La Presenza
Dal momento in cui, Si è sperimentata e Distinta la Sensazione di Presenza rispetto alle modalità di risposta automatica (e cioè l’assenza di Attenzione) del (e nei riguardi del) comportamento, Sorge l’esigenza di prolungare progressivamente la durata della Presenza a Sé stessi e, sperimentando la Centratura della Volontà individuale, accade un fenomeno d’intermittenza descrivibile come “sogno da sveglio” in contrapposizione alla “Presenza alla Materialità”.
Questo periodo di transizione non ha una durata specifica, può proseguire anche tutta la vita poiché è un continuo compendio tra Volontà di Esistere e Scegliere, e Comodità d’utilizzo dei Mezzi materiali di cui si dispone; le ragioni che Portano i monaci sulla via dell’Ascensione, tramite condizioni di estrema rigidità, sono rappresentate da una Forte resistenza alla possibilità di “Adagiarsi sugli allori” come pronuncia un vecchio detto.
Il Lusso e l’Agio sono specchi che mostrano un altro Mondo che non è Quello del Monaco, scegliendo Esso una Via di “Immobilità”, sapendo che Tutte le azioni e i pensieri prendono “Forme ideali” che si Distorcono di bocca in bocca; decide così di disciplinare Se Stesso al Fine di non Creare danno Per alcuno non Danneggiando in alcun modo nemmeno Se Stesso; la Seconda Via, quella che, in opposizione a quella del Monaco, esorta all’Azione ed alla Creazione di Benessere, esiste attraverso la mescolanza con una percezione Emotiva che viene guidata dall’interesse per la Mondanità e una Curiosità per La Giostra che Chiamiamo Mondo. Questa via è destinata ai Guerrieri, coloro i quali desiderano Partecipare alla Vita essendo di Un qualche peso per Gli altri e specularmente anche per Se Stessi; Loro desiderano accogliere ciò che Incontrano lungo il cammino con Curiosità e interesse, possiedono una criticità intellettiva molto Prolifera che li guida lungo i sentieri della Conoscenza e della scienza nonché, come rovescio della Medaglia, hanno spesso caratteri Vagamente ostili e minacciosi, Necessari a Ciò che desiderano svolgere, poiché Sanno che gli Inganni Esistono Ovunque, dentro e Fuori loro Stessi, il motto per loro è “Sii Prudente”. Esistono molti altri esempi di Presenza che mostrano le Più diverse sfumature degli intenti Individuali e Collettivi, che possono inter-agire Ovviamente tra di loro.
Ci sono molte Maniere per Creare delle ancore nella Propria memoria, così da Cogliere ispirazione da Esse nel Momento in cui Lo stato di presenza va diminuendo d’intensità, per ognuno sono Chiaramente diverse poiché Ogni percezione parrebbe Essere Unica e non riproducibile se non sotto la Forma Imitativa, la quale registrando minuziosamente ogni movimento attraverso tutti e 5 i sensi Fisici mette a disposizione della coscienza tutte le informazioni per avere accesso ad un determinato oggetto, del quale ricercare un approfondimento e di cui Farne esplorazione.
Poniamo degli esempi basati su una conoscenza empirica, per cui vanno considerati come puramente soggettivi, sicché nella ricerca individuale non conobbi sporadicamente altri individui i quali avevano a disposizione le medesime percezioni, seppur riguardanti altri aspetti della vita non medesimi nello specifico.
Cosa sono le Ancore?
Le ancore sono strumenti cognitivi che rappresentano un fermo immagine di tutte le esperienze avute, scegliere di collegarsi ad un’ancora piuttosto che ad un’altra significa decidere come utilizzare i propri pensieri, certo Bisogna prima sapere che esistono per Poterle Usare!
Le ancore sono considerabili sotto forma di Visualità prospettiva come (inizialmente) delle rimembranze, anche se talvolta corrispondono a Visioni talmente fugaci da non riuscire ad essere afferrate dalla parte conscia (sinistra) del nostro cervello, la quale registra ogni cosa venga analizzata.
Per riconoscere le ancore, che sono Presenti a noi in un determinato momento, è sufficiente farsi una domanda molto semplice << Mi sento Bene?>> di seguito è messo in moto il processo di analisi della richiesta da parte del Cervello sinistro che considererà tutto ciò che vede, che sente, annusa, e solo dopo tutto questo giro di conferme delle condizioni del “mondo esterno” decide di dare una risposta.
La risposta è sempre Verità, poiché anche il nostro cervello destro, quando giunge a sabotare l’analisi del reale, lo fa per una semplice ragione, adattamento nella sua accezione più onorevole, pigrizia nel caso in cui ci si abbandoni all’indolenza verso la manifestazione del mondo esterno.
