La donna rappresenta la parte lunare dell’essere umano, l’altra faccia della vita. È espressione della vita stessa, è generazione e continuazione, e per queste finalità è strutturata, non tanto per l’allegorica derivazione da una costola dell’uomo, quanto per l’importanza della sua essenza nel completamento di quel dualismo uomo-donna che sta alla base del triangolo magico della vita: padre-madre-figlio.
Da sempre, attraverso i secoli, la donna è stata intesa come partner sessuale e al servizio dell’uomo.
La perdita dei peli, il seno prominente ed i glutei rotondi, i capelli lunghi e fluenti che caratterizzano l’immagine di Eva sono sempre stati in funzione dell’uomo. Le caratteristiche fisiche femminili non sono finalizzate soltanto al piacere sessuale del maschio, ma alla soddisfazione e al completamento delle caratteristiche, dette genericamente sessuali.
Nello stesso modo, le caratteristiche tipiche dell’uomo servono agli scopi ed alla soddisfazione della donna, ma con una immensa differenza: l’uomo non può generare.
Oggi, per fortuna, non è più proponibile l’immagine di una donna fatta esclusivamente in funzione dell’uomo poiché, sia nel segreto del talamo nuziale che nel lavoro quotidiano e nella società, il valore della parità è ormai un dato certo ed acquisito, almeno nel mondo occidentale.
La vista di una bella donna è sempre un momento di grande piacere, il bello va visto. Attualmente, sempre più spesso, accanto a una seducente immagine femminile, viene affiancato il corpo muscoloso e maschio dell’uomo. È certamente una conquista sociale.
Si tratta sempre di volti e corpi mirabilmente truccati e ripresi nel modo migliore e che, nella maggior parte dei casi, creano delle delusioni fuori dal “set”. Infatti, un corpo lavato e struccato non potrà mai essere perfetto come nella “scena”.
Lasciamo adesso questo argomento per andare a scoprire il segreto mondo delle leggi fisiologiche del corpo femminile.
Perché la donna vive più a lungo dell’uomo?
In Italia la durata media della sua vita è di circa 83,2 anni, mentre l’uomo a stento raggiunge il traguardo dei 77,6 anni. Nonostante il miglioramento della qualità della vita si conoscono sempre più vedove che vedovi.
Gli uomini sono più aggrediti dallo stress lavorativo, dal fumo, dall’alcool e dal sovrappeso. Ma tutto questo non giustifica il divario numerico della durata della vita fra uomo e donna.
Il segreto dell’elisir di lunga vita delle donne sta negli estrogeni: gli ormoni sessuali femminili.
Gli ormoni sessuali contribuiscono a determinare i pensieri, il comportamento, le abitudini sessuali, la forma del corpo, il carattere e la maternità. La natura ha scelto di privilegiare la donna e l’ha dotata di un sofisticato sistema di ormoni protettivi dell’apparato cardiocircolatorio ed immunitario, poiché è Lei che deve continuare la discendenza e la generazione.
La pelle
La pelle è un organo vitale del corpo con un peso di 7-14 Kg in un essere umano medio di 70 Kg e corrisponde a circa il 20% del suo peso, e può avere uno spessore variabile da mezzo millimetro fino a 3- 4 millimetri.
Le palpebre hanno il più sottile rivestimento cutaneo, il palmo delle mani, la pianta dei piedi e la nuca sono invece le zone anatomiche dotate del maggior spessore cutaneo.
La pelle è composta da 5 strati superficiali (epidermide), dal derma e il tessuto adiposo che in condizioni di riposo e tranquillità psicologica ed emotiva, per ogni minuto fanno circolare nella pelle circa mezzo litro di sangue.
Essa varia da persona a persona, in base al variare dell’altezza e del peso. Il volume del sangue circolante nella cute può subire ampie oscillazioni in rapporto al variare delle condizioni climatiche-ambientali.
In ambiente freddo il volume sanguigno circolante nella cute scende a poco più di 72 litri in una giornata, condizionando lo stato di nutrizione della pelle e degli annessi cutanei (peli, unghie).
Nelle zone a clima caldo il volume sanguigno circolante nel mantello cutaneo può arrivare fino a più di 4.000 litri giornalieri. Il volume sanguigno circolante è dipendente dai processi di vasocostrizione (freddo) e vasodilatazione (caldo), meccanismi fisiologici indispensabili per il mantenimento della temperatura corporea ad un determinato valore.
