La Costellazione della Nostra Famiglia di Origine
Con la Costellazione sulla nostra famiglia d’origine andiamo a sciogliere nodi antichi, ancestrali, attraverso il richiamare alla memoria gli eventi e le storie di chi ci ha preceduto. Se siamo fermi, lo siamo in nodi emozionali, ecco perché ho lavorato sulla Costellazione di una famiglia. Possiamo fare tutti i lavori di psicologia su di noi che vogliamo ma, se non entriamo in una visione verticale, non solo orizzontale della nostra esistenza, non ne usciamo. Perché lasciamo fuori, non portiamo luce, sul movente, ciò che continua a sommuovere le nostre emozioni più… oscure, ossia più latenti, continue, sempre presenti e attive. Emozioni che lavorano, serpeggiano in noi, subdole, non spiegabili. Certo che non si spiegano, non sono nostre, sono di chi ci ha preceduto e che insiste a mettere in scena se stesso. Siamo UNO. Il suo nodo, la sua emozione, la sua energia non risolta, bloccata, che non scorre, e noi non viviamo noi stessi, ma lui, lei. Ma non occorre pensare che questa forza sia realmente un’identità. E’ una forza, un’energia psichica che continua ad abitare la nostra mente e circola, lascia la sua impronta, il suo programma.
L’impronta viene lasciata attraverso un’emozione
Perché l’emozione è vibrazione. La vibrazione attraversa spazio e tempo. Sta in quella parte di noi che è non-tempo. Dove siamo tutti collegati. Penso alle cellule gliali… Non so, io non ho bisogno, non più, di spiegarmi razionalmente tutto. Perché la ragionevolezza mi inquadra in schemi che lasciano fuori una parte della realtà. Quella quantica, vibrazionale. Ma le energie delle emozioni stanno là, come quelle dei nostri pensieri. Anzi, di per sé, io non sono più nemmeno queste energie intrappolate qui. Eh sì, sinceramente, ora le racconto le cose che ho vissuto; racconto la mia esperienza, ma per quanto mi riguarda, le sento energie libere, sciolte da intenti, memorie o altro che le potrebbero ancora trattenere in qualcosa di limitato, sofferto, ecc… Per questo lo racconto. Vi posso dire come ho fatto. Io sono semplicemente la risultante del mio percorso di consapevolezza. Voluta o no. A volte costretta dagli eventi e dai disagi. Per ciascuno di noi è così. Quanto cercare, sperimentare. Eravamo in due, per anni. Una mia amica, e io. Facevamo sessioni di lavoro: trattamenti, regressioni, programmi di pensiero, alchimie con frasi, disegni, giochi di ruolo. Mettere in scena situazioni, il corpo, i suoi disagi e suoi punti di forza, noi stesse. Lasciarsi osservare, confrontare, consigliare. Dire Sì, dire No. Riprovare, abbattersi, sollevarsi, fare a turno nell’andare in crisi e darsi una mano. Oggi… mica è finita. Ma certe tappe. Come aver fatto un bel pezzo di Alta via là, sulle Dolomiti, e da quassù allargare lo sguardo su tutte le cime attorno. Indicarle con il dito e dire: “Là ci sono stata, e là, e laggiù..”. Costellare se stessi è stato un passaggio importante, come ho detto l’altro giorno: “Essere capaci di “costellare” se stessi accade quando accade. Perché il nodo all’ approccio – Costellazione – è l’identificazione. Per cui i flussi emozionali sono più difficilmente osservabili”. Andiamo a ritrovare chi abbiamo amato, chi sta in noi legato ad affetti profondi; lontano, quando eravamo piccoli. Sono i personaggi delle coccole, dei dolci, dal calore, dei giochi, come può essere che ora sono una minaccia? Infatti. Mica sono loro la minaccia, né lo è l’affetto reciproco. Ma c’è un evento, un ricordo, con un’emozione forte agganciata. O c’è l’interpretazione di un fatto, come lui, lei, colui che mi ha preceduto ha vissuto quell’evento. Di solito forte, o tragico. Quell’energia tenta di tornare in scena. E noi siamo Attori, Scenario e Spettatori inconsapevoli. Canalizzatori di impressioni, pensieri, impianti non nostri. «E se ci penso un po’, le individuo subito queste parti di me che non riconosco come me. Che agisco ma non sono. Che mi portano dove vogliono, a volte condizionando pesantemente vita e comportamenti».
