La determinazione è quella particolare attitudine che consente di mettere Volontà nel perseguimento di un obiettivo
Essa si esplica nel tempo presente, nel “qui ed adesso”, anche se è strettamente connessa ad un ideale futuro.
La determinazione infatti implica centralità ed equilibrio, affinchè si realizzi; l’assenza di queste ultime del resto comporta caos mentale e comportamentale, per i quali non vi può essere centralità alcuna.
Laddove c’è volontà, si manifesta il discernimento fra varie opzioni possibili; laddove c’è determinazione, l’intento indirizzato e costante nel tempo.
La determinazione è fondamentale perché dà un valore aggiunto all’atto, effetto di volontà. Essa è la dimostrazione sul piano pratico, di ciò che si vuole perseguire su quello puramente mentale.
Di solito il piano mentale gode di supremazia psichica sulla dimensione pratica e ciò è bene, perché la sola forza nuda e cruda non può nulla contro l’intelligenza psichica; tuttavia allenare lo spirito significa allenare anche il proprio corpo affinchè si realizzi il completamento dell’addestramento del guerriero.
Mens sana in corpore sano dicevano gli Antichi, ad indicare come l’unione delle parti e dei foglietti embrionali e psicologici fossero il supporto fisico e mentale della personalità dell’Uomo inteso con la U maiuscola.
Nonostante la determinazione sia, in tal contesto, la costante attenzione volta all’obiettivo prescelto, non si deve cadere nell’errore di ritenerla ancorchè selettiva, effetto di focus selettivo, in quanto si esplica maggiormente nella centralità che avverte la presenza e la simultaneità di più stimoli contestuali.
Un noto test attitudinale vuole che gli esaminandi si sottopongano alla visualizzazione di un video nel quale è richiesto loro di contare i differenti passaggi di mano di una palla fra diversi individui; ed il sopraggiungere veloce di una scimmia che balla, per pochi secondi all’interno del filmato, venga di fatto ignorato perché perlopiù ritenuto non idoneo al test. A fine video sono pochi quelli che sanno indicare il numero esatto dei passaggi e segnalare al contempo la presenza disturbante della scimmia; la maggioranza infatti degli esaminati riferisce numeri di passaggi sbagliati raccontando d’essersi distratta per la presenza della scimmia o ne dà il numero esatto senza menzionare la scimmia, perché “scartata” dal proprio focus attentivo.
La determinazione a cogliere tutti gli aspetti salienti del video (la richiesta degli esaminatori è quella di far “attenzione a tutti gli elementi del video in modo da riferire il numero esatto di passaggi”), si è manifestata dunque in chi ha focalizzato sì l’attenzione sulla palla, ma ha saputo osservare anche tutto quello che accadeva nel filmato per poterlo raccontare con precisione e volontà millimetrica.
Volontà e determinazione sono dunque complementari perché l’una trova terreno fertile nell’altra; la volontà è la chiave di volta della determinazione, dove quest’ultima n’è il focus sul raggio a grande spettro.
La determinazione serve dunque a rendere la volontà determinata appunto, ovvero sviluppata e manifesta in un tutt’uno cosmico dove l’infinitamente piccolo si accorda perfettamente nel macrocosmo dell’infinitamente grande.
Un guerriero pertanto ha il compito di consapevolizzare l’importanza della determinazione, come sorella della volontà per perseguire il suo desiderio più profondo di realizzazione di Sé; in quanto “la differenza tra l’impossibile ed il possibile sta nella determinazione dell’individuo” (Tommy Lasorda).
Cinzia Vasone
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