Al Makrizi racconta: Le piramidi? Sono state costruite prima del Diluvio Universale
Piramidi di Giza e Diluvio Universale. Che cosa lega l’una all’altro? Che collegamento c’è tra queste due pietre miliari in sospeso fra storia e leggenda? Il nome lunghissimo di uno studioso arabo: Taqi al-Din Ahmad ibn’Ali ibn’Abd al-Qadir ibn Muhammad al-Makrizi. In Europa è noto semplicemente come Al Makrizi (1364 – 1442) e ci ha lasciato, fra i tanti scritti, uno strano racconto sulle piramidi di Giza. Una storia incredibile. Parla di una sorta di diluvio universale che avrebbe colpito l’Egitto nella notte dei tempi. Ma chi era Al Makrizi? Figlio di un libanese benestante, Makrizi nacque al Cairo, città in cui studiò e trascorse la maggior parte della sua vita, a prescindere da un decennale intermezzo a Damasco dedicato allo studio delle Scienze Storiche. Morì ottantenne nella metropoli egizia, noto a tutti come un uomo estremamente erudito e taciturno che conduceva una vita solitaria, sempre chiuso in casa e intento allo studio e alla scrittura, da mattina a sera. In effetti la sua produzione letteraria è impressionante, giacché ci ha lasciato più di 200 opere in lingua araba. Al Makrizi era affascinato dalla storia dell’Egitto. Evidentemente la Terra bagnata dal Nilo, con la sua tradizione di millenni, attirava la curiosità e la sete di sapere del letterato. Fu all’Egitto che Makrizi dedicò la sua opera principale, il cui titolo riporto qui per intero: “Al-Mawāʿiẓ wa-’l-iʿtibār fī ḏikr al-ḫiṭaṭ wa-’l-ʾāṯār” . che di solito, per ovvie ragioni, viene citato in versione ridotta: “Hitat”. L’obiettivo forse più ambizioso che il letterato arabo intendeva raggiungere con il suo Hitat, era quello di inoltrarsi nei tempi preistorici e di raccontare dei re antidiluviani delle Due Terre
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