• Area Riservata

IL SAPERE

  • Home
  • CHI SIAMO
    • L’Organizzazione
    • Collabora con Noi
    • Privacy Policy
    • Cookye Policy
    • Disclaimer
  • MISTERI DEL MONDO
    • Cospirazione
    • Verità Scomode
    • Tecnologia Interessante
    • Scienza non Ufficiale
    • Eventi Climatici
    • Genesi Alternativa
    • Ufo e Alieni
    • Luoghi Misteriosi
    • Archeologia ed OOPart
    • Strane Creature
    • Miti e Leggende
    • Paranormale
    • Profezie
  • SALUTE E BENESSERE
    • Alimentazione
    • Ricette
      • Antipasti
      • Primi PIatti
      • Secondi Carne
      • Secondi Pesce
      • Dolci
      • Piatti Vegetariani
      • Piatti Vegani
      • Piatti Crudisti
    • Terapie Olistiche
    • Medicina Naturale
    • Il Mondo della Psiche
    • Sport e Tempo Libero
  • ESOTERISMO
    • Articoli Esoterici
    • Teoria Iniziatica
    • Sulla Meditazione
    • Misticismo e Parapsicologia
    • Alchimia ed Ermetismo
    • Buddhismo
    • Pratiche
      • Pratiche di Meditazione
      • Pratiche di Magia
    • I Grandi Maestri
      • Osho
      • Gurdjieff
      • Sai Baba
      • Carlos Castaneda
      • Krishnamurti
      • Altri Maestri
    • Antichi Testi
  • RECENSIONI
    • Film
    • Libri
NEWS
  • Arconti: Chi Sono e da Dove Vengono   |   27 Mag 2022

  • Sangue con Rh Negativo, Perchè?   |   20 Mag 2022

  • Lucifero la Stella del Mattino   |   18 Mag 2022

  • La Piramide di Nizza, il simbolo emblematico dell’antica civiltà dei Nativi europei.   |   17 Mag 2022

  • Limite della tolleranza   |   10 Mag 2022

  • Cappuccetto Rosso – Significato Esoterico   |   07 Mag 2022

  • Ciò che “Vedono” gli Sciamani nella Schizofrenia   |   06 Mag 2022

  • La misteriosa lingua di Elam   |   04 Mag 2022

  • il gioco della dama   |   03 Mag 2022

 
Home» Miti e Leggende»Orfeo ed Euridice. La Passione che uccise due volte
orfeo e euridice

Orfeo ed Euridice. La Passione che uccise due volte

Il mito di Orfeo ed Euridice nasce nella Grecia antica

Questa storia è molto lontana da quella di Abelardo ed Eloisa o da quella di Bacco e Arianna, ma come la loro racconta di un amore impossibile da vivere nella sua totalità degli eventi. Amore che per ben due volte viene ucciso e soffocato dagli dei la prima volta e dalla natura egoistica dell’uomo, nella seconda.

Orfeo, figlio della musa Calliope, era un musicista e poeta e grazie alla sua lira, anche le forze devastatrici della natura perdevano la loro ira. Un giorno in un giardino vide Euridice, figlia di Nereo e di Doride, una ninfa bellissima. La ragazza era intenta a raccogliere dei fiori e vide avvicinarsi Orfeo, lui le sussurrò, “…chi sei tu o soave fanciulla?” La ninfa rispose…“Euridice”. Orfeo colpito da quella grazia divina se ne innamorò fin da subito, e le chiese di sposarlo. Lei accettò fin dal primo respiro, ma il loro amore, per volere degli dei, non era destinato a durare a lungo.

Il giorno delle nozze arrivò, vennero celebrate in un bosco della Tracia, ma un triste presagio, non colto dai due amanti, si verificò durante il rito nuziale: un fumo denso si levò in cielo. Di Euridice si innamorò anche Aristeo. La ragazza, per sfuggire alle sue proposte iniziò a correre disperata, fino a calpestare un serpente nascosto tra i cespugli, lo stesso che la morse strappandola alla vita per donarla alla morte. Orfeo attirato dal grido disperato della sua amata, fuggì in suo soccorso, ma al suo arrivo trovò solamente un corpo senza vita. Per giorni e giorni vagò senza meta arrivando anche a pregare per una sua morte prematura e fu proprio in quel momento che decise di sfidare gli dei…

«Scenderò nell’Averno e pregherò le potenze infernali di restituirmi la mia dolce sposa»

