IL REIKI DI TERZO GRADO (MASTER)
Questo è il momento decisivo per dare una svolta alla propria vita, dedicandola principalmente a questa straordinaria disciplina energetica.
Il terzo grado (Master) è quello che ci permette di insegnare ad altri tutto il sistema Reiki, trasferendo in modo imparziale e del tutto agnostico, tutta la nostra esperienza in materia Reiki precedentemente acquisita ed elaborata nel tempo in prima persona.
Nel seminario di terzo grado (master) si impara come trasmettere le attivazioni o armonizzazioni dei canali energetici oltre a qualche consiglio per l’insegnamento.
In questo seminario verrà introdotto il 4 simbolo Reiki che è la chiave per trasmettere tutte le armonizzazioni oltre che a servire per le guarigioni dirette mediante i training appresi nel seminario di secondo grado.
CONSIGLI PRATICI
Assicuratevi di possedere una conoscenza elementare dell’anatomia, spiegate alle persone cosa sono i centri energetici (chakras) e il concetto di energia.
Insegnate qualche tecnica di meditazione a voi più confacente da effettuare durante i vostri seminari oltre che a trasmettere bene le posizioni delle mani dando il tempo alle persone di esercitarsi e di scambiarsi i training creando un gruppo affiatato e stimolante.
Dite alle persone di bere molta acqua durante i primi giorni di pratica e dopo le armonizzazioni, di effettuare un bagno caldo con 1 Kg. di sale grosso da cucina per pulire l’aura.
Suggerite che le persone passino una serata tranquilla dopo ogni seduta e armonizzazione, chiedete loro di rimanere in contatto con l’energia continuamente ed il più possibile.
Generalmente prima di dare le armonizzazioni dei gradi successivi, è bene lasciar trascorrere almeno 2 o 3 mesi tra il primo e il secondo grado e per il terzo 1 anno o più; sarà comunque la vostra interiorità a suggerirvi il momento propizio per ogni individuo.
Assicuratevi, prima di insegnare i gradi successivi che gli aspiranti abbiano approfondito in maniera totale ogni dettaglio dei gradi precedenti e che siano in modo sano seriamente motivati.
Prima di iniziare ad insegnare, fatevi accuratamente col vostro metodo di insegnamento, un piano ben organizzato degli argomenti per ciascun grado su dispense create da voi stessi, evidenziandone punto per punto in maniera semplice, breve e chiara ogni dettaglio, ricordando che voi state insegnando IL REIKI e non le vostre libere interpretazioni in materia; perciò diffidate ogni confronto poco costruttivo su dette interpretazioni e sui vostri metodi di insegnamento coi colleghi master; il vostro motto dev’essere: IL REIKI E’REIKI E NIENT’ALTRO CHE REIKI.
SPIEGAZIONE DEL QUARTO SIMBOLO “DAI KO MYO”
Letteralmente DAI KO MYO significa “LUCE CHE INVESTE TUTTO CIO’ CHE SI IRRADIA DALL’ILLUMINATO”
E’ il simbolo per eccellenza della guarigione spirituale da parte dell’anima di ognuno.
