Osserva…
quando vedi che un estraneo, oppure uno sconosciuto che è felice, ti senti gioioso per la sua felicità, e spesso ti appare un sorriso sul volto.
Ma quando è una persona alla quale sei “attaccato” e nella quale ti senti “identificato” ad essere felice, allora, questo inizia a turbarti un po’.
Osserva questo turbamento.
Che cosa ha a che fare con te?
Quali sono le tue implicazioni?
Cosa ti succede?
Forse incominci a farti delle domande sulla sua presunta felicità?
Pensi forse che ci sia qualcosa che non va nel vostro rapporto…se tuo marito o tua moglie è felice, a prescindere da te?
Pensi che ti stia ingannando o nascondendo qualcosa?
Osserva il tuo subconscio all’opera che sta proiettando un “film in prima visione”.
Il produttore si chiama: PAURA.
Lo sceneggiatore si chiama: IMMAGINAZIONE NEGATIVA.
Il regista si chiama: SOSPETTO.
La trama del film in sintesi: “IO HO BISOGNO CHE TU ABBIA BISOGNO DI ME…E COME TI PERMETTI DI ESSERE FELICE SENZA DI ME…”
Osserva i tuoi giochi politici: osserva la risposta che dai alla felicità di un altro, ed osserva la tua paura nel vedere una persona cara,felice e soddisfatta, a prescindere da te. Forse ti sei fatto o fatta la strana idea che può essere felice solo con te o grazie a te?
Puoi dominare – in molti modi – solamente una persona infelice, debole, e pieni di sensi di colpa.
A questo punto non è difficile distinguere l’amore “stato di coscienza” dall’attaccamento, e dall’identificazione.
L’attaccamento recita: “Ti amo e ti accetto solo se tu soddisfi l’idea che mi sono fatto di te, e le mie proiezioni ed aspettative”.
Una persona di questo tipo, non conosce l’amore, e se fosse in grado di amare veramente, non porrebbe delle condizioni.
Che cos’è che ti impedisce di vedere con chiarezza tutto questo?
Semplice: la paura.
Non pensare all’altro come causa, semmai come condizione.
La causa la devi osservare in te stesso.
Roberto Potocniak
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