L’ENIGMA DELLA GEMATRIA
La gematria è l’unione dei valori numerici delle parole greche con le dimensioni di oggetti geometrici come i perimetri dei cerchi e quadrati o le lunghezze di gruppi di linee simmetrici che convergono in cerchi e quadrati. Il potere ed il mistero della gematria è rivelato solamente quando è usata insieme alla geometria, a dei grafici e/o diagrammi.
La parola “GEMATRIA” è comunemente scambiata in maniera erronea con la parola “isopsephia” (pratica che prevede l’aggiunta di valori numerici alle lettere di una parola per formare un singolo numero) ma la gematria è un più alto livello di isopsephia. Deriva dalla parola greca geometria ed ha due significati “misura della Terra e “geometria”. Gematria è Geometria Sacra. La definizione della gematria va oltre l’aggiungere valori numerici alle lettere di una parola ed il trovare i corrispettivi valori numerici in altre parole.
La gematria è l’unione dei valori numerici delle parole greche con le dimensioni di oggetti geometrici come i perimetri dei cerchi e quadrati o le lunghezze di gruppi di linee simmetrici che convergono in cerchi e quadrati. Il potere ed il mistero della gematria è rivelato solamente quando è usata insieme alla geometria, a dei grafici e/o diagrammi.
Ci sono quattro modi per calcolare i valori numerici delle lettere e sono:
valore assoluto valore ordinale valore ridotto valore integrale ridotto. |
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Il Tikunei Zohar spiega che il concetto del valore ridotto è correlato con il mondo spirituale di Yetzirah. Su questa base, una relazione può essere stabilita tra questi quattro modi di calcolo, i quattro reami spirituali e le quattro lettere del nome di Dio.
Il valore assoluto (in ebraico: mispar hechrachi) è conosciuto anche come Valore Normativo. Ad ogni lettera è dato il valore equivalente del posto nell’alfabeto (alef, la prima lettera, avrà il valore di 1, beit, la seconda lettera, avrà un valore di 2 ecc. La decima lettera, Yud è numericamente equivalente a 10 e le lettere successive a 20, 30, 40 ecc. La lettera Kuf vicina alla fine dell’alfabeto equivale a 100, Tav equivale a 400. Le lettere Kaf sofiet (kaf finale), mem sofiet, nun sofiet, pei sofiet e tzadik sofiet che
sono le forme finali delle lettere kaf, mem, nun, tzadik usate quando concludono una parola, hanno un valore equivalente alla loro forma standard anche se a volte sono considerate equivalenti a 500 per kaf, 600 per mem ecc (vedi tabella a lato).
Valore ordinale (in ebraico: mispar siduri) : Ognuna delle 22 lettere ha un valore equivalente da 1 a 22. Per esempio, alef è 1, kaf equivale a 11, tav 22. La kaf finale equivale a 23, e la tzadik finale a 27.
Valore ridotto (in ebraico: mispar katan) : Ogni lettera è ridotta ad un valore numerico soltanto. Per esempio, alef è 1, yud equivale a 10, kuf a 100 ma tutte avranno un valore numerico di 1: beit equivale a 2, kaf a 20, e reish a 200 ma tutte avranno un valore numerico di 2 e così via..
Valore integrato ridotto (in ebraico: mispar katan mispari) : Il valore numerico totale di una parola è ridotto ad un solo valore. Se le somma dovesse superare 9, i valori saranno ripetutamente addizionati tra di loro al fine di formare un solo numero.
Gematria e matematica biblica
Ultimamente c’è stato un gran parlare di messaggi nascosti nella Torah (Codice Genesi o Codice della Torah) che consiste nel prendere in considerazione solamente le sequenze equidistanti di lettere. Si ricorderà della sfida che Michael Drosnin (autore de Il codice della Bibbia) lanciò contro gli scettici: “Quando i miei critici troveranno un messaggio sull’assassinio di Kennedy criptato in Moby Dick, allora gli crederò”. Il messaggio criptato dell’ assassinio di Kennedy fu trovato appunto in Moby dick da Brendan Mckay che condusse altri esperimenti di questo tipo indagando su altri libri, uno di questi fu l’analisi di Guerra e Pace.
Comunque, la gematria biblica è differente dalla matematica biblica. Abbiamo visto come la gematria ha a che fare con il valore numerico delle lettere nell’originale ebraico e greco. In origine, sia la lingua ebraica che greca non avevano simboli (1,2,3,4) a rappresentare i numeri, come facciamo invece noi oggi. Il modo in cui i numeri sono rappresentati è tramite l’uso dei loro alfabeti. Questa è la risposta del perchè nella Bibbia troviamo numeri scritti come parole invece che usando i simboli. Esempio: il numero è la prima lettera dell’alfabeto sia nell’alfabeto greco che ebraico. Il simbolo 1 corrisponde alla lettera ALEPH in ebraico e ALPHA in greco. Il numero 2 è BET o BETA e così via. Ogni lettera di questi due alfabeti rappresenta anche un numero. Ogni lettera di ogni parola ha un valore numerico. Questo valore è chiamato “peso”. Nel libro dell’Apocalisse leggiamo: “Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia” Se ogni lettera dell’alfabeto ha un valore numerico, significa che anche ogni parola della Bibbia ha un valore numerico. Ogni parola, ogni sentenza, ogni paragrafo. E le parole che hanno lo stesso valore numerico o peso sono considerate connesse in qualche modo.