La donna ha una presenza nettamente minore di peli sulla sua cute rispetto all’uomo ed ha un colore più chiaro rispetto alla cute maschile. Questa è stata una scelta dell’evoluzione naturale per favorire una migliore produzione della vitamina D da parte della cute sotto l’effetto dei raggi solari, in quanto il sole trasforma una parte di colesterolo contenuto nello strato corneo della pelle in vitamina D.
La pelle è una straordinaria orchestra di funzioni fisiologiche acquisite durante millenari processi di evoluzione naturale con il primo e principale scopo di mantenere l’integrità e la vita al corpo umano. Va incontro ad un consistente e continuo ricambio di cellule per poter garantire la sua piena funzionalità ed integrità per cui ha bisogno di generose dosi di vitamine, in particolare vitamine del gruppo B, caroteni e vitamina A, vitamina E e C, di acidi grassi essenziali polinsaturi, chiamati anche vitamina F, contenuti soprattutto nei vegetali e nei pesci.
Il cibo della cute è prevalentemente di origine vegetale, capace di apportare generosi volumi di acqua. La cute è impermeabile all’acqua, cioè l’acqua non può entrare all’interno del corpo umano attraverso la pelle. Essa però è una degli organi più ricchi di acqua, che deve giungere nella pelle per via interna, attraverso l’acqua alimentare.
Il tessuto adiposo
Colui che ha creato il corpo femminile ha dedicato molto tempo ed attenzione all’attività, alla deposizione spaziale ed alla qualità del tessuto adiposo.
Il corpo umano contiene differenti percentuali di tessuto grasso, che nell’uomo normale rappresenta circa il 20% del suo peso totale, mentre, nella donna, di norma, circa il 30%.
La conoscenza del tessuto adiposo è estremamente importante poiché costituisce l’officina energetica dell’organismo.
Il tessuto adiposo è un particolare sistema tessutale composto da goccioline di grasso ricoperte da una membrana, ben vascolarizzate ed innervate.
Dal punto di vista strutturale, genericamente, potremmo dire che nel corpo umano tutto il tessuto adiposo è molto simile, ma dal punto di vista funzionale non è assolutamente così poiché ogni sede ha il suo tipo di grasso, con le sue caratteristiche e le sue finalità.
Il tessuto adiposo serve per proteggere le strutture più fragili, per mantenere e produrre il calore, costituendo la più grande riserva di energia. La sua mancanza provoca gravi danni, così come il suo eccesso.
Quando una donna raggiunge un peso superiore al 30% rispetto al suo peso ideale può essere dichiarata in sovrappeso, oltre il 35% diviene obesa. Nell’uomo invece il sovrappeso si raggiunge quando il valore del Fat Mass Index supera il 20%.
Ma il valore del peso ideale è un dato indicativo poiché quello che riteniamo di fondamentale importanza è la distinzione del corpo umano in massa adiposa, massa magra e acqua corporea totale. È dall’interazione e dal rapporto percentuale di queste tre variabili studiati, che la salute, l’estetica e la patologia condizionano la qualità e la durata della vita di un corpo umano.
Un tempo si pensava che il grasso fosse tessuto inerte e che semplicemente fungesse da strato protettivo ed isolante, mentre oggi sappiamo che partecipa attivamente al ricambio energetico dell’organismo.
Certamente il Creatore degli Esseri Umani ha pensato anche alla bellezza, dando al tessuto grasso la responsabilità di disegnare la silhouette con una serie di dolci semicurve che ricordano l’armonia e la geometria della natura.
Il corpo femminile è regolato da un metabolismo e da un profilo ormonale in grado di fornire una grande capacità di accumulo adiposo utilizzabile per fini energetici e plastici, oltreché per la procreazione e la conservazione della specie umana. Vi sono distretti anatomici deputati al deposito di trigliceridi con predominanza di acidi grassi saturi, ed altri distretti deputati al deposito di trigliceridi con predominanza di acidi grassi insaturi, tra questi le zone tipiche della cellulite.
Tali zone sono i fianchi, le regioni bitroncateriche, l’addome, le ginocchia, le caviglie.
Ma quando le sostanze alimentari che arrivano non sono di buona qualità, quando gli zuccheri sono in eccesso e le funzioni di depurazione del corpo non funzionano a sufficienza, allora arrivano le degenerazioni della matrice interstiziale e, contemporaneamente, ecco l’inizio degli inestetismi della cellulite.
Il corpo umano è la risultante di millenari processi evolutivi ed è stato programmato per vincere la fame. Riesce ad accumulare senza limiti l’energia introdotta con i cibi, non spesa nel metabolismo cellulare, sotto forma di acidi grassi depositati nel tessuto adiposo e distribuito in precise zone anatomiche diverse tra donna e uomo.
