Il pianeta Terra, così come l’intero Sistema Solare, è sottoposto a grandi crisi fisiche, astrali, mentali e spirituali che sono, occultamente, i meccanismi per il miglioramento delle condizioni planetarie a vantaggio di ogni Regno della Natura. L’umanità, contribuisce intelligentemente, attraverso l’autocoscienza, all’evoluzione di queste crisi, di carattere ciclico e transitorio, come quelle che hanno luogo alla fine dell’anno astronomico, quando il sole si dirige nuovamente verso nord. Sempre in senso esoterico, si considerano crisi quelle che danno origine al ciclo del giorno e della notte e ogni qualvolta il pianeta Terra penetra nella luce del Sole o si immerge nelle Tenebre dopo il crepuscolo. È interessante sottolineare che i veri esoteristi e i discepoli spirituali lavorano con la sostanza devica che produce la Luce, mentre i maghi neri lo fanno con la sostanza elementare che vivifica le ombre.
Il Sole, risalendo verso nord, ascende lungo la linea dei meridiani terrestri, illuminando con la sua luce zone sempre più vaste della Terra e la Gerarchia acquisisce nuova forza. Una forza è disponibile anche durante le fasi del plenilunio, quando il Sole illumina completamente la parte della Luna perennemente ed immutabilmente rivolta verso il nostro pianeta. Il “lato oscuro” della Luna viene controllato accuratamente dalla Gerarchia, che cerca di neutralizzare, nei limiti del possibile, la sua nefasta influenza sulla Terra e quella dei maghi neri che la utilizzano.
Gran parte delle malattie psichiche di tipo depressivo, che danno origine alla paura, alla sfiducia, al pessimismo, all’odio, hanno origine lunare e sono canalizzate con molta abilità dai sinistri “fratelli delle tenebre”. Cicli maggiori, come quelli che seguono le grandi costellazioni siderali, karmicamente legate all’evoluzione della Terra, come le dodici dello zodiaco, le Pleiadi, l’Orsa Maggiore, il Cane, il centro di irradiazione della stella Sirio, offrono un gran numero di indicazioni. L’analogia ci indica come ogni astro del firmamento sia in realtà un Centro, più o meno sviluppato, all’interno di un organismo di qualche Entità Psicologica Planetaria, cosmica o solare che utilizza lo spazio ed un particolare tipo di etere quale campo di sperimentazione ed espansione della propria Coscienza. Seguendo la Legge dei cicli, quindi, analizzeremo per primi quei quattro grandi cicli chiamati Yuga, all’interno dei quali l’umanità terrestre compie la sua normale evoluzione.
Eccone la descrizione:
- Kali Yuga: Età del ferro
- Dwapara Yuga: Età del bronzo
- Treta Yuga: Età dell’argento
- Satya Yuga: Età dell’oro
Gli Yuga rappresentano l’Età o cicli di evoluzione del Logos Planetario e condizionano lo sviluppo e l’espansione di una Razza e di un determinato tipo di Yoga e influenzano correnti psichiche di diversa vibrazione che condizionano la vita dell’umanità per immensi periodi di tempo. Questi Quattro Yuga si ripropongono senza fine e manifestano stagioni che abbracciano il più oscuro materialismo così come la più elevata luce spirituale. L’azione degli Yuga origina analogie che possono essere evidenziate da un osservatore attento. Per quanto riguarda il pianeta Terra, abbiamo le quattro stagioni dell’anno, i quattro cicli della rotazione terrestre (aurora, giorno, crepuscolo, notte), le quattro fasi della Luna (luna nuova, crescente, plenilunio, calante), i quattro punti cardinali, i quattro elementi naturali (terra, acqua, aria, fuoco), i quattro Kumara o Signori della Fiamma, grandi saggi nati dalla mente di Brahma, ecc…
Nella specificità umana abbiamo le quattro età che governano la sua esistenza fisica e psicologica: infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia; le quattro fasi della respirazione (inspirazione, espirazione, e relative pause); i quattro Yoga che condizionano e regolano l’evoluzione della vita spirituale nel quarto Regno umano. Si possono evidenziare le seguenti analogie:
YUGA | ERA | CORPO | ELEMENTO | ETA’ | YOGA |
Kali | Ferro | Fisico | Terra | Infanzia | Hatha |
Dwapara | Bronzo | Emotivo | Acqua | Gioventù | Bakti |
Treta | Argento |
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Satya | Oro | Buddhico | Aria | Atemporale | Devi |
Osservando lo sviluppo attuale della coscienza umana, tuttora focalizzata verso i valori fisici e le conquiste materiali, possiamo dedurre che la nostra Era Attuale sta subendo gli effetti della fine del Kali Yuga. L’interminabile periodo di tempo segnato dall’Età del Ferro è stato caratterizzato da dure prove e da quasi insormontabili difficoltà, poiché si è trattato di dominare e vincere la densa energia della materia e sublimarla fino ad estremi inconcepibili, di elevarla al livello della più raffinata sottigliezza, bellezza ed equilibrio. Questo traguardo è stato assegnato all’Hatha Yoga e corrisponde al superamento del corpo fisico su ogni livello di densità. Si intuisce l’importanza basilare di questo Yoga che rappresenta lo zoccolo su cui poggiano tutti gli Yoga successivi.