Ecco la Costellazione!
Dare luce, vita, flusso vitale, abbondanza a tutta la mia grande famiglia, che viva, prolifichi, goda, così che io e la mia famiglia possiamo oggi, essere noi stessi e godere la nostra vita. La Costellazione familiare (ce ne sono anche altre che vedremo poi) serve a mettere in scena tutta la mia grande famiglia di origine. Sulla Costellazione abbiamo un’ampia bibliografia, per cui non ripeto ciò che già questi autori hanno elaborato e sperimentato.
Qui inserisco le mie integrazioni
Due sono i grandi temi in cui l’abbondanza e la gioia possono essere bloccate in una Costellazione: Thanatos e Eros. Tutte le tragedie e la sofferenza hanno all’origine uno di questi due aspetti della vita: o la morte, o un sopruso, una prepotenza, legati al sesso. Qui possiamo avere un fantasma transgenerazionale o un nodo emozionale. Parliamo di fantasma generazionale quando un personaggio della famiglia, anche lontano nella storia, ha subito o la morte o un sopruso Parliamo di nodo emozionale quando un’emozione, un’energia psichica è bloccata in un fatto che è accaduto ad una o più persone. Non serve star qui a immaginare, supporre, tentare esplorazioni con la mente. Mettiamo in scena “la famiglia”, lasciamo che sia lei stessa a comunicare. Costruisco la mia Costellazione, ossia metto in scena tutta la mia famiglia di origine.
Occorrente
Prendo un grande pezzo di stoffa (il mio è un sari) o un grande foglio di carta. Mi munisco di bigliettini di diversi colori e di spilli, possibilmente quelli colorati. Ogni persona un bigliettino, e le diverse generazioni con colori diversificati. Appunto i bigliettini sulla stoffa con gli spilli.
Procedimento
Ogni coppia parentale: padre e madre stanno vicini, uno di fianco all’altra e sotto metto i figli, i compagni, i figli dei figli, ecc…
Imposto tutto, se ci sono dei buchi perché non so nomi o persone, lascio lo spazio libero.
Se riesco metto anche le date di nascita e di morte.
Ciascuno può dare l’assetto che più trova adeguato allo schema. Parto, se riesco, dai bisnonni. O dai nonni. E scendo fino alla mia famiglia di oggi.
Inserisco tutti gli aborti di cui so l’esistenza, spontanei e procurati. Li inserisco al loro giusto posto nell’ordine dei figli, e gli do un sesso maschile o femminile, come mi sento ispirare dentro, e il nome.
Inserisco tutti i morti giovani di cui sono a conoscenza: morti per malattia o tragicamente.
Annoto, vicino alle persone, grandi eventi o tragedie in chi vi è coinvolto (guerre, disastri, incidenti, ecc..).
Persone scomparse, internate in ospedali, sparite, ecc.
Nel comporre la mia Costellazione parto dal fatto che:
1) La mia famiglia di oggi – ciò che si vede – è lo specchio della mia famiglia di ieri – quindi una specie di iceberg o meglio un frattale.
2) Mi sono sufficienti le informazioni che ho oggi per risalire a ciò di cui ho bisogno per sapere di ieri. Questo significa che chiunque può impostare la sua Costellazione con i dati che ha, se non può accedere ad altri dati.
3) La Costellazione si apre man mano che si va avanti, per cui le informazioni necessarie mi arriveranno.
4) Controllo nella mia Costellazione tutto ciò che chiedono di osservare gli autori: date – nomi – malattie – tragedie – morti – morti giovani – copioni di vita che si ripetono – ecc…
5) Se ci sono delle date di nascita o morte o legate ad avvenimenti che si ripetono. Se ci sono nomi che ritornano con frequenza. Malattie che ritornano e altri eventi o modi di vita che si ripetono.
Osservo tutto, torno e ritorno. Sistemo, con precisione.
Lascio la mia Costellazione così per alcuni giorni e mi tengo in contatto con lei.
La Costellazione mi parlerà, mi indicherà attraverso il sogno, le intuizioni, altri eventi che mi possono accadere; mi indicherà altri fatti, altre persone, mi farà fare degli spostamenti, degli approfondimenti, ecc.
