Sulla Genesi dell’Uomo Universale
Quante volte noi uomini occidentali ci saremo sentiti dire che quando Dio creò l’uomo, lo fece a sua immagine e somiglianza. Quanto poi questa cosa ci sarà piaciuta!!
Certo sarà stato un sentirsi lusingati e sicuramente è molto bello il pensare a Dio come a un Padre che ci sta aspettando in un qualche luogo lontano e che veglia su di noi.
Ma da dove proviene quest’idea meravigliosa? E come può oggi dopo anni e anni l’uomo affermarlo ancora con tanta certezza come fosse una cosa Naturale?
Certo che se oggi prendiamo tra le mani un qualsiasi testo Biblico esso esordirà, più o meno così:
Il sesto giorno Dio creò l’uomo! Fatto a immagine e somiglianza di Dio, l’uomo è plasmato con la polvere del suolo ( DA QUI IL NOME ADAM, LA CUI RADICE ETIMOLOGICA EBRAICA CHE SIGNIFICA “TERRA”) in cui il Signore soffia un alito di vita che lo rende un essere vivente.
Semplice no?
Ora però ritorniamo indietro alle origini della scrittura che per prima ha identificato l’uomo come creatura di una qualche superiore Deità e analizziamo meglio ciò che fù scritto.
Ora nel Sepher Yetzira, Mosè non è che avesse così tanto semplificato la nascita dell’uomo, anzi egli vi si dedica molto, come chiunque si dedicherebbe molto a raccontare le origini della nascita del Re del Creato e della creazione.
Wa-ìàomer AElohim nahasheh Adam be-tzalleme-noù èhi-demouthe-noù, w’ireddoù bi-deggath ha-ìam, w’be-hoph ha-sha-maim, w’ba-behemah, w’be-èhol-ha-àretz w’be-èhol-ha-remesh ha-romesh hal-ha-àretz.
Ed egli disse, LUI-gli-Dei, (dichiarando la sua volontà), noi faremo Adam in-ombra-nostra, conformemente all’azione-assimilante-a-noi: ed essi terranno lo scettro (essi regneranno, essi, Adam, l’Uomo universale) nei pesci dei mari, e negli uccelli dei cieli, e nel genere quadrupede, e in tutta l’animalità terrestre e in tutta la movente vita che è movente sulla terra.
Wa-ìberà AElohim aeth-ha-Adam be-tzallem-ò, be-tzallem AElohim barà àoth-ò, zaèhar w’nekebah barà àoth’am
Ed egli creò, LUI-gli-Dei, l’ipseità di Adam (SIMILITUDINE PRIMORDIALE, UNITA’ COLLETTIVA, UOMO UNIVERSALE) in-ombra-di-lui-l’essere-degli-esseri, egli creò lui (ADAM) maschio e femmina egli creò l’esistenza universale loro.
Ora dopo aver letto questa traduzione letterale dei versetti 26 e 27 della Cosmogonia, già si capisce che semplificare il concetto di creazione attraverso il pensiero di Dio “AElohim” “ è già di per se uno sminuire lo stesso Creatore e a sua volta sminuire l’ombra della sua creatura.
Cercare di spiegare una lingua così complessa poi, nella lingua attuale è impresa ardua. Bisogna munirsi di coscienza esteriore.
Saper insomma, inquadrare le cose da un ottica esterna al proprio se!
Innanzi tutto cerchiamo di capire cosa in realtà sia l’Adam e cosa significhi realmente questo termine.
Tra tutti coloro che hanno cercato di spiegare questo nome, in pochi sono andati oltre alla realtà manifesta. Quasi tutti lo hanno classificato con la parola “Fango” poiché hanno fatto derivare il termine dal termine stesso, portandola poi nell’evoluzione linguistica al significato di “UOMO”, non capendo che è la stessa parola Adam ad aver in se la radice di classificazione per le altre che non sono altro che suoi derivati.