Immaginiamo la vita storica, psicologica e spirituale dell’umanità come quella di un immenso Albero, le cui radici sono immerse nella materia dei regni densi, ma la cui cima frondosa ed esuberante circonda l’infinito spazio spirituale. Questo è il significato occulto del Loto. Poiché questo albero riposa sulle radici dell’Hatha Yoga, che è la Scienza dell’Unione spirituale attraverso il corpo fisico, se ne intuisce l’importanza in questa Era e si comprende la relazione esistente tra il periodo cosmico del Kali Yuga, la Scienza dell’Hatha Yoga ed i grandi intenti degli uomini di scienza del mondo attuale di dominare la materia ed impadronirsi dello spazio e dell’etere, dove la materia, dalla più sottile alla più densa, ha la sua fonte pressoché inesauribile, ed immortale, di provenienza. Questa osservazione maturata da un processo matematico di analogia non deve però essere ostacolo alla ricerca di Yoga superiori, anzi, grazie a questo potente stimolo spirituale proveniente dalle alte cime dell’immenso Albero della Vita, sono sorti, dalle profonde vette del Kali Yuga, uomini eminenti in tutti i campi della coscienza umana che attraverso la potente irradiazione della loro aura spirituale hanno dato fede e offerto testimonianza di altri Yoga superiori. Lo Spirito quindi trionfa sempre sugli aspetti temporali, sulle influenze esercitate dai Periodi Mondiali o sulle costellazioni siderali che influenzano il nostro pianeta.
Nell’Età del Ferro e nell’Era dei Pesci, molti figli degli uomini sono riusciti a liberarsi dal lento fluire del processo evolutivo della materia e delle sue naturali limitazioni ed a praticare consapevolmente e coscientemente il Raja Yoga, l’Agni Yoga ed anche lo yoga del futuro, il Devi Yoga, anticipando e dimostrando la gloria degli Archetipi che si agitano gioiosamente nei più elevati livelli del Sistema Solare e che si riveleranno nell’ultima sotto razza della attuale Razza Ariana.
Ad oggi, quando ancora le lancette del Grande Orologio della Vita stanno segnando la fine del Kali Yuga, troviamo in espansione e progressivo sviluppo quattro Yoga principali: l’Hatha Yoga, il Bakti Yoga, il Raja Yoga e l’Agni Yoga. Quest’ultimo, Yoga del Fuoco o Yoga di Sintesi può essere praticato soltanto dai veri investigatori del mondo spirituale, dai grandi pensatori, dai profondi mistici, dagli artisti ispirati, dai veri filosofi e da tutti i discepoli in allenamento spirituale.
L’Origine Settenaria dell’Universo
Un’altra delle grandi analogie è la costituzione settenaria dell’Universo e la relazione Suono, Luce e Forma. Risalendo al principio dei tempi e cercando di rendere attuali i testi che costituiscono la radice di tutti i libri sacri del mondo (tra cui la Bibbia), assistiamo ad un processo esoterico, filosofico e mistico che potrà essere portato a compimento analizzando il fondamento essenziale del grande Mantram A.U.M., il quale ha la sua analogia nel Verbo biblico “Sia fatta la Luce” e nella risposta degli eteri dell’insondabile spazio cosmico: “Così sia”.
In questo modo risuonarono le sette parole sacre che costituiscono il Nome Intero o Suono Originario al quale risponde l’Entità Psicologica Creatrice dell’Universo.