Capire a quali Ancore si è collegati è importante per Direzionare più precisamente possibile La Volontà Prima, che è quella cui Ogni persona sente di Dover volgere attenzione e dalla quale è attratto e al contempo respinto, ovviamente Le Volontà Prime non sono tutte uguali, Ogni cosa è sia soggettiva che oggettiva nel medesimo “momento”, per cui si prende coscienza di una più ampia prospettiva Visuale, che vede l’essere umano addomesticare la Propria Mente così da iniziare a capire Che cosa Sia, e usarla ad un livello 2.0 (BisBisBisBisBis) .
Le Ancore non possiedono caratteristica di polarizzazione, tuttavia vengono costantemente influenzate invece dalle correnti del Giudizio che ogni essere applica alla Propria esistenza, ogni qual volta ponga l’attenzione su qualcosa; il Giudizio è Determinazione, ne faccio un esempio che parallelamente alla considerazione cristiana della Genesi racconta di un Dio che crea Tutte le cose e solo dopo Averle Create osservandole Decide (e quindi Giudica) come Chiamare Ogni Singola Creatura.
Questo è il processo di Determinazione di ciò che Decidiamo Meriti spazio, all’interno della nostra esperienza di vita. Ogni qual Volta poniamo in Giudizio qualcosa o qualcuno Concediamo spazio nella Mente per quel “determinato oggetto”. Ne consegue un processo di implementazione di informazione, che accresce con la Ripetizione del medesimo, creando così la possibilità di rincontrare fisicamente e ripetitivamente il “proprio” Giudizio sotto altra forma e altra immagine, oppure anche nella medesima forma (le leggi universali sono fonti di domande e risposte perennemente in movimento) così da Manifestarsi all’interno della Realtà che Viene Considerata Reale (Osservabile tramite gli occhi del corpo e della mente) e Quindi Giungere alla concretizzazione di quell’idea che Rimbalzava nella testa attraverso i pensieri e il giudizio.
Di qui in poi il Labirinto della Mente offre ricchi doni a chiunque abbia il coraggio di varcarne la soglia.
La Ricerca della Proprie ancore è di primaria importanza per qualunque essere Voglia esplorare Sé stesso e il mondo e tutto ciò che è.
In Base al Proposito Primo, che sempre ci richiama all’attenzione, scegliamo quali ancore porre in rilevanza, le ancore Guida, considerabili come le fondamenta del Pensiero attraverso il quale si decide di Proseguire, proprio come in un Labirinto, nel quale s’incontrano vicoli ciechi, mostri, angeli, spie, porte, mondi, e abissi e qualunque cosa possa essere immaginata.
Facciamo ingresso a questo labirinto teoretico andando alla Ricerca delle ancore, Che possano in qualche maniera darci un appoggio per Mantenere la Presenza a Noi stessi e Perciò in Accordo con la Nostra Volontà.
Alcune domande sono da porre con Sincerità Verso il Proprio Sé Superiore (che è in accordo con il Primo Proposito) che come una lanterna illumina le terre desolate dell’incoscienza per portare una piccola fiamma nel vagabondaggio mentale che rappresenta la Non conoscenza Di Sé.
Quali domande?
Le domande da porsi e delle quali cercare risposta sono:
Io Chi sono? Io che cosa Voglio? Io Dove Voglio Andare?
Sono le Tre Ossessioni che ognuno percepisce su di Sé con più o meno forza, poiché rappresentano la linea temporale di passato-presente-futuro; rispondere sinceramente a queste 3 domande non è semplice poiché le Risposte crediamo di non averle.
Queste tre domande sono sufficienti a mandare a pezzi qualunque sistema cognitivo che sia corrotto dalle influenze delle forme pensiero negative.
Se si desidera approfondire quali Siano Veramente Le Proprie Intenzioni di Vita, da qui comincia una strada del Labirinto che porterà a qualcosa che Viene Incontro Nel Senso Opposto…. Paura?
Ginevra
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QUALCHE PICCOLO CONSIGLIO DI LETTURA
Gabriele Mancino
Articolo molto esaustivo, solo non ho capito il significato di “Ancora” in senso pratico.
Fabiana Spaceintime
l’Ancora è un “luogo” d’incrocio tra l’esperienza di realtà vissuta nel passato (o nella rimembranza di un’informazione ricevuta) e la considerazione presente della stessa, un tentativo d’incontro tra “due realtà” che hanno informazioni diverse. esempio pratico: “mia mamma mi disse da bambino di non raccogliere le monete da terra perchè erano piene di batteri infettivi” questa è un’ancora, cioè un ricordo di vita passata nel quale qualcuno (in questo caso) crea per me un’idea della quale, per ovvie ragioni, prenderò per “vera” perchè CHI lo ha detto ha per “me” (senso lato) importanza e peso di giudizio di conseguenza; ciò comporta un’informazione accettata senza criterio. Questa informazione porta alla modifica del “MIo” (sempre in senso lato) comportamento futuro suscitando manie compulsive legate alla pulizia, ad esempio. se poi hai interesse ad approfondire possiamo parlarci in pvt
Gabriele Mancino
“Ancore di Consapevolezza”.. mi piace 😉