Un esempio di Gematria applicata al nome sacro di Yahveh, che in ebraico è YHVH oppure:
yud = Y
hey = H
vav = V
hey = H
Applicando i valori numerici:
yud = 10
hey = 5
vav = 6
hey = 5
TOTALE = 26 o (10 + 5 + 6 + 5 = 26).
26 è il numero di Dio – YHVH, il Suo totale è 26 ma la Sua somma è 8. Il nome di Gesù in greco ha un valore di 888 (in contrasto con il numero di Satana 666). Il nome Emmanuele (Dio con noi) in ebraico ha un valore di 8, Gesù risorse dai morti nell’ottavo giorno, Davide fu l’ottavo figlio di Iesse, la circoncisione di un nuovo nato ebreo è compiuta nell’ottavo giorno. E’ dunque tutta una coincidenza?
Gesù, l’Anticristo e il numero della Bestia
Ciò che è veramente interessante è che l’ebraico ed il greco si allineano sempre insieme. Il nome di Gesù in greco è 888 o (8 + 8 + 8 =6) 8= Figlio di Dio, 6= Figlio dell’Uomo, perchè 6 è il numero dell’uomo. Il nome YHVH=26 o (2 + 6 =8) 2 = unito (o diviso a seconda del testo), 6 =uomo. Dunque, 26 è unito con l’uomo. Com’è YHVH unito con l’uomo? E’ unito con la somma, o 8 che è Gesù. Un altro esempio interessante è il 666, la bestia. Abbiamo già il totale, ma dobbiamo calcolare la somma ovvero 9 (6+ 6 +6 =18 =9). Nel libro dell’Apocalisse, il numero 9 è il numero dell’Anticristo, l’inganno dell’Anticristo e Satana. Il nome Apocalisse o Rivelazione in greco è 9. Il 9 è anche il numero di mesi che una donna porta in grembo un bambino. Alla fine dei 9 mesi, il figlio (frutto) è dato alla luce tra le sofferenze del parto. Gesù e gli apostoli riferendosi agli ultimi giorni, li descrissero come “una donna in travaglio”. Anche il numero 144000 (Ap 14,1) ha un valore di 9 ((1 + 4 + 4 + 0 + 0 + 0 = 9), come pure 1260 (Ap 12,1) (1 + 2 +6 +0=9) e così via.
Cosa sappiamo dell’Anticristo? Sappiamo che dirà di essere Dio, che vuole essere Dio. Ciò che è davvero interessante è nel nome di Tiro in Ezechiele 27. In questo capitolo si parla di Tiro in questi termini:” Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore.”(EZ 27, 14) “Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò “in te” la perversità”. (Ez 27,15) . Il nome Tiro in ebraico ha un valore di 296. Abbiamo il numero di D-o (26) con un 9 in mezzo! Il 26 e’ il numero di Dio ed il 9 è il numero del frutto dell’iniquità. Il numero 9 in Tiro, è “nel mezzo”, TRA il 2 ed il 6. Dunque, Tiro rappresenta l’Anticristo che vuole essere Dio (26) ma l’iniquità è in lu i- il 9 – , così 296. Il numero 26 significa “unito con l’uomo”, invece nel numero 296 vediamo che c’è stata una divisione tra il 2 ed il 6. Invece di essere “unito con l’uomo”, l’uomo, il 2 ed il 6, è adesso separato dal 9. L’unità tra uomo e D-o è stata distrutta. 296 è anche (2 + 9 + 6 = 17 = 8). 296 ha un valore di 8 come lo stesso 26. Che significa? Significa che 296 è un falso Cristo. Non solo vuole essere D-o, ma anche Cristo e la cosa che lo distingue sta nel numero 9 nel mezzo.
Vesica Pisces
La vesica pisces è una delle figure più importanti per la geometria sacra. Una vesica con una larghezza di 26 unità-YHVH- (il Creatore) ha un’altezza di 45 unità, che è il valore di gematria dell’uomo che Egli ha creato ADM (Adamo). La differenza tra Dio e l’uomo è 45 – 26= 14. Questo è il valore della donna creata come compagna per Adamo, ChVH – Eva. In questo modo la sacra Vesica definisce la relazione tra il Creatore ed il genere umano.
Il primo atto della creazione risiede nel primo verso della Genesi. Le parole ebraiche “ Bereshit bara Elohim et hashamayim ve’et ha’arets” ( In principio Dio creò il cielo e la terra) hanno un valore di 2701. Tra le tante proprietà di questo numero vi è il fatto che comprende la somma di 26 al quadrato (676) e 45 al quadrato (2025); ancora la combinazione di D-o e Adamo.