DAI-KO-MYO Il simbolo trasmesso dal Reiki master ai propri allievi, durante il corso del terzo livello A, è un simbolo reiki molto potente, con un grado energetico di livello superiore; è un simbolo che contiene in sè nella sua parte più recondita, una personale forza di luce, che viene attivata tramite l’ntento della persona. Questo modo di attivare un simbolo, viene già spiegato attraverso un corso di secondo livello, dove il Reiki Master,introduce i concetti fondamentali di come usare, e come attivare i simboli in modo corretto. La parte dell’intento rappresenta la sezione dedicata al potere della mente, unita ad una affermazione che rappresenta un target di volontà e raggiungimento di un obbiettivo ben delineato e professato. Nel cosmo, la realizzazione di un evento è sempre legato ad una affermazione ben distinta. Tale obbiettivo è conseguibile però non solo con l’intento e la volontà, ma con il cuore e la fondazione spirituale che ne permette la realizzazione; tale realizzazione è permessa anche da il karma della persona trattata, che ne contempla le condizioni affinchè tale guarigione, sia realizzata, solo con lo scopo di uno stadio di crescita spirituale, che ne permetta un salto di cuore atto ad un miglioramento delle condizioni generali dell’individuo. Quindi se non sussistono tali condizioni, la guarigione è pressochè impossibile, e quindi non dovrete mai chiedervi perchè tale guarigione non è avventuta, o se volete potrete certamente escludere una vostra interferenza ad un processo divino, semprechè la vostra attitudine sia stata all’altezza del compito. Il simbolo del Dai Ko Myo contempla una situazione di chiarezza e silenziosità interiore E’ il simbolo usato nelle iniziazioni per armonizzare gli esseri umani all’energia Reiki. Dai Ko Myo apre, illumina, protegge. E’ Luce che nutre e riempie, che guida e rende serene le persone. Dai Ko Myo ha anche un significato di : “grande luce splendente”, e rappresenta la parte ritimica del cuore pulsante. Nel momento in cui ci si accinge a crescere interiormente ed affrontare la strada del Reiki, si sceglie interiormente di acquisire sempre maggiore esperienza, sensibilità e tatto. Tutto questo serve anche per cimentarsi sempre con maggiori sfide personali, ed altruistiche. Fatta la scelta, che si speri, non sia dettata come spesso accade solo dal desiderio di esibire il proprio pezzo di carta, che per molti versi non ha valore, in quanto molti master non sanno nemmeno come trasmettere i livelli nel modo corretto, quindi le persone stesse non sanno, che non hanno ricevuto nulla, e spesso si chiedono il perchè , o il percome la situazione rimane immutata. Ma non voglio parlare ne trattare ora direttamente un problema che esiste, ed è spesso presente nei fantomatici corsi di Reiki, anche online. La pronuncia del mantra, è altrettanto importante, come l’intento, la verbalizzazione, e l’utilizzo nel contesto specifico. Tale simbolo attraverso una corretta sensibilizzazione energetica, oltre modo al corretto insegnamento di esso, ti porta verso la strada del Maestrato vero e proprio, e quindi ad una scelta ben delineata della vostra vita. Tutti voi dovreste avere una consapevolezza trasmessa dal vostro master nel donare altruisticamente energia ad altri. Dovrete avere sempre umiltà, generosità, attenzione, lealtà e gioia interiore; senza queste principali caratteristiche, mi spiace per tutti voi, ma non pensiate di andare lontano, sarete braccati dalle vostre coscienze. Dopo aver conseguito il secondo livello reiki, ed aver sperimentato il forte desiderio di una crescita spirituale, si incontra questo simbolo di luce, che trasmette una esperienza al cuore più interiore del Reiki (Terzo livello A), con un’ iniziazione. Viene quindi definita la parte finale di un percorso, attraverso i vari livelli del reiki, fin dal primo che viene definito come un livello manuale, passando attraverso la “creazione” del secondo livello reiki, sino a terminare ad una fase forte, emozionale, dove l’aspetto spirituale è predominante, e l’essenza dell’insegnamento si traduce nel grande simbolo di luce, un simbolo bello, leale, gioioso, splendente ,pieno di amore e consapevolezza ,che si attiva pienamente solo se siete in concomitanza con il suo equilibrio e diventa dirompente come una cascata, che si quieta solo se lo vorrete voi, dopo un lungo e dirompente flusso..come quando passa una tempesta, e l’aria che arriva dopo è fresca e pulita…come quasi a dire che era importante ottenere un simile risultato a scapito del nostro obbiettivo finale. Questa descrizione assai cafkiana, rende però l’idea di che cosa è un simbolo di forza e di luce, e che