Il Suono, la Luce e il risultato del loro contatto cosmico, la figura geometrica (Dio Geometrizza), compongono la base dell’Universo in cui “viviamo, ci muoviamo e siamo”. Ciascuna delle sette Parole o Suoni fondamentali, vibrando nel sottilissimo etere, formano la base di ogni piano del Sistema Solare e l’espressione settenaria di tutto il loro contenuto, con i loro Sette Raggi o Correnti di Vita Logoica, i sette schemi planetari, i sette pianeti sacri, le sette catene, le sette ronde, i sette Regni di Natura, le sette Razze umane e le loro corrispondenti sotto razze, le sette tipologie psicologiche umane, i sette sentieri di evoluzione, le sette chiavi della saggezza ermetica, le sette note musicali, i sette colori, le sette dimensioni dello spazio, ecc…
Esistono quindi sette Yoga o Sentieri di compimento, sette Misteri da scoprire e sette Segreti da rivelare. Di queste sette correnti di vita, di Yoga e di Misteri iniziatici possiamo conoscerne soltanto cinque: quelli corrispondenti alla Quinta grande Razza radice, l’Ariana, ed alla nostra quinta sotto razza, l’attuale. Va precisato che l’espansione intuitiva della mente, persino nei grandi pensatori, può comprendere soltanto ciò che è contenuto all’interno delle possibilità mentali raggiungibili all’interno della grande Razza Radice alla quale apparteniamo, ovvero, la nostra visione più elevata e la più sottile delle nostre intuizioni potrà soltanto toccare i confini della settima sotto razza della Quinta Razza. Per quanto riguarda i “Misteri conosciuti e rivelabili” si utilizzeranno gli studi sul Cristianesimo esoterico con alcuni dei suoi simboli più noti e questo perché questi Misteri possono essere rivissuti in ogni momento della vita dell’essere umano, qualunque sia il suo livello evolutivo. Inoltre, la scelta intenzionale di tali Misteri (chiarimento del particolare segreto che ciascun Yoga ha la missione di rivelare) si deve alla profonda analogia presente fra i Misteri del Cristianesimo esoterico e quelli che si possono individuare nel più raffinato esoterismo orientale. In modo particolare quelli che si riferiscono alle iniziazioni spirituali legate ai Misteri di Luce, Verità e Vita, che segnano, qualificano e condizionano la vita di ogni ardente investigatore con una specifica visione e ne indicano l’elevazione del suo proposito spirituale, la grandiosità del segreto che cerca di rivelare ed il suo grado d’iniziazione all’interno dei Sacri Misteri. Si possono quindi formulare le seguenti analogie:
YUGA | YOGA | MISTERO | INIZIAZIONE | ELEMENTO | CORPO |
Kali | Hatha | Nascita | Prima | Terra | Fisico |
Dwapara | Bakti | Battesimo | Seconda | Acqua | Emotivo |
Treta |
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Satya | Devi | Ascensione | Quinta | Aria | Buddhico |
— | — | Conoscenza Planetaria | Sesta | Etere | Atmico |
— | — | Conoscenza Solare | Settima | Super Etere | Monadico |
“Il Nove è il Numero dell’Uomo e dell’Iniziazione”, assegnando al termine Iniziazione il significato di “apertura verso la Luce”, ovvero il compimento del sacro Mantram “Sia la Luce”. La prima affermazione si collega ai nove mesi o nove cicli lunari che precedono la nascita di un essere umano ed ai nove stadi evolutivi che convertono l’individualità umana in un Essere Divino. La seconda affermazione di “apertura verso la Luce” o illuminazione ha la sua analogia nel dramma obbligato della nascita di una creatura alla vita fisica, ovvero, quella che si realizza nella coscienza di un Iniziato che nasce, misticamente parlando, nella Luce di un Mistero Spirituale. È evidente per l’investigatore esoterico che questi due assiomi e le corrispondenti analogie a cui ci si riferisce, hanno valore per gli esseri umani che fisicamente e psicologicamente appartengono alla Quinta Razza Ariana come la conosciamo attualmente. È conseguentemente logico ipotizzare che per le prossime due grandi Razze Radici vi saranno altre affermazioni esoteriche che ne definiranno il Sentiero Spirituale e intuitivamente appariranno in un futuro a noi lontanissimo alcuni superbi tipi raziali, di costituzione fisica e psicologica così sensibilmente differente da quella attuale, come noi lo siamo dagli uomini delle caverne. La loro evoluzione permetterà di trascendere il passaggio obbligato di gestazione naturale di nove mesi, riducendo progressivamente le tappe, da 9 a 7, da 7 a 3, da 3 a 1 e finalmente da 1 a 0. Questo Zero, che corrisponde al “niente temporale assoluto” è una caratteristica della Vita intima della Divinità creatrice e dell’assenza totale di Karma. I cambiamenti andranno nella direzione della totale assenza di “dualità” o “separatività” creata dalla Legge del Sesso. Si può intravedere un Razza Umana di identità decisamente androgina, la cui missione sarà di rivelare il glorioso Archetipo razziale per il quale fu programmata l’umanità a testimoniare l’indescrivibile Satya Yuga, l’Età dell’Oro, con la quale culminerà il lunghissimo processo evolutivo della Razza degli Uomini su questo pianeta. La Terra diventerà quindi un “pianeta sacro”, inteso come un centro spirituale completamente sviluppato, puro e radiante all’interno del Sistema Solare o Corpo di Dio.
Le Razze e lo Yoga
Tutti gli Yoga, da quello fisico a quello spirituale più elevato hanno un origine comune che poggia su radici cosmiche ed utilizzano lo spazio e il tempo, le posizioni astrologiche degli astri, le situazioni planetarie e le diverse Razze che appaiono sulla Terra quali matrici della loro ricerca della perfezione. Si può affermare che esistano uno Yoga o Sentiero e un Archetipo o Meta per ciascuno dei veicoli con cui si esprime l’essere umano nell’incessante processo dell’evoluzione.