Ora è la Costellazione che mi parla, io continuo a seguirla e assecondarla. Posso scoprire delle cose, posso venire a conoscenza di fatti nel frattempo.
Dopo un po’, e ciascuno di noi sa quando è il momento, iniziamo a far scorrere l’energia vitale, l’eros, l’amore incondizionato nella nostra Costellazione.
Cominciamo a dare vita, domani, relazioni felici e realizzazione e tutti i morti giovani e agli aborti. Comunichiamo con gli aborti ed i morti giovani, dicendo loro che sono accolti e riconosciuti molto volentieri nella nostra grande famiglia; che ne fanno parte a pieno titolo. Riconosciamo ad ogni morto il suo giusto e importante, non sostituibile posto, nella famiglia. Diamogli oggi e domani: diamo compagni, compagne e figli. Casa, lavoro, realizzazione. Portiamo tutti ad avere vite lunghe piene e felici.
L’energia dell’abbondanza scorre nella nostra grande famiglia, e arriva fino a noi.
Ricordiamoci sempre che non ci serve guardare fuori, quella che sembra essere la realtà è un illusione. L’inconscio viaggia su altri parametri, è fuori dal tempo e dallo spazio, non conosce giudizio e morale, né regole che a noi sembrano sacrosante. L’inconscio è libero, prende tutto per vero, sta a noi che cosa vogliamo imprimere nell’inconscio così che lui ci torni: abbondanza o miseria. Portiamo amorevolezza, leggerezza ed abbondanza in tutti i componenti della nostra grande famiglia.
Parliamo con i genitori di questi morti e diciamo loro: Guarda tuo figlio/a è vivo/a. Guarda come sta bene ed è contento, guarda la sua famiglia, la sua abbondanza e realizzazione. Potete essere fieri e contenti di tutti i vostri figli.
Posso inserire altri dati anche inventandoli. Ciò che conta è che l’energia vitale scorra copiosamente. Che tutti si sentano riconosciuti e sazi. La Mia Costellazione sia tutta viva, attiva e felice, abbondante, generosa e fiduciosa della vita, sazia e appagata e anche curiosa, sempre alla ricerca di senso e di cose belle.
Ogni persona che so essere morta giovane o comunque tragicamente, la invio verso la Luce: “Ecco, ora puoi andare verso la Tua Luce”.
Metto i nomi a tutti: ad ogni aborto do nome e data di nascita. Do anche più di un compagno o una compagna (che m’interessa? L’ importante che la forza vitale scorra alla grande). A tutte le morti tragiche do vita lunga e serena ecce cc e parlo con i loro genitori, la mamma il papà dico: ecco, vostro figlio, guardatelo, gustatevelo, sta bene, ecc…
Così per tutti i morti in guerra della mia grande famiglia. Così per tutti i morti per malattia. A questi do un compagno o compagna nuovi, e do il nome. Spesso si muore per togliersi di torno o perché non si riesce a tornare liberi.
A tutti i preti le suore, le nubili, i single di compagni e compagne, figli, famiglia, ecc… do compagni e compagne. La forza vitale e l’eros devono scorrere nella mia Costellazione per rendere tutti sazi e gioiosi, abbondanti e generosi.
A tutti i figli do abbondanza di genitori, fratelli sorelle nonni e famiglia e a tutti do figli in abbondanza. Quanti ne vogliono, e mi viene da sapere quanti e come anche a coloro che hanno mogli e mariti do nuovi amori e do loro i nomi. In tutta la Costellazione deve scorrere vita felice. Posso aggiungere figli, fratelli, genitori, amanti nonni tutto nuovo tutto diverso.
Allora interrogo la Costellazione:
C’è altro che posso fare x te? Per voi?
Tengo la Costellazione così per un po’ di tempo e vedo cose mi dice di fare e di modificare o aggiungere.
La costellazione ci parla. Teniamocela vicina, fino a quando verrà il giorno in cui sentiremo che tutto si è appianato, che ogni cosa è al suo posto e la pace regna sovrana…
Allora sarà la Costellazione stessa che ci farà capire che è giunto il momento di sciogliere il tutto e di dirle addio.
Francesca Salvador
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