Orfeo decise di scendere fino nel regno di Ade, per riabbracciare la sua amata. La sua forza lo portò fino a Caronte, che lo traghettò sull’altro lato dello Stige. Nel tragitto fu circondato da anime dannate che cercarono in tutti modi di ghermirlo, ma nonostante tutto giunse fino ad Ade e Persefone, che si scagliò contro Orfeo domandandogli perché si trovasse in quel luogo e il giovane amante, si rivolse a Persefone con queste parole: “…o dolce regina, che dal volto emani il chiarore della luna, abbi pietà del mio dolore. Il fato crudele ha strappato alla vita la mia sposa diletta. Ho cercato di placare la mia disperazione, ma invano. Abbi pietà di me. Esaudiscimi, ti prego, rendimi Euridice oppure trattieni anche me quaggiù. Preferisco morire piuttosto che vivere senza di lei.”

Il suo magnifico canto impietosì la dea, le Erinni (divinità degli inferi) iniziarono a piangere, la ruota di Issone si fermò e gli avvoltoi che nel frattempo stavano divorando il fegato di Tizio, non ebbero il coraggio di continuare nel loro compito. Per la prima volta anche l’oltretomba conobbe il significato della parola pietà, come narra Ovidio nella sua metamorfosi.

A questo punto della storia Ade si rivolse ad Orfeo…“Il tuo canto, Orfeo, ha commosso la regina e me. Voglio accontentarti, Euridice tornerà con te sulla terra. Sarai tu stesso a condurla fuori dall’Averno. Ma bada, non dovrai né guardarla né toccarla finché non avrai raggiunto la luce del sole. Se ti volterai, la perderai per sempre.”

Orfeo il poeta pieno di felicità, si inchinò ai sovrani per poi avviarsi verso l’uscita e come per magia divina, dietro le sue spalle, apparve una donna dal volto coperto da un velo, che alzandosi dai piedi del trono, senza dire una parola, lo seguì…silenziosamente. A lungo camminarono nel buio fitto di quei luoghi infernali, ma fin dai primi minuti Orfeo, pensava a lei che stava ad un passo di distanza. Lei, così vicina, ma anche così lontana. Orfeo con lo sguardo dritto a guidarlo verso l’uscita, combatteva con se stesso per il desiderio disperato di voltarsi a guardarla, ma non per curiosità e né per spirito di ribellione verso gli dei, decise di compiere l’unico gesto proibito. Il dubbio lo avvolgeva, era la sua amata a seguirlo o solo il passo di un’astuta ombra?

Un attimo solamente, il tempo di girarsi, il tempo di alzare quel velo che copriva il viso di Euridice…era bella come non mai, ma allo stesso tempo era triste (dovuto dal fatto che sapeva che lui non si sarebbe dovuto voltare), fu un attimo, uno solo e non di più e una fitta nebbia avvolse la giovane ragazza, per poi scomparire negli abissi profondi. La tragedia si era consumata.

Il dolore di Orfeo fu immenso, supplicò ancora e ancora gli dei per riaverla, ma loro non gli concessero una seconda possibilità.

Passarono altri sette giorni, Orfeo cercò di convincere Caronte a riportarlo in quei posti bui e profondi senza però riuscirci. Dopo aver ottenuto l’ennesimo no, decise di rifugiarsi sul monte Rodope. Lì trascorse molto tempo nella solitudine più totale, avvolto da un velo di disperazione. Durante quei giorni insegnò ai giovani del posto l’origine del mondo e degli dei e molte donne cercarono di conquistare il suo cuore ormai spento da ogni passione terrena, ma alcune di loro, non accettando questo suo silenzio, decisero di istigare Dionisio contro di lui progettando quindi di ucciderlo. Le donne si scagliarono contro il ragazzo con una forza selvaggia, lo fecero a pezzi e sparsero le sue membra in vari punti della campagna circostante. La testa finì nell’Ebro e le parti rimanenti ai piedi del monte Olimpo, mentre le ninfe, colte da questo triste evento, si vestirono di nero in segno di lutto. Ma le esecutrici di questa atroce morte per molto tempo rimasero impunite e gli dei infine decisero di colpire quelle terre con una forte pestilenza mortale. Fu convocato l’oracolo, dagli abitanti del posto, che raccontò che per far finire quella tragedia, bisognava raccogliere le parti del corpo per poi concedergli gli onori funebri. Il capo venne trovato da un pescatore, per essere successivamente depositato nella grotta di Antissa e la pestilenza finì di mietere vittime, ma quella passione, come una nuvola che lenta va via, portò con sé i sogni d’amore di Orfeo ed Euridice.

Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

(Le Nuvole, Fabrizio De Andrè)

Per avere altre informazioni su Orfeo clicca nell’immagine sottostante:

Il Mito di Orfeo, il Musico del Sole

Enea Rotella

 

VIENI A CONOSCERE LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE - Clicca sui loghi qui sotto -

Loghi Organizzazione

 

SE TI E' PIACIUTO L'ARTICOLO CONDIVIDILO SUL TUO SOCIAL PREFERITO

 

QUALCHE PICCOLO CONSIGLIO DI LETTURA

Ade amore Euridice mito Orfeo Persefone 2017-02-21

Autore

Pubblicato da: admin
Con mente Chiara e Luminosa affronta audace il tuo Destino, senza indugio percorri la Via che conduce alla Conoscenza. Con Cuore Puro e Volontà di ferro, niente e nessuno ti può fermare. Per te ogni cosa diventa possibile.

Articoli Correlati

Il Dio della Luna di Abramo

Il Dio della Luna di Abramo

Piramidi di Giza e Diluvio Universale. Le Cronache di Al Makrizi

Piramidi di Giza e Diluvio Universale. Le Cronache di Al Makrizi

Le Amazzoni: un Popolo di sole Donne

Le Amazzoni: un Popolo di sole Donne

I Draghi tra Mito e Realtà

I Draghi tra Mito e Realtà

La Vera Storia (Antica) di Babbo Natale

La Vera Storia (Antica) di Babbo Natale

I Misteri dei Templi di Angkor in Cambogia

I Misteri dei Templi di Angkor in Cambogia

Dall’India alla Bibbia

Dall’India alla Bibbia

San Galgano – La vera Spada nella Roccia

San Galgano – La vera Spada nella Roccia

Ulisse e Polifemo. Il Gigante come Imago del Barbaro

Ulisse e Polifemo. Il Gigante come Imago del Barbaro

Anunnaki:  Mondo Inferiore e Mondo Superiore

Anunnaki: Mondo Inferiore e Mondo Superiore

La Mano di Miriam (Fatima)

La Mano di Miriam (Fatima)

In Principio: la Mitologia sulle Origini

In Principio: la Mitologia sulle Origini

Beltaine, la Festa del Drago

Beltaine, la Festa del Drago

La Precessione degli Equinozi: Tra Astronomia, Astrologia e Leggenda

La Precessione degli Equinozi: Tra Astronomia, Astrologia e Leggenda

I Misteri di Mont St. Michel e la Linea Elettromagnetica

I Misteri di Mont St. Michel e la Linea Elettromagnetica

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

CAMBIA LINGUA

NEWSLETTER

Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Leggi la Nostra Privacy Policy.

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

COLLABORIAMO CON

Macrolibrarsi

Mail: info@ilsapere.org

Privacy Policy Cookie Policy

ISCRIVITI AI NOSTRI SOCIAL

GLI ARTICOLI PIU’ POPOLARI

  • 1

    Cartesio, il Dubbio come Base della Conoscenza

  • 2

    Keter (Parte Terza)

  • 3

    La Recita o la Vita

  • 4

    QUTRIT, la Nuova Frontiera del Teletrasporto Quantistico

  • 5

    Le Carte degli Illuminati

  • 6

    DMT – La Molecola Prodotta dalla Ghiandola Pineale che Apre le Porte di altri Mondi

  • 7

    L’Ego di Diego

ALTRI ARTICOLI

Goodbye Freud
Psiche

Goodbye Freud

Metafonia: Comunicazioni con l’Entità
Paranormale

Metafonia: Comunicazioni con l’Entità

Ermete Trismegisto ed il Corpus Hermeticum
Altri Maestri

Ermete Trismegisto ed il Corpus Hermeticum

L’Uomo e l’Origine della Vita (con 5 video di Jonathan Lion Klayn)
Genesi Alternativa

L’Uomo e l’Origine della Vita (con 5 video di Jonathan Lion Klayn)

La Sacra di S.Michele ed il Drago, fra Mito e Realtà
Articoli Esoterici

La Sacra di S.Michele ed il Drago, fra Mito e Realtà

Perché non Indagare anche sull’Olocausto?
Cospirazione

Perché non Indagare anche sull’Olocausto?

Copyright 2021, Tutti i Diritti Riservati
Sito del CENTRO KUUN - in collaborazione con Ordine del Drago