L’Archetipo a cui tende il veicolo fisico (la materia densa) attraverso l’Hatha Yoga è la BELLEZZA e l’equilibrio delle funzioni organiche. Il corpo emotivo, con la pratica del Bakti Yoga, ha come traguardo la BONTà attraverso lo sviluppo della devozione, della sensibilità e dell’armonia psichica. Il Raja Yoga è il mezzo con cui il corpo mentale rivela la VERITà’, l’essenza del quinto grande principio cosmico, sviluppando le facoltà della ragione, dell’intelletto e del potere di agire sulla sostanza materiale.
Il compito dell’Agni Yoga è l’integrazione delle qualità fondamentali di Verità, Bontà e Bellezza in un unico Corpo di espressione universale, introducendo la qualità della SINTESI.
La pressione dei tempi e il rapido mutamento di situazioni planetarie provocato dalle potenti correnti di energia che la Grande Costellazione dell’Acquario diffonde sulla Terra spingono a rivelare l’esistenza di un nuovo tipo di Yoga chiamato Devi Yoga. Tale denominazione non sembra tuttavia essere la più adeguata e probabilmente sarà sostituita più avanti con una più consona.
Il Devi Yoga è direttamente correlato con il futuro intelligente contatto che gli esseri umani dovranno svolgere con il meraviglioso mondo dei Deva. La Meta di questo Yoga è di fondere la mente degli uomini con il sentimento di integrità di alcuni tipi di Deva che abitano il quarto sotto piano del piano buddhico del nostro Sistema. Apparentemente questa Meta si trova ancora oggi molto lontana dalle possibilità degli esseri umani, anche se il Regno dei Cieli, con tutte le sue opportunità, è molto più vicino di quanto non si creda.
Risulta evidente che ciascun tipo di Yoga è strettamente correlato ad un preciso periodo dell’evoluzione planetaria ed espresso da una ben definita sotto razza.
L’Hatha Yoga fece la sua apparizione in una lontanissima epoca dell’evoluzione umana, molti milioni di anni prima che la mente agisse sul cervello. Quando iniziò a costruirsi il corpo astrale apparve il Bakti Yoga, seguito poi dal Raja Yoga, lo Yoga della mente, della ragione e dell’autocoscienza, grazie al quale l’essere semi-animale fu individualizzato per la compassione espressa da quelle indescrivibili Entità cosmiche esotericamente chiamate Dyan del Fuoco o Angeli Solari.
A questo punto occorre precisare che lo studio corrispondente di ogni Yoga e la ricerca delle loro radici storiche ha usufruito della lettura dei registri akashici o memoria cosmica della Natura. Tali registri sono l’espressione di “fatti viventi”, così come appaiono alla mente di un osservatore che ne sta rivivendo il ricordo.
Celato nelle recondite profondità della mente esiste un antahkarana o ponte luminoso in cui è archiviata l’intera storia reale dell’umanità. È da questo antahkarana individuale che si sono potuti osservare certi fatti del passato collegati con lo studio dello Yoga. La sua concreta identificazione, tralasciando piccole lacune o vuoti nel tempo che ogni ricercatore incontra nel suo cammino, ha avvalorato il confronto dei processi storici dell’umanità, che diedero luogo all’apparizione di determinati Yoga, con alcune ben definite correnti astrologiche ed alcuni molto ben definiti Avatar. Alcuni di tali Avatar non sono stati identificati poiché la loro origine storica si perde nell’oscurità del tempo (la catena lunare). Le figure, più vicine a noi, di Ermete Trismegisto, del Buddha, del Cristo e di Patanjali si elevano dal profondo del Mistero con fulgida luce che illumina la storia dello Yoga, assegnandoli un valore immortale e una ragione d’essere che trascendono tutti gli aspetti speculativi della mente e del tempo.
