“Difficile è la lotta contro il desiderio, poichè ciò che esso vuole lo compera a prezzo dell’anima.” Eraclito (22 B 45 Diels – Kranz)
Vi è nella filosofia antica, espresso da molti autori, il monito all’uomo di guardarsi da quelli che sono i desideri che scaturiscono dalla soddisfazione del proprio corpo o del proprio ego.
Quanta ragione ha Eraclito ad avvisarci della corruzione che provoca la nostra insaziabile voglia di piacere.
Stupidi, cerchiamo la felicità al di fuori di noi, nei beni del mondo, quando essa risiede solo nella nostra anima. Ed Eraclito in questo frammento ci avvisa chiaramente che questa ricerca affannosa la si fa a danno proprio della nostra anima.
Un messaggio rivolto agli uomini del v° sec. a. C. ma che è ancora valido ai giorni nostri, nonostante siano passati 2600 anni di storia non siamo cambiati nel nostro profondo.
Nella ricerca di quello che può essere un nostro desiderio, per esempio il successo nel lavoro, ci dimentichiamo di quelle che sono le nostre vere esigenze, ci dimentichiamo della nostra anima che ha una flebile vocina ma potente e che alla lunga uscirà fuori rivelandosi nella insoddisfazione.
Purtroppo vedo colleghi di lavoro che per il successo nel lavoro, non sanno più cosa è il piacere della famiglia, il piacere della lettura, il piacere dell’amore.
Essi hanno venduto la loro anima, ma questa farà sentire la propria voce nel lungo periodo, quando probabilmente sarà difficile recuperare ed allora rimarrà solo il rimpianto.
Fonte: filosofiaattiva.wordpress.com
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