L’assassino del leader dell’opposizione russa è ancora senza nome. Ma ci si interroga sulla giovanissima fidanzata top model di Nemtsov, che assistito al delitto…
Doppio giallo in Russia, dopo l’assassinio del leader dell’opposizione Boris Nemtsov venerdì 27 febbraio. Da un lato si indaga per scoprire il fautore del delitto. E dall’altro ci si interroga su Anna Duritskaya, la giovanissima modella ucraina che era in compagnia di Boris Nemtsov al momento dell’agguato. È davvero “solo” una bellissima modella che si è trovata con la persona sbagliata nel momento sbagliato? Sui social media russi circolano altre versioni… Mentre Mosca dà l’addio al leader dell’opposizione assassinato
“NON SO NULLA” – Anna, 23 anni, fidanzata di Nemtsov da tre, è l’unica testimone oculare dell’assassinio. È stata interrogata a lungo. E ora si parla di lei come di una donna che avesse parecchia influenza su Nemtsov e sulle sue idee politche (anti-Putin): c’è chi sostiene che stesse lavorando a un avvicinamento fra Nemtsov e Kiev, nonostante la giovanissima età. Nell’intervista rilasciata alla tv indipendente Dozhd, Anna si è dichiarata assolutamente estranea al delitto, ha escluso pure possibili moventi passionali: “Non so da dove sia sbucato l’assassino. È successo alle mie spalle. Quando mi sono girata ho visto solo un’auto bianca, ma non la marca, né la targa e neanche ho visto l’assassino entrare nella vettura”. Nemmeno ha notato di essere pedinata. È sembrata piuttosto impaurita.
È TORNATA IN UCRAINA – Sembrava potesse essere sottoposta alla “macchina della verità”, così come aveva dichiarato in un’altra intervista, ma il suo avvocato Vladimir Prokhorov lo ha poi escluso. Adesso, dopo aver ottenuto i permessi necessari, è tornata in Ucraina nonostante fossero in programma i funerali di Nemtsov. Meglio che stia lontana, per motivi di sicurezza. Ma la sua figura continua a far discutere…
L’AGGUATO – Il leader dell’opposizione russa Boris Nemtsov è stato assassinato nella serata di venerdì 27 febbraio nel centro di Mosca, alla vigilia di una manifestazione organizzata contro il governo di Putin. Dopo aver cenato con Anna nel ristorante Bosco che si affaccia sul Cremlino, i due sono usciti alle 23 e si sono diretti verso la Piazza Rossa. Giunti sul Moskvoretsky Most, un ponte di collegamento tra il Cremlino e la zona della galleria Tretjakovskij, alle loro spalle si è fermata un’auto. Da lì sono partiti otto colpi, quattro dei quali hanno centrato Nemtsov alla schiena.
DELITTO METICOLOSAMENTE PREPARATO – Per gli investigatori della Commissione d’inchiesta che fa capo direttamente a Vladimir Putin, l’agguato è stato “meticolosamente pianificato, così come il luogo prescelto”. L’arma usata è una Makarov, di quelle in dotazione ad esercito e polizia russa.
LE REAZIONI- Immediate le reazioni internazionali. Barak Obama ha chiesto alla Russia “un’indagine rapida, imparziale e trasparente”. Angela Merkel parla di “vile assassinio” e si dice “inorridita”. Più sottile il ragionamento di Mikhail Gorbaciov, che ritiene che si tratti di un tentativo di destabilizzare il Paese e rafforzare l’opposizione.
IL FUNERALE – Migliaia di persone hanno reso omaggio a Nemtsov nella camera ardente allestita nel centro Sakharov, a Mosca. E poi ai funerali. Vicino alla bara, l’ex moglie e i figli. Nemtsov verrà seppellito alla periferia di Mosca. Per motivi di sicurezza Anna Duritskaya non ha partecipato alle esequie ed è volata in Ucraina.
Fonte:
www.oggi.it
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