Oggi vi voglio parlare di uno dei più grandi misteri della tradizione ebraica: un chuqqim, parola che indica quei precetti biblici che sono considerati al di là dell’umana comprensione e che pertanto non possono essere afferrati dalla ragione. Parliamo delle leggi riguardo l’uso della giovenca rossa (in ebraico: parah adumah, פָרָה אֲדֻמָּה) nel Beit HaMiqdash ovvero il Tempio di Gerusalemme.
Quello della giovenca rossa è uno dei rituali più misteriosi descritti nella Torah. Lo scopo è quello di purificare le persone dalle contaminazioni causate dal contatto con i morti.
Il rituale è discusso in Numeri 19: 1-22 (riquadro grigio). Se trovate questo passo difficile da capire, poco male, visto che gli stessi saggi lo descrissero come al di là della comprensione umana. L’aspetto forse più interessante di questo rituale non è dato dalla purificazione dell’impuro, ma da fatto che rende impuro il puro (cioè tutti coloro che partecipano al rituale diventano impuri).
Molti credono che questo rituale verrà eseguito dal messia al suo avvento, perché tutti abbiamo sofferto la contaminazione del contatto con i morti. L’esistenza di una giovenca rossa, può essere intesa come un possibile, ma non definito, segno del messia. Ovvero: l’arrivo del messia sarà sicuramente segnato da una giovenca rossa, ma potrebbe ugualmente esserci una giovenca rossa, anche senza l’avvento del messia.
Numeri 19: 1-22
1 Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: 2 «Questa è una disposizione della legge che il Signore ha prescritta: Ordina agli Israeliti che ti portino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e che non abbia mai portato il giogo. 3 La darete al sacerdote Eleazaro, che la condurrà fuori del campo e la farà immolare in sua presenza. 4 Il sacerdote Eleazaro prenderà con il dito il sangue della giovenca e ne farà sette volte l’aspersione davanti alla tenda del convegno; 5 poi si brucerà la giovenca sotto i suoi occhi; se ne brucerà la pelle, la carne e il sangue con gli escrementi. 6 Il sacerdote prenderà legno di cedro, issòpo, colore scarlatto e getterà tutto nel fuoco che consuma la giovenca. 7 Poi il sacerdote laverà le sue vesti e farà un bagno al suo corpo nell’acqua; quindi rientrerà nel campo e il sacerdote rimarrà in stato d’immondezza fino alla sera. 8 Colui che avrà bruciato la giovenca si laverà le vesti nell’acqua, farà un bagno al suo corpo nell’acqua e sarà immondo fino alla sera. 9 Un uomo mondo raccoglierà le ceneri della giovenca e le depositerà fuori del campo in luogo mondo, dove saranno conservate per la comunità degli Israeliti per l’acqua di purificazione: è un rito espiatorio. 10 Colui che avrà raccolto le ceneri della giovenca si laverà le vesti e sarà immondo fino alla sera. Questa sarà una legge perenne per gli Israeliti e per lo straniero che soggiornerà presso di loro. 11 Chi avrà toccato un cadavere umano sarà immondo per sette giorni. 12 Quando uno si sarà purificato con quell’acqua il terzo e il settimo giorno, sarà mondo; ma se non si purifica il terzo e il settimo giorno, non sarà mondo. 13 Chiunque avrà toccato un cadavere, cioè il corpo di una persona umana morta, e non si sarà purificato, avrà profanato la Dimora del Signore e sarà sterminato da Israele. Siccome l’acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è in stato di immondezza; ha ancora addosso l’immondezza. 14 Questa è la legge per quando un uomo muore in una tenda: chiunque entrerà nella tenda e chiunque sarà nella tenda sarà immondo per sette giorni. 15 Ogni vaso scoperto, sul quale non sia un coperchio o una legatura, sarà immondo. 16 Chiunque per i campi avrà toccato un uomo ucciso di spada o morto di morte naturale o un osso d’uomo o un sepolcro sarà immondo per sette giorni. 17 Per colui che sarà divenuto immondo si prenderà la cenere della vittima bruciata per l’espiazione e vi si verserà sopra l’acqua viva, in un vaso; 18 poi un uomo mondo prenderà issòpo, lo intingerà nell’acqua e ne spruzzerà la tenda, tutti gli arredi e tutte le persone che vi stanno e colui che ha toccato l’osso o l’ucciso o chi è morto di morte naturale o il sepolcro. 19 L’uomo mondo spruzzerà l’immondo il terzo giorno e il settimo giorno e lo purificherà il settimo giorno; poi colui che è stato immondo si sciacquerà le vesti, si laverà con l’acqua e diventerà mondo alla sera. 20 Ma colui che, divenuto immondo, non si purificherà, sarà eliminato dalla comunità, perché ha contaminato il santuario del Signore e l’acqua della purificazione non è stata spruzzata su di lui; è immondo. 21 Sarà per loro una legge perenne. Colui che avrà spruzzato l’acqua di purificazione si laverà le vesti; chi avrà toccato l’acqua di purificazione sarà immondo fino alla sera. 22 Quanto l’immondo avrà toccato sarà immondo; chi lo avrà toccato sarà immondo fino alla sera».
Cos’è la vacca rossa
La vacca rossa è una rara specie di mucca dal caratteristico vello rossiccio. Per poter essere utilizzata doveva rispondere a una serie di requisiti. Una volta reperito – come ribadisce Gabriella Samuel nel suo libro “Kabbalah” – l’animale veniva immolato al di fuori della città, su una pira di legno di cedro, issopo e porpora e le ceneri venivano mescolate con acqua di sorgente. E qui arriva l’aspetto più curioso: il procedimento di creazione di questa mistura rendeva impuri gli uomini coinvolti nel rituale.
Ma la mistura veniva utilizzata per purificare persone od oggetti che erano diventati impuri, dopo essere entrati in contatto con un cadavere o del sangue. Si narra dall’epoca di Mosé alla distruzione del secondo Tempio vennero sacrificati soltanto tra i 7 e i 9 esemplari di questa rarissima giovenca. Pensate che la giovenca contiene ben dodici capitoli dedicati al rituale. A quanto pare questa specie di mucca si sarebbe estinta con la distruzione del Secondo Tempio di Re Salomone.
Fonte: http://viviisraele.it
VIENI A CONOSCERE LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE - Clicca sui loghi qui sotto -
SE TI E' PIACIUTO L'ARTICOLO CONDIVIDILO SUL TUO SOCIAL PREFERITO
QUALCHE PICCOLO CONSIGLIO DI LETTURA