Salute, energia e chiarezza mentale sono nelle nostre mani. È questo il principio dei Mudra, i sacri sigilli praticati da oltre cinquemila anni per la ricerca dell’equilibrio tra mente, corpo e spirito. Dal gesto per liberarsi da un attacco di allergia primaverile, alla pratica per attenuare l’ansia, o allentare la stanchezza, i mudra sono un esempio di “terapia manuale” senza controindicazioni.
Ogni posizione delle dita stimola i punti riflessi che si trovano nelle mani, spiegano gli esperti, disegnando una geografia di palmo e polpastrelli che rispecchia la salute degli organi interni, del sistema nervoso, dello stato mentale ed emotivo. Attraverso la pratica dei mudra si cerca quindi un accordo con le varie parti del corpo verso una maggiore integrazione e consapevolezza.
Questo raccomandano i maestri, che la utilizzano per rafforzare le tecniche di meditazione, ma di fatto è consigliata anche nella vita di tutti i giorni: in ufficio, sui mezzi pubblici, nella sala di attesa di un dentista o sul divano. Dal momento che coinvolge prevalentemente le mani, diventa una soluzione anche in caso di influenza, fratture, mal di schiena e in tutte quelle situazioni in cui siamo costretti all’immobilità e all’attesa.
La misteriosa origine dei mudra si perde in Asia. Alcuni mudra coinvolgono tutto il corpo compresi gli occhi, ma il valore simbolico del gesto delle mani è considerato fondamentale in tutto il mondo: a partire dalle impronte colorate realizzate 40mila anni fa nelle grotte preistoriche del nord della Spagna, fino al classico gesto di pace, o ancora le posizioni assunte dai sacerdoti cristiani nel benedire, predicare e celebrare la messa. Non è esente da questa pratica anche l’ultimo Papa eletto, Francesco, che fa dei gesti delle mani un corollario importante alle parole.
Se il semplice gesticolare aggiunge enfasi a un discorso, muovere le mani in maniera consapevole ci aiuta non solo a ottenere maggiore flessibilità e forza nelle estremità, ma influenza tutto il corpo aiutando a risolvere piccoli disturbi e situazioni emotive difficili. Ogni gesto può essere praticato più volte al giorno e andrebbe mantenuto per qualche istante fino a un massimo di 15 minuti, portando attenzione alla sensazione interna. Ci si può esercitare in piedi, seduti, distesi e persino mentre camminiamo durante una passeggiata. All’inizio alcune posizioni possono sembrare inaspettatamente faticose. Le mani sono ribelli: a volte rifiutano la disciplina, così come corpo e mente. Con l’esercizio è possibile migliorare rafforzando flessibilità e forza di muscoli, tendini e legamenti nelle estremità, assieme allo stato generale di salute di tutto l’organismo. Non resta che provare per credere.
Fonte: huffingtonpost.it
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