Il corpo femminile accumula grasso nella parte anatomica inferiore (glutei, fianchi, cosce e gambe) per effetto degli ormoni sessuali, con la menopausa la donna modifica la sua tendenza ad accumulare adipe nella parte superiore del corpo: addome, tronco, seno, braccia. L’uomo invece ad ogni età accumula grasso nell’addome, tronco, braccia.
Il grasso addominale è il più pericoloso per la salute perché si associa a malattie cardio- vascolari, ipertensione arteriosa, infarto e trombosi cerebrale, gotta e diabete mellito, però è il più facile da eliminare con una sana dieta e con una attività motoria giornaliera.
Più difficile è l’eliminazione del grasso dei fianchi. La donna ha il 30% in più di grasso rispetto all’uomo dotato invece di maggiore massa muscolare. Questa diversa composizione corporea crea un diverso metabolismo basale nella donna rispetto all’uomo, il corpo femminile richiede un numero molto più basso di calorie giornaliere per vivere a riposo, cosicché la donna deve mangiare di meno rispetto all’uomo. Se un uomo e una donna in età adulta mangiano la stessa quantità di cibo, la donna sicuramente aumenterà di peso e di grasso corporeo! Questa tendenza ad accumulare con grande facilità la massa adiposa è stato un dono fisiologico della natura molto utile alla donna in tempi di carestie, povertà alimentare e di guerre. Con poco cibo la donna poteva raggiungere la soglia energetica per la sua sopravvivenza. L’uomo poteva anche morire. La donna no, perché doveva assicurare il mantenimento della specie umana.
Una gravidanza richiede ben 80.000 Calorie per essere portata a termine senza conseguenze per il figlio, per questo motivo le antiche statue femminili sono con fianchi e seni enormi, e quell tempo della “bella e grassa” era giustificato dall’osservazione che la donna con adipe era più feconda di una donna magra.
Quando una ragazza con anoressia scende sotto ad un livello accettabile di peso si ha il blocco dell’ovulazione perché non possiede la “riserva” adiposa di energia per contrarre e portare a termine una gravidanza. Oggi questo dono naturale in tempi di abbondanza alimentare si è trasformato in grave handicap fisiologico ed estetico.
L’eccesso di tessuto adiposo può provocare o nascondere un diabete, la riduzione di tessuto adiposo può nascondere una malattia della tiroide, una depressione, un tumore o patologie gravi immunitarie come l’AIDS.
La pelle e le emozioni
“Avere i nervi a fior di pelle”, così si dice quando il tono dell’umore è alterato da condizioni di estrema tensione nervosa. Le forti emozioni, quando affiorano dall’inconscio per arrivare fino alla “superficie” cutanea, lasciano un loro segno indelebile. La pelle, con i suoi solchi, pieghe e rughe, ma anche con il suo semplice variare di colore, “parla” un suo linguaggio non verbale, legato alle più intime, personali emozioni interiori.
La tensione nervosa la si legge soprattutto nel viso, parte anatomica in cui la pelle è più segnata dalla vita. Lo stress, l’ansia, la fatica, invecchiano e segnano la faccia. La pelle è un sistema di comunicazione, sia a se stessi che agli altri, dello stato di benessere fisico e psichico di una persona.
All’interno del cervello c’è un insieme di cellule nervose, chiamate Ipotalamo, del peso totale di 4 grammi.
Questo centro nervoso è una finestra aperta che collega l’ambiente esterno ed interno del corpo umano. L’ipotalamo, attraverso il Sistema Nervoso Autonomo, svincolato dalla nostra volontà, controlla e agisce sulla pelle. I mediatori chimici delle emozioni sulla cute sono l’adrenalina e la noradrenalina. Due ormoni capaci di controllare la vasodilatazione e la vasocostrizione, il flusso sanguigno cutaneo e lo stato di nutrizione della pelle. La variazione del colore della pelle sotto l’azione di una forte emozione è conosciuta da tutti, è svincolata dalla volontà ed è causata dall’adrenalina.
La pelle è un grande e vasto “parafulmine” di tutti i guai psichici. Il prurito, per esempio, è un sintomo diffuso ma spesso è localizzato ad una precisa e circoscritta zona anatomica, occorre allora saper leggere questo messaggio dell’inconscio che “affiora” alla superficie cutanea. Spesso non c’è alcuna causa patologica organica scatenante, in questi casi il prurito può essere un segnale psico-somatico di rifiuto, di una non accettazione.