Ora “L’UOMO” è una traduzione del tutto materialistica dell’Adam. Uomo si, ma uomo inteso come universo, poiché l’Adam altro non è che il corpo dal quale è scaturito il Genere Umano (IL GENERE OMINALE) metà materiale(ANIMALE) e metà immateriale (DIVINO). Esso porta il sigillo Anima-le per regnare sulle Anime e porta il sigillo spirituale per regnare sul Re-spiro, Spiri-to, il tuo Spirare.
Non a caso nel momento dell’incarnazione dello spirito; “come vedremo più avanti in questo mio scritto”, Mosè userà il termine (rarificando ) per far comprendere al meglio l’ingresso dello Spirito Divino, del Respiro di AElohim in Adam.
Rarificando, che significa semplicemente: far lievitare, nel senso del lievitare il pane oppure come nel caso del vino, far fermentare; PER OTTENERNE L’AMALGAMA PERFETTA, PER RENDERE LA VITA.
Ora quando Mosè fa dire all’AElohim: Noi faremo Adam in-ombra-nostra, conformemente all’azione-assimilante-a-noi; oltre che spiegare la nascita dell’Adam ne spiega anche il compito e le sue somiglianze al Creatore.
Il compito di regnare sulla Creazione e sulle Creature Animalesche gli viene dal fatto che, come l’AElohim, l’Adam stesso è possessore di un ombra che lo rende conforme all’azione creatrice. Quest’Ombra è da vedersi non solo come il riflesso corporeo che la luce attua alla materia di cui è formato l’Adam ma proprio dal termine stesso della parola “RIFLESSO”
Ora il riflesso, il riflettere è l’azione primigenia del pensiero. Il pensiero generante. Ecco come l’AElohim crea l’Adam. Attraverso la potenza del pensiero esso riflette sull’immagine pensata, e la crea materialmente attraverso l’uso della materia.
1: Il pensiero genera la materia
2: Gli elementi amalgamati sono la prima forma materiale pensata
3: Una volta creati gli elementi la dualità viene creata e resa visibile attraverso la riflessione degli opposti “in questo caso LUCE e BUIO”
4: Una volta che è possibile visualizzare il proprio pensiero attraverso il gioco di riflessi tra LUCE e BUIO ecco che si può agire sulla materia, sugli elementi per focalizzare e finalmente creare materialmente il pensiero avuto.
L’Ombra che l’uomo possiede e che lo fa assomigliare al Creatore, è proprio questa facoltà immaginativa che gli permette di creare ciò che pensa. La brillantezza di Dio e che Dio ci ha lasciato in eredità è proprio il poter divenire il Dio stesso.
Ecco ciò che rende l’Adam speciale rispetto alle altre creature. La capacità immagino-creativa del Divino Artista.
Ecco la somiglianza che esso ha col Divino. Ma credere che questo sia un dono che tutti abbiano è da sciocchi.
In ognuno di noi c’è il seme della Divinità. Questo sì! Ma i semi che non vengono piantati, e coltivati finiscono per morire e se anche germogliasse spontaneo in qualcuno, questo dono dovrebbe essere coltivato con l’esercizio altrimenti appassirebbe.
Coltivate i vostri semi.
Crescete il vostro germoglio. Fate si che divenga il vostro Albero della Vita, allora avrete conquistato l’eternità senza che nessun altro vi debba salvare.
Una volta appassito il seme, l’Ombra di Dio è perduta e si rimane tra le bestie che sulle quali si doveva Regnare.
Fino a qui però, nel Sepher, non si parla di un uomo in carne ed ossa, VIVENTE, ma di una forma di pensiero in cui AElohim stesso si è immaginato. Quindi la potenza d’essere dell’AElohim stesso è Adam.
Esso però “Adam” non è altro che un immagine magica che vive all’interno dell’AElohim.
Esso è ciò in cui l’AElohim stesso si immagina per voler regnare sulla sua creazione.
Qui è il settimo giorno di riposo. Il settimo giorno di meditazione.
