In un precedente articolo, intitolato “Onnivoro a chi?”, abbiamo seminato il dubbio intorno alla bontà delle informazioni in circolazione sulla nutrizione ufficiale. Questa infatti è carente di basi scientifiche e di prove inoppugnabili a dimostrazione delle sue ipotesi. Qui si vuole proporre un alternativa pratica e concreta e di immediata verifica:
Il metodo o protocollo MDA, è considerato uno dei più avanzati schemi nutrizionali al momento, e questo perché unisce il rispetto dei ritmi circadiani alla giusta alimentazione.
Spesso si ignorano questi ritmi naturali del corpo che consistono in variazioni cicliche delle attività biologiche umane; praticamente tutto il funzionamento del nostro corpo è influenzato da questi cicli che riguardano la pressione arteriosa, la resistenza alla fatica, il tono muscolare, la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e molti altri. Senza entrare troppo nello specifico è bene sapere che la mattina dalle 5 fino intorno alle 12 il corpo è in una fase di profonda pulizia e disintossicazione denominata fase catabolica, momento nel quale bisognerebbe evitare il più possibile di assumere cibi, e se il nostro stato di perfezionamento alimentare ancora non ci permette di rimanere a digiuno per questo arco di tempo, almeno provare a mangiare il più “leggero” possibile (la scala di tossicità degli alimenti è riportata più avanti in questo articolo).
Dalle 12 fino al tramonto, in media le 20, si è in una fase di utilizzo e combustione di tutti i nutrimenti assunti il giorno precedente; questa è la fase anabolica, momento che ci permette di dare il massimo in termini di energia e durata a livello di prestazioni fisiche e mentali. In questa fase ci si può iniziare a nutrire in maniera leggermente più “pesante” rispetto alla precedente fase, ma cercando di rimanere sempre molto efficienti e puliti, tendenzialmente evitando di mangiare cibi diversi da frutta, proprio per lasciare la leggerezza e la prestanza al corpo, per sfruttare il potenziale che siamo riusciti ad accumulare in precedenza e per non intasare troppo il nostro organismo, che inevitabilmente va a perdere in prestazioni psicofisiche altrimenti.
Da quando tramonta il sole invece, fino a sorgere il giorno dopo, siamo nella fase trofica, l’unica in grado di sostenere appieno l’assimilazione e l’introduzione di nutrienti.
Inserendo in qualsiasi tipo di dieta e di alimentazione che noi seguiamo, inizialmente anche solo piccoli, accorgimenti in termini di “leggerezza” dei cibi in relazione alle nostre fasi interne, preferendo i più leggeri la mattina e andando ad aumentare fino alla sera, potremmo godere di benefici in brevissimo tempo, anche nel giro di pochi giorni.. se poi aggiungiamo la Mela, l’unico vero cibo e nutriente per la nostra specie, ovvero con tutti benefici e nessuna controindicazione, totalmente completo e bilanciato sotto ogni punto di vista, almeno una al giorno, lì la rivoluzione inizierà appieno. Facendo in questo modo aumenteremo di gran lunga la nostra energia e prestanza abituale, provare per credere!
Accenniamo ora brevemente alla scala di tossicità degli alimenti, spiegando prima cosa si intende qui per frutta (cosa che corrisponde alla definizione ufficiale botanica di frutto).
Il frutto è l’ingrossamento dell’ovario di un fiore, ed è una struttura creata appositamente dalla pianta per riprodursi e per dare nutrimento ad altre specie, senza rimanerne peraltro danneggiata. Infatti mangiando i frutti di una pianta questa non subirà alcun danno in quando il frutto è una parte “esterna” alla pianta, non corrisponde a nessuna delle sue parti vitali, ed è li proprio per essere presa e utilizzata da altri esseri viventi, che in simbiosi con lei spargeranno i semi lontano, cosa che le permetterà di riprodursi anche a distanza dalla pianta madre.
Iniziamo ad annoverare fra le categorie di frutta quella più classica, che chiamiamo frutta dolce: pere, meloni, pesche, fichi, uva, mango, banane e simili; poi abbiamo la frutta grassa: fondamentalmente olive (anche olio) e avocado; infine la frutta ortaggio, quella che siamo meno abituati a chiamare frutta, pomodori, peperoni, melanzane, zucca, fagiolini, cetrioli e simili; fondamentalmente basta che abbiano i semi e che non siano parti vitali della pianta, come sono invece i fusti (il sedano e simili); i tuberi (patate, zenzero, rape); le foglie (le insalate, spinaci etc.); o i fiori (carciofi, fiori di zucca etc.).
Qui sotto la scala di tossicità che riguarda la specie umana, dal più meno benefico (e quindi “pesante”) al migliore, ovvero la mela, l’unica con tossicità praticamente zero rispetto a tutti gli altri alimenti, cosa che infatti permette a quest’ultima, come a tutte le mele in generale, di poter essere mangiata in ogni momento della giornata, a digiuno, durante un pasto o alla fine, senza avere mai alcuna ripercussione negativa né sulla digestione né sulla salute, anzi, avverrà proprio il contrario. La mela non ha bisogno di utensili ne cottura per essere assunta.. infinite le caratteristiche che spiegano il perché sia il cibo per eccellenza per la specie umana e impossibili da inserire in un articolo non dedicatogli. La maggior prova si può fare nel momento in cui il nostro organismo risultasse completamente disintossicato da cibo non specie specifico (ovvero diverso da frutta) noi non avremo alcuna difficoltà in assenza di fattori esterni estremamente danneggianti e intossicanti, a sostenere una dieta esclusivamente basata sulle mele, meglio se rosse, il top se del tipo Stark, mentre incapperemo facilmente e rapidamente in grossi problemi e disfunzioni se tentassimo questo esperimento di alimentazione mono-trofica (con esclusivamente un cibo) all’infuori della mela.
Ecco la scala:
carnei:
-carne
-pesce
-uova
lattei:
-derivati del latte
-latte
-miele
semi:
-legumi
-cereali
-semi oleosi
-semi germinati
verdure:
-funghi
-germogli
-radici
-fusti
-foglie
-fiori
frutta:
-frutta acida
-frutta essiccata dolce
-frutta essiccata ortaggio
-frutta ortaggio
-frutta grassa
-frutta dolce
-mela (verde, gialla, rossa).
Fonte: libro specie umana progetto 3m, seconda edizione; Link: specie umana progetto 3M – 2 edizione.pdf
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