I Grandi Vincoli Razziali
Lo Yoga, in ogni sua espressione, è la Volontà di Dio che si esprime attraverso l’essere umano col compimento del suo programma cosmico. Ogni tipo di Yoga trova la sua adeguata espressione ed il suo periodo di realizzazione in un determinato stadio del processo evolutivo. I primi tre Yoga – Hatha Yoga, Bakti Yoga e Raja Yoga – ebbero le loro radici storiche in una ben definita sotto razza di ciascuna delle tre prime grandi Razze Radici, secondo il seguente ordine:
- Hatha Yoga: 3 Sotto razza – 3 Razza
- Bakti Yoga: 4 Sotto razza – 3 Razza – Lemure
- Raja Yoga: 5 Sotto razza- 3 Razza
L’ordine non è stato scelto a caso, ma si basa su fatti rigorosamente esoterici affermati dalla saggezza della Kabbala, secondo la quale esiste una misteriosa relazione fra il numero caratteristico di una sotto razza di qualsiasi Razza radice con lo stesso numero corrispondente alla sotto razza delle altre Razze radici. A tale riguardo si è potuto osservare che nella terza sotto razza della Terza Razza si produsse una integrazione perfetta di funzioni nel corpo fisico degli esseri umani; che nella quarta sotto razza di questa stessa Razza si osservava una potente espansione dell’aspetto emotivo e che nella quinta sotto razza apparve, per la prima volta nel destino ciclico del pianeta Terra, il fenomeno della mente. Seguendo questa analogia si può dedurre che quando il numero di sotto razza è pari a quello della Razza radice appartenente, l’integrazione che si verifica giunge al suo pieno sviluppo. Gli alti segreti della Magia ed i grandi poteri psichici si insinuarono nell’umanità durante il periodo evolutivo assegnato alla quarta sotto razza della Quarta Razza radice, l’Atlantidea.
Gli stupefacenti sviluppi tecnologici e le grandi conquiste scientifiche della nostra attuale umanità, avvengono esattamente nei momenti ciclici in cui si sta sviluppando ed integrando la quinta sotto razza all’interno della quinta Razza, la così detta Ariana. Nello studiare queste analogie si deve tenere presente che, in funzione dell’attività dei Regni, si assegna esotericamente al corpo fisico (regni minerale, vegetale e animale) il numero 3, al corpo emotivo (regno umano) il numero 4 ed al corpo mentale il numero 5. La mente, infatti, risponde alla legge del quinto grande principio cosmico del Fuoco creatore, che ci consente di raggiungere il quinto Regno di Natura: quello delle Anime.
Le due prime grandi Razze radice apparse su questo pianeta, che crearono e svilupparono le matrici fisiche ed emotive dell’umanità, si perdono nella lontananza delle ere poiché erano ancora vincolate all’evoluzione dello schema Lunare e all’attività di certi poderosi Pitri (Individualità Egoiche che hanno esalato i primi uomini, Ombre delle Ombre), che in quel pianeta – oggi un cadavere fluttuante nello spazio e condizionato dal movimento rotatorio della Terra – attuarono la propria evoluzione. Queste due Razze traevano il messaggio lunare sotto forma di atomi permanenti: il fisico e l’astrale. L’atomo permanente mentale apparirà molto più avanti come contributo puramente solare ed entrò in attività per diretta intercessione dei Signori della Fiamma (Quattro Grandi Esseri provenienti dal pianeta Venere, chiamati anche i Quattro Kumara). Le prime Gerarchie spirituali che presero contatto con l’incipiente umanità terrestre, erano di provenienza lunare e fu per mezzo dei primi atomi permanenti, fisico e astrale, che si crearono le prime forme affinché la Monade dell’essere umano iniziasse la sua evoluzione.
Le Origini Razziali dell’Uomo
I primi corpi costruiti, come illustrato, furono di proiezione lunare e non avevano fisicamente niente in comune con gli uomini odierni poiché, alla percezione chiaroveggente apparivano come specie di sacchi deformi, composti da una materia gelatinosa e con orifizi dove gli esseri umani attuali hanno la bocca, le narici e l’uscita delle scorie. Questi corpi si mostrano senza differenziazioni sessuali il che presuppone una riproduzione androgina o per gemmazione. Si identificano due funzioni ben definite: l’alimentazione e la respirazione. L’intera coscienza è concentrata su queste attività basiche ed è quasi commovente osservare al lavoro un certo tipo di Deva mentre istruiscono quegli esseri primitivi, prima impronta dell’umanità terrestre, a respirare e mangiare. Questa fase, che corrisponde all’evoluzione della Prima Razza radice, è anche la prima attività ciclica dello Yoga sul nostro pianeta. Qui appare l’Hatha Yoga cha ha il proposito di creare il tempio oggettivo per la Monade. Le sotto razze successive disegneranno nuovi aspetti strutturali e svilupperanno nuove funzioni, sempre entro i limiti della materia densa. Appariranno così la vista, l’olfatto, l’udito e, in seguito, il tatto e il gusto. Alla conclusione del ciclo della settima sotto razza della Prima Razza radice, l’essere umano possiede un corpo ben definito e strutturato, anche se tozzo e sproporzionato. Le membra sono molto forti se paragonate alla sua evoluzione odierna; le braccia sono estremamente lunghe e l’andatura sembra strisciante. Il corpo è ricoperto di lunghi, spessi e duri peli, gli occhi piccoli e penetranti; le orecchie lunghe e le narici molto schiacciate e con grandi fosse nasali. Rare volte si alza dal suolo e la sua colonna vertebrale non assume praticamente mai la posizione eretta. Fa ancora parte della Terra, e verso questa rivolge sempre la sua attenzione, risentendo del peso della gravità terrestre, che contiene il segreto assopito del suo Karma.
