edifici delle principali città nepalesi, ma la mancanza di mezzi pesanti, adatti a rimuovere i detriti, rende immane il lavoro dei soccorritori e riduce le speranze di trovare ancora superstiti. I feriti sono oltre 6.200. Il terremoto ha spazzato via palazzi storici, templi e anche la torre simbolo della capitale Kathmandu.
La popolazione, che si prepara a passare la seconda notte all’addiaccio, è stremata. Manca la corrente elettrica, i collegamenti telefonici sono precari e cominciano a scarseggiare il cibo e l’acqua. Il governo nepalese, impotente davanti alle proporzioni del disastro, ha decretato lo stato di calamità naturale.
UNICEF: COINVOLTI TANTI BAMBINI, È CATASTROFE
La situazione in Nepal è «terribile, la metà della popolazione sono bambini e si teme una catastrofe» è l’allarme lanciato dall’Unicef: «La situazione è complessa nelle zone rurali e nei villaggi a nord ovest di Kathmandu dove regna la distruzione ed è arduo arrivare. I bambini messi in salvo sono intrappolati al freddo e al gelo. Le prossime ore saranno decisive», fanno sapere gli operatori che stanno distribuendo cibo, kit igienici, coperte e medicine.
NUOVE SCOSSE
Proseguono intanto le scosse di assestamento nel centro del Paese. Una nuova forte scossa di assestamento di magnitudo 6.7 è stata avvertita verso le 9.09 ora italiana ed è durata per quasi due minuti. Secondo i rilevamenti dello United States geological survey (Usgs), una scossa di magnitudo preliminare 5.6 è stata registrata alle 5:01 ora locale (l’1:16 in Italia) a 10 km di profondità ed epicentro 45 km a ovest-nordovest di Kathmandu. «Ci sono state diverse scosse di assestamento, una notte orribile. Molte persone hanno dormito nelle loro auto o per strada» ha raccontato un funzionario dell’Undp in Nepal.
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