Generalità sul Pompelmo:
Il pompelmo è un frutto invernale di tipo esperidio (ovvero una bacca) classificato nel gruppo degli agrumi. E’ simile all’arancia, ma più grosso, di colore giallo o rosa, con sapore acidulo, amarognolo e meno dolce. Il suo apporto nutrizionale è ottimo, poiché si caratterizza per un ridottissimo coefficiente energetico, molta acqua, vitamina C e altri antiossidanti. Esistono diverse varietà di pompelmo e quello più noto potrebbe essere il pompelmo rosa.
La pianta del pompelmo appartiene alla Famiglia delle Rutaceae, Genere Citrus, Specie paradisi; la nomenclatura binomiale del pompelmo è Citrus paradisi. Per il vero, il pompelmo NON è un albero originariamente presente in natura; si tratta infatti di un incrocio effettuato dall’uomo tra il Pomelo e l’Arancio Moro (C. maxima X C. sinensis). Col trascorrere delle generazioni, il pompelmo sta acquisendo tutte le caratteristiche necessarie ad essere definito una Specie a sé stante.
Proprietà e Controindicazioni Farmacologiche del Pompelmo:
Il pompelmo è considerato erroneamente un alimento dimagrante. Precisando che NON esistono alimenti dimagranti, cerchiamo di capire la ragione (se c’è…) che ha spinto molte persone a definirlo come tale.
Il pompelmo è ricco di naringenina o naringina, un flavonoide amaricante dalle proprietà antiossidanti ed ipocolesterolemiche. Sulle cavie, la somministrazione di naringenina del pompelmo (contenuta anche in altri agrumi) ha provocato degli effetti metabolici estremamente positivi, come: la normalizzazione della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi, e un dimagrimento più accentuato. Ovviamente, gli stessi risultati di calo ponderale NON sono mai stati osservati sull’uomo (in caso contrario, avremmo scoperto la cura definitiva contro l’obesità); in definitiva, il pompelmo “fa bene”, ma “non fa dimagrire”! Diciamo che si tratta di una caso analogo a quello dell’arancio amaro, ovvero l’agrume più ricco di sinefrina, la ben nota ammina simpatico mimetica responsabile di notevoli effetti dimagranti sulle cavie ma non altrettanto apprezzabili sull’uomo.
Caratteristiche nutrizionali del pompelmo:
Rispetto alla media, il pompelmo è un frutto particolarmente povero di zuccheri semplici e di calorie. Apporta invece alte concentrazioni d’acqua e solo tracce di proteine. La fibra non risulta particolarmente abbondante. Lipidi e colesterolo sono assenti.
Per quel che concerne le vitamine, il pompelmo contiene buone quantità di vit. C; in merito ai sali minerali, contiene prevalentemente potassio.
Composizione per: 100g di Pompelmo – Valori di riferimento delle Tabelle di Composizione degli Alimenti INRAN
Pompelmo – Valori nutrizionali
Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile)
Parte edibile 70.0%
Acqua 91.2g
Proteine 0.6g
Amminoacidi prevalenti –
Amminoacido limitante –
Lipidi TOT 0.0g
Acidi grassi saturi 0.0mg
Acidi grassi monoinsaturi 0.0mg
Acidi grassi polinsaturi 0.0mg
Colesterolo 0.0mg
Carboidrati TOT 6.2g
Amido 0.0g
Zuccheri solubili 6.2g
Fibra alimentare 1.6g
Fibra solubile 0.54g
Fibra insolubile 1.06g
Energia 26.0kcal
Sodio 1.0mg
Potassio 230.0mg
Ferro 0.3mg
Calcio 17.0mg
Fosforo 16.0mg
Tiamina 0.05mg
Riboflavina 0.03mg
Niacina 0.2mg
Vitamina A tr
Vitamina C 40.0mg
Vitamina E -mg
Tornando alla naringenina o naringina, questa sembra anche avere delle interazioni con le cellule del fegato, nelle quali inibisce certi enzimi deputati alla metabolizzazione di farmaci e nutrienti. Certamente non si tratta di un aspetto positivo! Un meccanismo simile può indurre l’accumulo di cataboliti ed aumentare il rischio di tossicità.
Inoltre, l’ingestione di succo di pompelmo può causare il legame tra le furanocumarine (in esso contenute) e il CYP3A4 (citocromo P450), provocando la riduzione del metabolismo di primo passaggio delle cellule dell’intestino (circa 24 ore); ciò determina un aumento della biodisponibilità dei farmaci somministrati.
L’inibizione del CYP3A4 (citocromo P450) da parte del pompelmo ha anche una certa importanza cardio-vascolare; alcuni studi hanno infatti dimostrato l’aumento dell’assorbimento della felodipina (farmaco contro l’ipertensione) in presenza di succo di pompelmo, con conseguente riduzione della pressione e aumento della frequenza cardiaca.
Lo stesso meccanismo pare funzionare anche nell’assorbimento di certe statine (simvastatina, lovastatina e atorvastatina) ma non in maniera rilevante su altre (pravastatina, fluvastatina e rosuvastatina). Ciò può avere ripercussioni salutistiche gravi, come rabdomiolisi e insufficienza renale (soprattutto negli anziani).
L’associazione tra pompelmo e ansiolitici ha evidenziato un certo aumento della sedazione, mentre il farmaco per il cuore β-bloccante acebutololo ha invece dimostrato una minor efficacia (ma non si sa bene perché).
Il succo di pompelmo aumenta poi la tossicità di certi farmaci antiaritmici (amiodarone, chinidina, propafenone e carvedilolo) e procura una grave vasodilatazione sistemica (soprattutto in presenza di nitrati) con l’assunzione di prodotti contro la disfunzione erettile (sildenafil, tadalafil, vardenafil).
Anche l’alcol etilico e la nicotina hanno dimostrato pessime interazioni col succo di pompelmo.
E’ bene fare attenzione in caso di terapie mediche in corso, nel caso si desiderasse assumere pompelmo, o succo di pompelmo; infatti pare che possa rappresentare un ostacolo al corretto funzionamento di alcune famiglie di farmaci, tra cui anche la pillola anticoncezionale; non sono rari i casi di gravidanze indesiderate dovute al consumo di pompelmo in unione alla pillola anticoncezionale. E’ sempre bene, in caso di dubbio, consultare un medico o personale autorizzato.
fonti:
my-personaltrainer.it
mr-loto.it
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