L’AElohim riposa nella sua creatura, per impararle a respirare. Infatti nella seconda Cosmogonia cioè: nella seconda settimana, l’AElohim s’incarna nell’Adam materiale ed ecco che sparisce la parola AElohim come definizione di Dio Creatore e compare il termine “IHOàH” – “GEOVA” – ”L’INNOMINABILE”
INNOMINABILE ed INPRONUNCIABILE: IHOàH
INIMMAGINABILE ed INTRADUCIBILE: AElohim
Ciò che differenzia sostanzialmente le cose e che Mosè voleva significare con il cambio del nome era proprio questo stato di cambiamento del Dio stesso che entrava a far parte unigenita dell’Adam. Ecco che IOHà è il seme di AElohim in Adam, il fondersi della materia col pensiero.
Dice il testo, Cosmogonia II, Verso 4 e 5;
AElleh thò-ledoth ha-shamaim w’ha-àretz b’hibbarà’m ba-ìom hashòth Ihòah AElohim aeretz w’shamaìm
Tale è il segno (l’emblema, il monumento sacro, geroglifico) delle generazioni dei cieli e della terra, nell’atto di essere creati essi, al giorno (la manifestazione luminosa) dall’azione di fare di Ihoàh, Lui-L’essere degli esseri, la terra e i cieli.
W’èhol shiah ha-shadeh terem ìheih ba-àretz w’èhol hasheb ha shadeh terem ìtzemah èhi-lòà himetìr Ihoàh Aelohim hal-ha-àretz , w’Adam aìn la-habod aeth-ha-àdamah
E tutta la concezione della natura, prima che essa esisterà nella terra; e tutta la vegetazione della natura, prima che essa germinerà: perché non fare piovere Ihoàh, Lui-Gli-Dei, sulla terra, e Adam (l’UOMO UNIVERSALE) non essere (NON ESISTERE IN ATTO) per lavorare la sostanza Adamica (L’ELEMENTO OMOGENEO, SIMILARE AD ADAM)
Quindi:
1 AElohim= Pensiero primigenio, potenza contingente, potenza d’essere
2 Adam= Materia formata dal pensiero, Elemento universale omogeneo
3 IHOàH= Materia universale+Potenza di pensiero
Una volta attuato ciò, come un neonato che esce dal ventre della madre, ecco che l’ADAM per la prima volta respira. Finalmente, la creatura della creazione Vive.In sé e fuori di sé. Unita alla Materia ed alla Divinità.
Il primo respiro cosciente del Dio incarnato.
Ecco il parto Adamico, Cosmogonia II, versetti 6 e 7:
W’aed ìahaleh min-àretz w’hi-shekah aeth-èhol-phenei ha-adamah
Ma un emanazione virtuale si elevava con energia dal seno della terra e abbeverava, questa tutta faccia dell’elemento Adamico.
Wa-iitzer Ihoàh AElohim aeth-ha.Adam haphar min ha-àdamah w’ìphah bi-àphi-ò nishemath haììm wa-ìehì ha-Adam le-nephesh haiah
Ed egli formò ( sostanzializzò, determinando gli elementi verso un fine) IHOàH, LUI L’essere degli esseri, l’ipseità di Adam (L’UOMO UNIVERSALE) rarificando (SUBLIMANDO IL PRINCIPIO) dell’elemento Adamico; ed egli inspirò nella facoltà inspirante di quello un essente elevato (UN’ESSENZIALITA’) delle vite; affinchè fosse questo uomo universale (ADAM) secondo l’anima vivente
Se arriverà un salvatore io non lo so! Non voglio negarlo come non voglio negare la speranza a nessuno.
Ma la possibilità di salvezza è già in voi.
Imparare a sfruttarla equivale all’attesa della venuta del Salvatore.
Siate buoni concimatori del vostro seme Divino.
Lievitatori, del vostro pane.
Fermentate il vostro vino.
Che il vostro respiro, respiri essenza in voi.
Siate liberi!
Liberati!
Una volta liberati, una volta liberato il respiro cosciente dell’Adam primordiale che è in voi sarete salvi.
Respirate, Fermentate, Lievitate…
Adamaisha
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