Nelle prime sotto razze della Seconda Razza radice il secondo atomo permanente, quello astrale, si è attivato e la Monade Spirituale, che usufruisce delle energie che quell’atomo genera, comincia a sviluppare il seme della sensibilità ed a sperimentare modificazioni astrali nella coscienza embrionale che si sta strutturando. In una particolare zona di questa coscienza inizia a crearsi un nucleo di materia astrale, che, convenientemente addensato attorno all’atomo permanente, rappresenta il primo sintomo di coscienza sensitiva che si eleva al di sopra della rudimentale coscienza fisica. Il processo di sviluppo della coscienza astrale richiede un tempo lunghissimo e molto doloroso per la Monade incarnata. Nella quarta sotto razza della Seconda Razza, i corpo fisico appare molto più stilizzato ma ancora gigantesco. L’ambiente intorno è ostile ed il corpo umano deve essere strutturato per poter sopravvivere alla terribile lotta quotidiana contro gli elementi ed i giganteschi ed aggressivi rettili, che gli contendono il possesso della terra. Con l’incessante cammino evolutivo cosmico, si può dire che, ad un certo momento del periodo della Seconda Razza radice, l’uomo – animale possiede un corpo molto simile al nostro attuale: la testa più piccola, così come le orecchie e le narici. Le braccia sono un po’ più corte e le gambe un po’ più lunghe, la colonna vertebrale assume ora una posizione verticale (perpendicolare) al suolo. Il cervello, che nelle prime sotto razze della Seconda Razza era situato nella zona del plesso solare ora è alloggiato nella parte posteriore della testa. La nota rimarchevole, tuttavia, si riscontra nell’apparire della sensazione di simpatia (e antipatia) ed una certa attrazione verso la qualità della bellezza, implicita nelle grandi forme vegetali, nella luce del Sole o in un cielo stellato. Silenziosi interrogativi si indirizzano verso il firmamento, si contemplano le sue silenziose e fredde profondità e si rende un culto al Sole, nel quale si percepisce la vita di Dio. Un altro tipo di Deva, sempre di provenienza lunare, molto relazionati con l’evoluzione dell’atomo permanente astrale, collaborano con gli uomini nel processo evolutivo dell’aspetto sensitivo, inaugurando così il ciclo del Bakti Yoga, lo Yoga della devozione alla Divinità e dello sviluppo del mondo emozionale e della bontà occulta, che soggiace nelle misteriose cavità della vita Monadica.
Il Principio dell’Autocoscienza
Facendo salti di migliaia di anni per cercare di presentare lo Yoga in tutte le sue possibili varianti, si arriva al Raja Yoga o Yoga della Mente che apparve nella quinta sotto razza della Terza Razza radice. La Mente di Dio, il quinto principio cosmico, si introdusse nel cervello dell’umanità grazie al sacrificio degli Angeli Solari. Questo straordinario avvenimento, il più trascendente nell’evoluzione planetaria, è una conseguenza dell’incarnazione sul nostro pianeta dei Signori della Fiamma, Entità molto evolute provenienti dal pianeta Venere. L’atomo permanente è stato creato dall’esperienza mentale del Logos planetario del nostro Schema Terrestre ed è stato vivificato dalla Sua incarnazione fisica, Sanat Kumara. Egli, attraverso il suo radiante veicolo eterico, comprende nella sua luminosa sfera di proiezione la totalità del pianeta e ne crea le misteriose frontiere esotericamente denominate “anello invalicabile”.
L’uomo, il re della creazione, il grande intermediario planetario fra i Regni che evolvono, iniziò ad auto riconoscersi. Da questo momento non appartiene più al cieco processo storico della vita che si sviluppa senza alcuna capacità di reazione intelligente; ora incomincia a riconoscere gli avvenimenti che gli accadono attorno come facenti parte della “sua storia”, creando così un Karma individuale, il suo grande apporto all’insondabile segreto della Natura. Tuttavia non è ancora pienamente cosciente della sua funzione come anello di congiunzione tra le due grandi frontiere della Storia: Materia e Spirito. Il Raja Yoga, la scienza dell’unione attraverso la mente, realizza silenziosamente il suo compito nel cervello degli esseri umani. Alcuni di loro, più audaci e preparati, acquisendo tinte di autocoscienza, assumono spontaneamente una posizione di potere e si erigono in conduttori di grandi comunità, sebbene non abbiano molto chiaro il posto che occupano nel piano evolutivo. Hanno inizio le caste dei demagoghi e dei sacerdoti, che per millenni governeranno la Terra ed imprimeranno nuove derivazioni alle cause della storia.
