Mehetueret, la Dea della Rinascita
Mehetueret era chiamata, nell’antico Egitto, “Vacca celeste” o “La grande giovenca”, adorata come dea cosmica della rinascita e della grande inondazione.
La vacca celeste emerse dall’oceano primigenio del Nun, portando il disco solare tra le sue corna; prima di questo evento non esistevano giorno, notte, morte e rinascita.
Dai successivi “Testi dei sarcofagi” si apprende che essa divenne madre di Ra, dio del sole, partorendolo e facendolo nascere, poi, ogni giorno per consentire così al mondo di uscire dalle tenebre della notte.
Nel Libro dei morti viene definita come la grande acqua celeste percorsa dalla barca solare, con sopra il dio Ra e il faraone deceduto che navigano verso la rinascita ascendendo, dal mondo delle tenebre, al cielo. Mehetueret, personificando il mito della maternità, diveniva così anche la madre del faraone partorendolo rigenerato al mattino ed assolveva contemporaneamente il compito di protettrice della risurrezione dei defunti. Come dea della rinascita veniva quindi rappresentata nelle decorazioni funerarie: nella tomba di Iry-nefer è raffigurata come vacca celeste sulle acque del Nun con il falco.
Come dea della grande inondazione si collega alle oceaniche acque generatrici di vita del Nun. Ma soprattutto si riallaccia alle periodiche piene del Nilo dalle quali dipendeva la fertilità della terra egizia e veniva adorata affinché la piena fosse puntuale nel tempo e di giusta misura.
Mehetueret, è ben raffigurata, in uno dei tre letti funerari rinvenuti nella tomba di Tutankhamon: dorata, con il corpo maculato, e il sole tra le corna. È stata anche rappresentata come figura femminile o come figura femminile con testa di serpente, pur recando sempre in testa il disco solare circondato dalle corna di vacca. Aveva con sé spesso anche un menat che divenne successivamente sacro alla dea Hathor, nella quale sarà immedesimata. nfatti, mentre si può considerare Mehetueret prettamente del periodo pre-dinastico, l’assimilazione con Hathor la rese più concreta e più facilmente soggetta ad un culto popolare. Questa doppia identità è descritta nel “Libro dei Morti”.
Così tutte le caratteristiche della mucca divina furono assorbite da Hathor, come recitano i “Testi dei Sarcofagi” e i “Testi delle Piramidi” dell’Antico Regno. Ma Mehetueret non scomparve, perché restò, fino al periodo tolemaico, la divinità che emerse per prima dall’oceano primevo generando il dio massimo Atum/Ra.
fonte: centrostudilaruna.it
VIENI A CONOSCERE LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE - Clicca sui loghi qui sotto -
SE TI E' PIACIUTO L'ARTICOLO CONDIVIDILO SUL TUO SOCIAL PREFERITO
QUALCHE PICCOLO CONSIGLIO DI LETTURA