AUTOSSERVAZIONE
Devi cominciare da subito a tenere un diario dove annoti tutte le sere i tuoi pensieri ricorrenti, le emozioni che provi più spesso e le posture fisiche che ti sono d’abitudine. Metti per iscritto le tue preoccupazioni, le tue gioie, le emozioni che hai provato sul lavoro oppure in compagnia del partner. Cosa ti fa stare bene? Cosa ti fa stare male? Fallo ogni giorno, anche se spesso dovrai ripeterti. In questo modo scatti fotografie dello stato di addormentamento della tua macchina. È impossibile cogliere la macchina nel sonno, perché nel momento stesso in cui la osservi lei si sveglia un po’. Se durante il giorno ti chiedi: “Cosa stanno facendo le emozioni della mia macchina biologica in questo momento?” lei è più sveglia rispetto a un attimo prima, perché tu sei in stato di osservazione… e l’osservazione modifica l’oggetto osservato. Pertanto quando scrivi sul tuo diario si tratta di andare a cercare nei ricordi come si comportava la macchina durante il giorno mentre era nel sonno, non osservata. Devi tenderle degli agguati; senza un maestro è più difficile, ma se il praticante è anche solo parzialmente sincero con se stesso lo può fare.
RICORDO DI SÉ
Il ricordo di sé consiste nell’autosservazione portata nel momento presente. Istante dopo istante, ti osservi mentre agisci. Porta l’Attenzione consapevole a ogni movimento del tuo corpo mentre cammini, mentre ti sposti in casa o sul lavoro, mentre guidi, mentre mangi. Resta sempre agganciato al corpo e a ciò che sta facendo Adesso. Non permettere alle tue mani di muoversi senza che la tua Attenzione sia rivolta ad esse. Questo stato si chiama »attenzione divisa«, in quanto una parte della tua Attenzione è diretta verso ciò che stai facendo, mentre l’altra parte è diretta a TE che stai osservando. I movimenti inconsapevoli, meccanici, devono sparire dalla tua vita. Gli atti vengono pervasi di »intenzionalità«, ogni azione – anche il più piccolo movimento – avviene perché tu VUOI compierla. Il »ricordo di sé« è una questione di Forza di Volontà: devi volere osservarti in quanto ritieni che il risveglio della macchina, la costruzione alchemica dell’anima e la conseguente immortalità siano tutto ciò per cui valga la pena vivere. È il tuo primo pensiero la mattina appena sveglio e il tuo ultimo pensiero la sera prima di andare a dormire. Anche se ti svegli durante la notte per andare in bagno devi immediatamente ricordarti di portare l’Attenzione su quanto stai facendo. È già difficile con questo genere d’impegno, impossibile senza. Ti consiglio anche di seguire gli esercizi presentati nel mio libro Risveglio e inoltre l’esercizio dei 15 minuti di Ricordo di Sé.
La seconda fase del lavoro alchemico (albedo) si riassume nell’affermazione: “Amate i vostri nemici. Come io vi ho amato, amatevi gli uni gli altri”. Le parole chiave sono »amore« e »perdono«. AMORE Mentre tieni il diario e svolgi gli esercizi di ricordo di sé, focalìzzati sull’ “amare i tuoi nemici e pregare per i tuoi persecutori” come è spiegato da Gesù nel Vangelo. Egli dice anche “se uno osserva la mia parola non vedrà mai la morte”. Infatti questa è la fase alchemica dell’Albedo, dove viene ultimata la costruzione del »corpo di gloria« o »corpo causale« o »anima«, il che ti rende a tutti gli effetti immortale (uno degli scopi principali dell’Arte). L’amore e il perdono rappresentano forse gli aspetti più difficili di tutto il percorso alchemico, ma in assenza di tali qualità il »corpo di gloria« non può formarsi e tutto ciò che il mago può ottenere – e di norma ottiene attraverso pratiche di vario genere, incluse quelle di carattere sessuale – non è la reale immortalità, bensì una parvenza di essa attraverso la costruzione del solo »corpo astrale«.
PERDONO Stesso discorso per il Perdono. Anche lo sforzo di perdonare il tuo “nemico”, a cominciare dalle persone che ti danno fastidio e ti stanno antipatiche, risveglia in te un Fuoco Alchemico – altrimenti detto FuocoFisso – che induce una trasmutazione degli atomi di cui è costituito il tuo corpo, trasmutandoli in atomi di un’ottava superiore. Questi sono gli atomi che vanno a costruire il »corpo di gloria« immortale. Dal punto di vista pratico, nella seconda fase si agisce in questo modo: dopo che hai litigato con qualcuno o hai provato una qualunque altra emozione negativa, appena te ne ricordi, ti prendi un attimo di tempo, ti isoli e ti ripeti: “Sono io che ho creato questa situazione, sono io che ho indotto l’altra persona a comportarsi così, affinché potessi trasmutare il mio Veleno interiore in Farmaco, attraverso l’utilizzo del Cuore, il mio Lapis Philosophorum.” A questo punto ti focalizzi sul provare amore per il dolore, la paura o il fastidio che sono dentro di te, dicendo: “Ti amo. Grazie. Ti amo. Grazie. Ti amo. Grazie. …
La terza fase (rubedo) si riassume nell’affermazione: “Non io, ma il Padre attraverso di me”. L’espressione chiave è: “Io non esisto, solo Lui esiste”. Focalìzzati sul fatto che tu in quanto individuo separato non esisti, perché la tua coscienza non si trova confinata dentro il tuo corpo ma abbraccia tutte le cose. Non c’è più differenza fra te, anima immortale, e il mondo esterno. Non esiste niente di realmente esterno a te. Significa annullare la tua piccola volontà fasulla in favore della Volontà del Padre, l’unica che davvero esiste. Torni a fonderti con l’Uno e ti fai canale per il passaggio e l’irradiazione del Fuoco – il Vril – attraverso di te. Essere canali del Vril equivale a “redimere la materia” e “cristificare la Terra”. Comprendi che le azioni nella tua vita avvengono indipendentemente dalla tua volontà di piccolo Io, ma accadono così come crescono i capelli sulla tua testa; il tuo attribuirti la paternità di questo crescere sarebbe ridicolo e dannoso per la tua serenità interiore. Quando realizzi che il tuo piccolo Io è solo attore e non regista, la tua vita smette di essere tua e diviene uno strumento al Servizio della Vita, che decide le vittorie e le sconfitte. Le tre grandi vie attraverso cui espletare il Servizio sono l’Arte, la Guarigione e l’Insegnamento.
Fonte: primoraggio.it
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Mirko
Interessante articolo.
honros
Bravo Salvatore, anche se divergo dalla tua descrizione sulla rubedo. Per come la vedo io, la posizione che descrivi per quella fase è superata. Tutto imho, eh 🙂