Questo significa che un rettangolo di 26 x 45 unità che racchiude la vesica della creazione ha una diagonale della radice quadrata di 2701. Il cerchio nel quale il rettangolo può essere inscritto ha una
circonferenza di 163 e può simboleggiare ciò che fu creato: AVLM HZH-“Questo Mondo”.
E’ anche un fatto che l’area del rettangolo è uguale a quella di un quadrato con un perimetro di 139; il valore di -GN ALHIM- il Giardino dell’Eden.
La differenza tra 2025 e 676, da il valore di GN ALHIM quando le lettere finali N ed M vengono considerate con il loro valore di 700 e 600. Nello stesso tempo, l’area del rettangolo è uguale a quella di un cerchio con un raggio di 19 – ChVH- Eva.
Gesù, il Cerchio della Vita
“Or Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.” Gv 20,30-31
Questi versi implicano che se crediamo in Gesù, lui ci darà la “vita eterna”. Sebbene la parola “eterna” non è scritta, questo era il punto che era supposto di essere recepito dal credente. I versetti hanno una interpretazione davvero letterale se uno sa che la gematria ha a che fare con la isopsephia e la geometria. La soluzione è quella di rappresentare Gesù come un cerchio con la stessa circonferenza pari al valore numerico del suo nome. I primi cristiani chiamarono un cerchio con una circonferenza di 888 unità il “Gesù vivente” perché il diametro del suo cerchio è di 282 unità, che è il valore di gematria della parola greca bios (Âéïò) , che significa “vita terrena”. Il Gesù risorto ha un valore di 8880 unità ed una Stella di David inscritta in quel cerchio ha i lati di 815 unità che è il valore di gematria della parola greca zoe (Æùç), che significa “Vita”. Il diagramma in basso spiega perché Gesù è venuto dalla “Casa di Davide”.
La Regola di Colel
La regola kabbalistica di colel dice che una cifra può essere sottratta o aggiunta dal valore di gematria di una parola senza alterare il suo valore. I Kabbalisti spiegarono questa regola dicendo che per loro l’ UNO non era un numero – la Monade simboleggia la Divinità e può venire ed andare a Suo piacimento senza aggiungere o togliere niente. La parola “colel” sembra derivare dal verbo ebraico “KLL” – rendere perfetto, intero. Aggiungendo o sottraendo il valore di isopsephia di due parole questo risulta sempre in un numero intero. Un cerchio può rappresentare due parole – una per il diametro, l’altra per la circonferenza. Se una misura di una prima parola è un numero intero, l’altra parola non potrà mai essere un numero intero perché bisogna tenere a mente il valore di pi che è un numero irrazionale. I Greci applicarono la Regola di colel che consente di arrotondare per difetto o eccesso di una unità.
La parola greca Helios (‘çëéïò = 318), che significa “sole” è un esempio perfetto della Regola di colel in azione perché un cerchio con un diametro di 318 unità può avere una circonferenza sia di 999 o 1000 unità a seconda della direzione del calcolo. Quando il diametro è di 318 unità la circonferenza è 999.0 unità ma quando la circonferenza è data come 999 unità il diametro è 317.99 unità che la Regola arrotonda a 318 unità. Quando la circonferenza è 1,000 unità, il diametro è di 318.3 unità che le Regola arrotonda a 318.
Come la lettera Alef divenne la prima lettera dell’alfabeto
L’Onnipotente decise di mettere ordine alle lettere. Chiese ad ognuna di loro perché dovesse essere messa al primo posto. “Sono la più alta” disse Lamed “ Tutte le altre lettere potranno vedere la mia corona da lontano”. “No” disse la Shin. “Io devo stare per prima, perché ho 3 corone e bisogna che tutte esultino la mia gloria”. Dopo che a tutte le lettere fu chiesto il motivo per essere messe al primo posto, l’Onnipotente vide che la lettera Bet non aveva ancora parlato. “Qual è la tua ragione?” Bet rispose: “Oh Signore, non so davvero perché dovrei essere la prima, non possiedo niente di speciale”. Allora l’Onnipotente rispose: “Sarai dunque tu la prima! Il mio popolo prescelto dovrà essere umile e tu sei una lettera umile”. Poi si accorse che una lettera mancava. Alef. Dov’era l’Alef? Finalmente la trovarono in un angolo del Cielo. “Dov’eri tu, non hai sentito che ho chiamato tutte le lettere?” disse l’Onnipotente.“Oh Signore, non posso nemmeno emettere alcun suono, non oso stare con le altre lettere ed a malapena ho una corona”. L’Onnipotente fu così colpito da tutta questa umiltà che nella sua infinita
saggezza pose Alef, la lettera silenziosa, alla testa dell’alfabeto, con la Bet dietro a seguire.
Fonte: strangedays.it
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