Il Principio del Discernimento
La caratteristica fondamentale del Raja Yoga apparirà in tutta la sua pienezza più avanti, verso la metà della Quarta Razza radice, l’Atlantidea. Alcune modifiche causarono determinati riassestamenti:
- Una gran parte degli Adepti provenienti da altri luoghi del Sistema Solare che cooperavano con i Signori della Fiamma nello sviluppo spirituale della Razza degli Uomini, ritornarono alle loro eccelse funzioni. Questo fatto generò un vuoto nel posto gerarchico che Quegli Esseri occupavano nell’ordine evolutivo del pianeta e che fu quindi colmato dai Figli degli Uomini, che da molte età si stavano preparando.
- Per facilitare una maggiore attenzione del Logos Planetario sulle Monadi Spirituali, individualizzate nell’epoca lemuriana, vennero simbolicamente chiuse le porte iniziatiche attraverso le quali le Monadi Spirituali che evolvevano nel Regno Animale si introducevano nel Regno Umano. La proiezione di Vita che discendeva dagli Alti Luoghi si divise in due ampi versanti: uno si riversò sul principio mentale degli esseri umani e l’altro si introdusse nei loro cuori. A partire da quel momento si produsse una scissione necessaria, positiva ma dolorosa. Per la prima volta nella storia della Razza umana si creò la grande divisione fra il cuore e la mente, fra l’aspetto emozionale e sensibile e la facoltà di raziocinio. Questa divisione diede origine alla Discriminazione o Discernimento. L’essere Umano incominciò a ragionare ed a creare il frutto, per milioni di anni amaro, del karma individuale. La divisione delle energie in materiali e spirituali e l’apparente separazione nel tempo di entrambi i principi che conformano il fenomeno dell’evoluzione universale nell’uomo, furono la causa di quella che viene esotericamente chiamata “la grande eresia della separatività”, origine del dolore e del conflitto che faranno presa sulla coscienza umana. Questa pungente agonia del sentirsi svincolato da tutto ciò che ci circonda e anche da Dio, il frutto amaro del karma umano, paradossalmente porterà la capacità di amare, di valutare coscientemente il processo storico della vita e un riavvicinamento progressivo alle fonti spirituali o monadiche di provenienza.
- La scissione fra Vita e Forma si manifestò anche nei livelli esoterici, dove l’evoluzione devica si svincolò dalla vita umana. Da allora l’essere umano dovette sopportare da solo il peso della vita, il fluire degli avvenimenti e la rudezza dell’ambiente sociale colmo degli attriti che stavano nascendo. Egli si trovò causa ed effetto di tutte le sue reazioni psicologiche. L’essere umano inteso come “fenomeno sociale” apparve nel quadro della storia scrivendone le pagine più elevate e nobili come anche le più oscure e dolorose. Il Raja Yoga iniziò ad operare a questo punto della coscienza umana, sviluppando il potere di distinguere e la capacità di discriminare quanto viene percepito. I motivi sottostanti a tutte le percezioni vennero divisi all’interno della mente, per essere scoperti nella loro essenza ed essere così riconosciuti nel loro proposito di base. Da questo potere discriminante della mente per meglio scoprire le cose alla loro origine sorgerà, ad un certo punto, un poderoso clamore invocativo, una disperata domanda verso l’Alto, un riorientamento di tutti gli aspetti della personalità in fase di continuo sviluppo verso traguardi superiori, spirituali e trascendenti, intuiti ma ancora non conosciuti. Questa tappa, che ebbe inizio verso la fine della Razza Atlantidea con un processo di elevata sensibilità verso i valori interiori, toccò anche le prime sotto razze della Razza Ariana, permettendo agli esseri umani di stabilire un contatto con il loro vero Essere ad un livello più elevato di quello mentale. Il culmine di questo processo si verificò agli albori della quinta sotto razza della Quinta Razza radice. La nostra Razza attuale ha il compito di portare in manifestazione il quinto grande principio cosmico della Mente, ovvero un’Era di riorientamento mentale cosciente e consapevole e di ascensione verso le regioni dell’Essere superiore. La relazione dell’uomo con il suo Angelo Solare, il Contenitore di tutti i Misteri, è oggi una Meta chiara. La Porta dei Misteri e l’Iniziazione che permette di aprirla, è oggi alla portata di ogni ricercatore del mondo spirituale. Termini come aspirante e discepolo costituiscono la nota chiave del momento e sono applicabili indistintamente a tutti gli uomini e donne di buona volontà, capaci di realizzare il richiesto sforzo di avvicinamento spirituale e di affrontare la prova del Fuoco che si esige in questi drammatici momenti di transizione di Ere come quello che al presente stiamo vivendo.
