Leggendo le genealogie di Gesù del Vangelo di Matteo e del Vangelo di Luca ci si imbatte immediatamente in contraddizioni e, anzi, due alberi genealogici totalmente incompatibili
Il Vangelo di Matteo parte da Davide che generò Salomone – e così via – fino a Giacobbe (Giacomo, Yakov in ebraico) che generò Giuseppe. Si tratta pertanto di una genealogia in senso fisico, anche da un punto di vista terminologico (“generò”)1. Il Vangelo di Luca invece parla semplicemente di Giuseppe “di Heli” (Eli) e riporta la genealogia di questo Heli a ritroso fino a un altro figlio di Davide, Nathan2. Le due genealogie, come già detto, non sono compatibili. Una soluzione può essere la seguente: Giuseppe, indicato come “di Eli”3, potrebbe essere da intendersi come “(genero) di Eli”. L’utilizzo, infatti, dell’espressione per un genero non è insolito.
Il cristologo storico-critico e docente universitario prof. James D. Tabor interpreta suddetta espressione in questo modo e ritiene Maria figlia di Eli4.
Secondo Giovanni Damasceno, la genealogia secondo Luca5 è di Maria, poiché Eli sarebbe suo padre, mentre Matteo descriverebbe la genealogia di Giuseppe6.
Già Tertulliano aveva affermato che Gesù doveva discendere biologicamente da Davide per parte materna7. Ed Eli infatti discende da Nathan, figlio di Davide8.
La discendenza davidica di Maria è comune fra i padri della Chiesa, come Ignazio di Antiochia9.
Lo stesso sosteneva ancora il padre della Chiesa Giustino10.
L’ipotesi di Giovanni Damasceno fu promossa da Annio di Viterbo nel 1502 e da allora ha ottenuto una notevole accettazione11.
Eli potrebbe essere un nome equivalente a Gioacchino, il nome del padre di Maria secondo i vangeli dell’infanzia (di Giacomo12 e altri) e molti padri della chiesa. Eli è infatti il diminutivo di Eliakim (“Dio innalza”); Gioacchino, cioè Toakim, significa “Yahweh innalza”. L’equivalenza dei due nomi è confermata da II Re13, nell’episodio in cui il faraone cambia il nome del re Eliakim in Yoiakim.
Sulla discendenza davidica di Maria affermava lo stesso anche il padre della Chiesa Ireneo di Lione.
Il Talmud parla di Maria (Miriam), madre di Gesù (Yeshua) come di una peccatrice14, così come Celso15 e le Toledoth Yeshu16. In un altro passo del Talmud si parla della peccatrice Miriam beth Heli, cioè Maria figlia di Heli17.
Il maggiore dei fratelli minori di Gesù si chiama Giacomo, il che, secondo le usanze onomastiche ebraiche, riportate anche in Luca in relazione a Giovanni Battista e i suoi genitori, Zaccaria ed Elisabetta, è un elemento a sostegno di Matteo, che riporta Giacobbe (Giacomo) come padre di Giuseppe, e non Eli.
Giuseppe d’Arimatea, nelle fonti bizantine, è detto fratello del padre di Maria. Un testo lo chiama Barimatea anziché d’Arimatea, che sembrerebbe un patronimico aramaico, bar Mattia, figlio di Mattia. Il padre di Eli si chiamava proprio Mattia. Un Giuseppe d’Arimatea figlio di Mattia e zio paterno di Maria confermerebbe la paternità di Eli (figlio di Mattia) rispetto a Maria.
Una fonte assolutamente indipendente da quelle bizantine, vale a dire un testo proprio delle tradizioni cristiane celtiche, il gallese Mabinogion riferisce che Anna, figlia di Giuseppe d’Arimatea, era cugina di Maria. Questo conferma, come fonte indipendente, l’accuratezza della tradizione bizantina che vuole Giuseppe d’Arimatea come zio di Maria e il cui epiteto (presente anche come Barimatea) confermerebbe che il padre di Maria (fratello di Giuseppe d’Arimatea) sia figlio di Mattia.
Infine il Mabinogion riferisce, a ulteriore conferma del fatto che Heli fosse un nome di famiglia di Maria, che Anna, figlia di Giuseppe d’Arimatea e cugina di Maria (madre di Gesù), chiamò Heli suo figlio.
In più i vangeli dell’infanzia affermano che Gioacchino, padre di Maria, era della tribù di Giudea, esattamente come è Eli, discendente diretto di Davide, della tribù di Giuda.
Leonardo da Vinci, Vergine delle rocce, 1483-1486, olio su tavola, 199 x 122 cm, Museo del Louvre, Parigi.
1Mt I, 1-16.
2Lc III, 23-38.
3Lc III, 23-38.
4J.D. TABOR, La dinastia di Gesù, Piemme, Casale Monferrato (Al) 2009.
5Lc III, 23-38.
6Mt I, 1-16.
7TERTULLIANO, La carne di Cristo.
8Lc III, 23-38.
9IGNAZIO DI ANTIOCHIA, Lettera agli Efesini.
10GIUSTINO, Dialogo con Trifone giudeo.
11J.-Ch. PETITFILS, Jésus, Fayard, 2011, p. 88.
12Protovangelo di Giacomo.
13II Re XXIII, 34.
14Talmud.
15CELSO, Discorso veritiero.
16Toledoth Yeshu.
17Talmud Ierosolimitano, Hagigah 77.
Andrea Di Lenardo
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