La Via del Cuore è sorridere agli altri, senza tuttavia attendere risposta alcuna
è il sorriso per sorridere senza ulteriore motivazione apparente ed è un sentiero in cui gli ostacoli vanno disperdendosi, in quanto ci si concentra su ciò che si è e si vuol essere.
Spesso si tende a ritenere roba da sdolcinati o da sfigati l’Amore, in verità si rischia di cadere in tali errori, se non se ne è consapevolizzato il vero profondo significato, così come si rischia di cadere nell’atteggiamento opposto di assumere comportamenti troppo rigidi e spavaldi nei confronti dell’Amore.
La Via del Cuore invece si contraddistingue di equilibrio, di padronanza del proprio Sé, in quanto l’Amore è armonia, gioia e felicità. Sì perché la felicità è alla portata di tutti, sebbene richieda allenamento.
E’ necessario infatti allenarsi davanti allo specchio per guardarsi mentre ci si sorride, in primo luogo perché il sorriso di per sé è contagioso, in seconda battuta perché guardarsi stimola nuovi paradigmi dell’essere: ci si suggestiona verso certi atteggiamenti positivi, tralasciandone altri negativi.
“Specchio, specchio delle mie brame chi è il più felice del reame?” Lo specchio è fatato per la sua capacità di risposta: l’immagine riflessa è essa stessa la risposta alla domanda. Se però essa non dovesse piacervi, non prendete in considerazione l’idea di sterminare il mondo intero, quanto piuttosto quella di mettervi in gioco per imparare a sorridere all’interno e dunque all’esterno di voi.
Tutto questo implica coerenza fra quanto si afferma e comportamenti attuati, in quanto essa consente di esplicare, talvolta con coraggio l’armonia della Via del Cuore. E’ meno faticoso fare qualcosa cercando di dare il meglio di se stessi, piuttosto che farla senza impegnarci lasciando al caso la realizzazione dei comportamenti manifesti. Anche dal punto di vista energetico l’incoerenza è spesso madrina del caos, segno distintivo di incompletezza; mentre l’ordine della Via del Cuore è Amore armonizzato e per questo sereno e produttivo.
Tutto ciò porta a riscoprire la bellezza di fare le azioni quotidiane della vita, perché il lavoro se svolto con amore arricchisce chi lo fa e rende l’ambiente più pieno di energie vitali di buona estensione percepita da chi in quell’ambiente collabora e/o ci vive.
La Via talvolta è faticosa, spesso agli inizi dell’allenamento, tuttavia è lo specchio che rimanda l’immagine turbata che subitaneamente andrete a modificare con un sorriso, non appena vi renderete conto di quanto influisca sull’ambiente circostante e su se stessi il pallore di quel sorriso-spento.
Accendere dunque il sorriso perché in questo modo fa sentire addosso una maggior vitalità e voglia di fare cose impensabili per chi sorride solo coi muscoli e non coi pensieri e le azioni. L’efficienza infatti sarà traboccante come la vitalità e si rifletteranno sui sorrisi riflessi allo specchio, ma anche e soprattutto in tutta la vita.
Elemento altresì non trascurabile è la saggezza con cui si eseguono le azioni; secondo Epicuro, per esempio, filosofo ateniese: “Principio e bene massimo in tutte le cose è la saggezza, la quale per questo motivo è migliore della stessa filosofia poiché da questa provengono tutte le altre virtù, in quanto ci insegna che non è possibile vivere in modo piacevole se non si vive anche con saggezza, temperanza e giustizia, e al contrario che non si può vivere saggiamente, con temperanza e giustizia se non si vive nel piacere. Infatti le virtù sono connaturate al piacere e l’una è inseparabile dalle altre. (…) Medita giorno e notte su questi precetti e ripetili con te stesso e con chi ti è simile e non sarai mai turbato né da sveglio né in sonno, ma vivrai simile a Dio tra gli uomini. Non è simile a un essere mortale chi vive tra beni eterni”.
Felice Via del Cuore a tutti…
Cinzia Vasone
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