non bisogna giocarci con esso. Come già detto in passato, quindi abbiamo il primo Livello Reiki base, dove noi aspettiamo, e quindi lo definiamo “non- fare”, in quanto l’energia ha una sua propria intelligenza, ed essa sa già dove andare, e noi possiamo avere la fede in essa che agisca come noi desidereremmo fare. Nel Secondo Livello , dobbiamo usare il nostro volere, la fantasia , la creatività, quindi passiamo ad una fase del “fare”. Il Terzo Livello, è tale da permetterci di essere amici dell’energia, di fonderci con essa e di essere partecipi ai suoi miracoli, in pratica si forma un armoniosa unione con essa. Avviene quindi una maturazione interiore dove l’obbiettivo diventa primario, ma dove lo spirito come in un lembo staccato, ma facente parte di noi, dialoga ed interagisce con l’energia cosmica; è come un balletto, dove l’energia ci prende in braccio, ma dove noi dobbiamo ballare con passi ben definiti. Ci attende quindi una serie di momenti di grande concentrazione, distaccata dal mondo reale, ma intensamente immersa nel limbo spirituale, e non possiamo sottrarci alla sua efficacia, alla sua natura, al suo volere, al suo modo univoco di mostrarsi e di operare con tutta la sua bellezza. Immaginate un concerto dove tutti gli strumenti insieme interagiscono con assoluta perfezione e dove migliaia di note, creano un emozione, un’energia di forza e di armonia. Ecco , noi dobbiamo essere quell’orchestra che lavora con perfezione gioiosa di cuore. Solo donando senza limiti, potremo ricevere senza limiti. Sosteniamo quindi, che questo grande simbolo lavora pienamente solo con coloro che appartengono alla grande sfera di amore vero, ma ora non possiamo dire di più, in quanto la delicatezza dell’insegnamento che io riteniamo indispensabile per un master, debba essere insegnato solo a chi veramente ricerca la verità, l’Io finale. Con questo non vogliamo dire che deve rimanere un segreto, perchè riteniamo che tutti debbano avere le possibilità di conoscere la verità, e fare propria l’essenza dell’energia unviversale, ma non veve essere riduttiva e limitata ad una semplice spiegazione, perchè tale non può essere; ci vuole impegno, dedizione,anche sofferenza, perchè il primo passo è guardarsi dentro ed eliminare tante piccole cose, compromessi, vizi, conflitti, ipocrisia, ect… Dai-Ko-Myo ha il suo fulcro nel cuore spirituale, cioè il 4° Chakra. La sua bellezza si può conoscerla solo con il tempo, con una dedizione giornaliera, come un corteggiamento verso colei che deve essere la compagna della vostra vita. Le sue enormi potenzialità potrete conoscerle un po’ alla volta, attraverso il vostro intento.
Questo potentissimo simbolo, oltre che servire come chiave per la trasmissione di tutte le armonizzazioni Reiki, lo si può usare con successo mediante le guarigioni dirette per mezzo dei training di secondo grado aiutando ad armonizzare il piano spirituale del ricevente.
Tracciandolo idealmente e invocandolo per tre volte su di ogni nostra visualizzazione o intento mentale mediante le parole, messaggi o qualsiasi training energetico, possiamo attingere ad una forza maggiore governata da altissime intelligenze spirituali e celesti, rinforzandolo poi ulteriormente col primo simbolo (CKR) o con gli altri simboli del secondo grado.
Non esistono momenti o punti particolari definiti in modo analitico su come e quando ricorre al DKM se non per la trasmissione delle armonizzazioni e perciò, usatelo in ogni training quando la vostra interiorità ed esperienza ve lo suggerisce comprendendo che è un simbolo di notevole potenza e che agisce sul piano spirituale in modo molto penetrante.
E’ possibile inoltre tracciarlo anche sul settimo Chakra (calotta cranica) che è il nostro punto psico-spirituale e dove attingiamo maggiormente all’energia Universale e quindi intuitivamente possiamo applicare DKM soprattutto in questa zona, oltre che sul 4° chakra (cuore)
BIBLIOGRAFIA DEI TEMI TRATTATI
R E I K I
Titolo: IL LIBRO DEL REIKI
autore: Diane Stein editore: Armenia
Titolo: REIKI E ANGELI DI LUCE
autore: E. Pazi – F. Cidonio editore: Xenia
Titolo: IL REIKI DELLO SPIRITO
autore: Patrice Gros editore: Armenia
Titolo: CRISTALLI, REIKI E SUPERCOSCIENZA
autore: Francesca Drago edizioni: Xenia
V A R I E
Titolo: LA MEDITAZIONE PER TUTTI
autore: Subagh Singh Khalsa edizioni: Armenia
Titolo: TUTTI I METODI DI MEDITAZIONE
autore: David Fontana edizioni: Red
Titolo: LA MENTE CHE MENTE
autore: Osho edizioni: Urra
Titolo: AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI
autore: Paramahansa Yogananda edizioni: Astrolabio
Fonte: amadeux.it; inforeiki.it
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