Il Principio Cosmico di Sintesi tramite lo Yoga
Dall’insondabile quadro della storia planetaria apparve così il quarto dei grandi Yoga dell’evoluzione umana: l’Agni Yoga, lo Yoga del Fuoco o Yoga di Sintesi, come una promessa di redenzione per tutti quegli uomini che cercano ardentemente di realizzare la loro vita con la Scienza del Cuore. L’Agni Yoga esprime la libera capacità del Pensatore di proiettarsi fuori da se stesso alla ricerca del Fuoco creatore, verso la conquista delle più elevate vette di unità, vincendo così la grande eresia della separatività e bruciando con il Fuoco conquistato tutte le limitazioni dei veicoli che utilizza come mezzi di espressione. Realizza il contatto con alcuni elevati livelli del piano mentale e con i primi sotto piani del piano buddhico, preparando il lavoro immediato della sesta sotto razza che già a metà dell’Era dell’Acquario mostrerà alcuni dei suoi tipi più eccelsi e perfezionati. La pratica dell’Agni Yoga, “per coloro che si sentono chiamati”, inizierà gli uomini all’arte del Silenzio che, convertita in musica la voce degli Angeli, conferirà il potere sui mondi invisibili e le nuove dimensioni all’interno della coscienza. Aiuterà a controllare coscientemente tutti i veicoli, integrandoli ed offrendoli umilmente alle disposizioni dell’Angelo Solare, il vero promotore dell’evoluzione e il geloso custode dei Misteri sacri della Divinità nel cuore dell’uomo. Essendo l’Angelo Solare appartenente al Quinto Regno di Natura, un Maestro di Compassione e di Saggezza all’interno della Gerarchia Planetaria, ha la missione di rivelare il Verbo divino attraverso la coscienza umana, la quale, a sua volta, ha il compito di preparare il Calice (mente concreta, corpo emotivo e corpo fisico) che Lo accoglierà. Del Verbo, si trovano chiari riferimenti nei trattati mistici, religiosi e filosofici di ogni epoca. Con l’Angelo Solare, l’Archetipo della Razza Ariana, si raggiunge la fine della storia degli Yoga Planetari. Da questo momento in poi, ciò che produrrà i nuovi Yoga ed i nuovi Misteri che verranno rivelati, non apparterrà più all’essere umano, ma sarà compito dell’Angelo Solare, l’Inviato di Dio, che “conoscendo la fine sin dal principio”, sa perfettamente quale sia la Meta immediata.
Lo Yoga del Futuro
Osservando le vie del futuro che l’Angelo Solare ci consente di vedere, si indovina un nuovo tipo di Yoga, una nuova Scienza di unione con la Divinità, che, ai nostri giorni, già molti uomini stanno sperimentando. Questo nuovo Yoga, come già anticipato, viene chiamato Devi Yoga o scienza del contatto intelligente degli uomini con il mondo dei Deva, gli agenti creativi della volontà di Dio nell’etere, veri costruttori dei Regni di Natura e fratelli in Spirito della Razza umana. Il Devi Yoga è una luminosa promessa formulata con caratteri di fuoco all’interno del cuore umano e soltanto lo sviluppo progressivo del centro cardiaco può essere la chiave della sua espressione nel tempo e del suo legame cosmico. È lo Yoga del contatto con le schiere angeliche che fin dall’inizio dei tempi si adoperarono per unire l’uomo con la sua vera ed unica immanente realtà, l’Angelo Solare, costruendogli forme sempre più sottili ed adeguate all’espressione dell’Archetipo disegnato dal Logos planetario. È possibile che verso la fine della sesta sotto razza della attuale Quinta Razza radice, un considerevole numero di discepoli sia sufficientemente preparata da stabilire questa relazione, indescrivibilmente brillante e meravigliosa con il mondo dei Deva, la conquista del Devachan e del Mistero dei Raggi. Benché si tratti di una tappa ancora da raggiungere, certe gerarchie di Deva hanno già stabilito un particolare contatto con alcuni esseri umani ai quali hanno confidato certe conoscenze riguardanti le loro vite, missioni ed espressioni che possono informare immediatamente l’umanità cosciente dei nostri giorni e che sono i primi “mattoni” del futuro Devi Yoga.
Fonti:
- I Misteri dello Yoga – Vicente Beltràn Anglada – Edizioni Synthesis
- www.agni-yoga-studio.blogspot.it
- www.xmx.forumcommunity.net
- www.it.wikipedia.org/wiki/Kumara
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Enea Smeraldo
un mucchio di cose prese qua e la dall’esoterismo e modificate per un articolo pessimo non utile allo yug e ala realizzazione intima..il vero yug e con il divino ,e per ritornare al padre,bisogna risvegliare il fuoco .quando si risveglia il fuoco, allora si può considerare il lavoro di sanat kumara sulla terra. non è con movenze da circo che l’uomo si realizza
IL SAPERE.ORG
Grazie per il commento, comunque il tutto è diviso in tre parti, questa è solo la prima… magari leggendole tutte e tre si potrebbe avere una visione leggermente diversa della situazione…