Osservare la propria pelle per conoscere se stessi, e imparare a mangiare bene per mantenerla sana.
La pelle è quindi lo specchio anche della nostra alimentazione, è sufficiente avere un deficit nutrizionale di alcune vitamine per avere nella pelle un segno patologico, cosicché basta guardarla per capire i propri errori alimentari.
Un alimento particolarmente ricco delle vitamine del gruppo B utile per la pelle è il lievito di birra.
E’ consigliabile lievito di birra vivo per la sua azione salutare nel mantenimento di una naturale flora batterica nel canale intestinale.
Altro prezioso integratore alimentare naturale per la salute e l’estetica della pelle è l’olio di germe di grano per il suo contenuto in vitamina B6, attivo contro i radicali liberi responsabili di processi degenerativi, di invecchiamento precoce della pelle.
I caroteni e la vitamina A proteggono la pelle contribuendo ad una migliore pigmentazione cutanea (abbronzatura) durante i mesi estivi. La vitamina C e E sono altrettanto determinante per la sua salute.
La pelle e il sonno
Durante i primi giorni di un soggiorno marino estivo c’è chi dorme meglio e più a lungo. Sotto il sole estivo avviene nell’organismo umano una straordinaria cascata di reazioni biochimiche ed ormonali. La forza della luce solare e il suo maggiore tempo di irraggiamento agiscono sui fotocettori presenti nella cute, essi inviano segnali biochimici alla ghiandola pineale posta nel cervello che risponde alla luce solare con una minore secrezione della melatonina (un ormone capace di influenzare la durata e la qualità del sonno). Inoltre la luce solare agisce sulla cute trasformando il colesterolo in vitamina D, questa favorisce l’assorbimento intestinale e l’utilizzo del calcio a livello celebrale producendo un sonno profondo e ristoratore.
Durante il sonno il corpo ha un metabolismo basale più basso, ciò causa a sua volta una minore domanda di calorie limitando l’appetito e la qualità degli alimenti ai pasti. La minore secrezione di melatonina porta ad una scelta di alimenti a prevalente composizione proteica ed a una riduzione di alimenti ricchi di carboidrati. La differenza nella alimentazione invernale, più ricca in carboidrati e grassi, rispetto alla alimentazione estiva, più ricca in proteine, è legata anche all’azione della melatonina.
Queste scelte alimentari generate dal sole sulla cute hanno il grande vantaggio di aiutare le persone in eccesso di peso a recuperare un peso più desiderabile per la salute durante l’estate. Quindi dormire bene è importante quanto mangiare bene e camminare bene, ed i risultati ottenuti saranno evidenti anche per smagliature e cellulite, soprattutto nella loro fase preventiva, ma anche le stesse metodiche mediche ed estetiche avranno più efficacia.
Lo stress ossidativo
Il corpo umano è una grande laboratorio di chimica, dove avvengono continue reazioni biologiche che generano la vita. Ogni cellula partecipa a dare efficienza ed energia a tutto l’organismo, ma durante questo straordinario e incessante lavoro cellulare si formano molecole, chiamate radicali liberi dell’ossigeno. Sono molecole tossiche e aggressive che la cellula prontamente blocca, rendendole innocue. Con il passare degli anni, in particolare dopo i 50 anni, i sistemi naturali che le cellule mettono in campo contro i radicali liberi non sono più capaci di arginare tutti i danni causati da questi prodotti di scarto della cellula. Accanto ad una naturale riduzione delle capacità cellulari, una errata alimentazione, una riduzione nella ossigenazione del sangue e degli organi vitali, un eccesso di fumo e di alcool causano un aumento della presenza di queste molecole distruttive. Insomma il nostro organismo gravato da molecole e da comportamenti sbagliati non ce la fa a “pulire” l’interno della cellula e allontanare i radicali liberi, cosicché si ha lo stress ossidativo. I radicali liberi in eccesso e non più neutralizzati prendono il sopravvento, il comando della cellula, aggrediscono così il DNA dei cromosomi e tutti i vitali sistemi cellulari, compresa la membrana cellulare. La cellula degenera e muore. Il risultato è un forte acceleramento nell’invecchiamento, ma si sviluppano anche malattie croniche e degenerative quali l’arteriosclerosi, il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer.
Conferenza sul estetica medicale – Relatore prof. Bacci
Elaborato da Viz21
Lo sapevi che un’alimentazione alcalinizzante è fortemente consigliata sia per il benessere della pelle in generale (come potrebbe essere la cellulite) che per prevenire le malattie degenerative e autoimmune.
Viola
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