L’archeoastronomia studia i flussi del tempo nel corso delle civiltà…
…utilizzando analisi dettagliate della precessione degli equinozi, il cui moto è un movimento apparente vibratorio ed oscillatorio che farebbe il Sole lungo l’asse dell’eclittica, per effetto della rotazione e della rivoluzione terrestre, nel corso di migliaia di anni.
“Un giorno Gesù ci spiegò i segreti delle stelle. Era un mattino di Primavera. Dall’alto del colle vedevamo, nella pianura lontana, sorgere il Sole là dove nell’orizzonte ancora brillava una luminosa costellazione – Passano le costellazioni – disse Gesù – dopo l’Ariete, i Pesci. E poi verrà l’Acquario. Allora l’Uomo scoprirà che i morti sono vivi e che la morte non esiste.” (Dal Vangelo secondo Tommaso).
L’archeoastronoma ed egittologa Jane Sellers di Chicago ha evidenziato come nel mito di Osiride, risalente almeno al 1450 a.C. , nei Testi delle Piramidi (detti così per essere stati rinvenuti all’interno delle piramidi a gradoni di Saqqara), siano contenuti i numeri necessari per il calcolo della precessione degli equinozi, con un grado di precisione, superiore a quello ottenuto da Ipparco nel I secolo a.C. e già di per sé questo dato significa che gli Antichi conoscevano molto bene il significato valoriale della precessione degli equinozi, e riuscivano a calcolarlo con esattezza! Altro che popoli appena fuori dalla scoperta della ruota!
I Testi delle piramidi sulle pareti della camera sepolcrale del faraone Teti (2345 – 2333 a.C.), nella sua piramide a Saqqara (nell’immagine allegata sotto), così come i Libri dei Morti, sono raccolte invocative di protezione rivolte agli Dei, che sconfinano nella poesia più pura per la loro bellezza, sia letteraria che grafico-pittorica: non dimentichiamo che i geroglifici vanno letti con lo stesso rispetto con cui il Faraone, gli scribi ed i sacerdoti egizi vi si approcciavano come lingua sacra.
Tutte le civiltà antiche identificavano il sole con l’aspetto legato al suo sorgere durante l’equinozio di primavera in corrispondenza di una determinata costellazione zodiacale. Ogni 2160 anni, passando da una casa zodiacale all’altra, il sole garantiva
un computo temporale preciso per i popoli che basavano proprio sullo scorrere del sole, lungo l’orizzonte, ovvero l’asse dell’eclittica, i loro ritmi vitali.
Qui hanno inizio gli Incantesimi
che narrano l’uscita dell’Anima
verso la piena Luce del Giorno,
la sua Resurrezione nello Spirito,
il suo Ingresso ed i suoi Viaggi
nelle Regioni dell’Al di là.
Ecco le parole da pronunciarsi
nel giorno della Sepoltura,
nel momento in cui, separata dal Corpo,
l’Anima penetra nei mondi dell’Al di là.
Salve, o Osiride, Toro dell’Amenti!
Ecco che Thoth, Principe dell’Eternità,
parla con la mia bocca!
In verità io sono il Dio grande
che accompagna nella sua navigazione la Barca Celeste!
Io giungo, al presente, per combattere al tuo fianco, o Osiride!
Poichè io sono una di quelle antiche divinità
che al tempo della pesatura della parole
fanno trionfare Osiride sui suoi nemici (…)
O voi, Spiriti divini, che fate penetrare le Anime perfette
nella dimora sacrosanta di Osiride,
lasciatemi camminare al vostro fianco, io, Anima perfetta!
Lasciatemi penetrare nel Santuario di Osiride,
che io possa intendere, come voi intendete,
vedere come voi vedete,
restare a mio piacimento, come voi, ritto o seduto!
O voi che apprestate offerte alle Anime perfette
nella dimora sacrosanta di Osiride,
apprestate delle offerte consacrate per far vivere la mia Anima!
O voi, Spiriti divini che schiudete la via ed eliminate gli ostacoli,
Aprite alla mia Anima la via verso la dimora di Osiride!
Che essa possa penetrarvi in completa sicurezza!
Che essa possa uscirne in pace!
Che essa non sia respinta al suo giungere
e forzata a retrocedere sul suo cammino!
Che essa possa entrare e uscire a suo piacimento
e la sua Parola di Potenza sia vittoriosa!
Che i suoi ordini siano eseguiti nella residenza di Osiride!
O voi, Spiriti divini, guardate!
Ecco la mia Anima che cammina al vostro fianco.
Essa vi parla: come voi, essa è santificata.
Poichè la Bilancia del Giudizio si è pronunciata per essa.
Ecco che io giungo verso la Regione della Verità-Giustizia.
Nella mia qualità di divinità vivente ricevo una corona;
grande è il mio splendore
fra gli dei che mi circondano da ogni lato;
poichè io sono loro eguale e fratello,
assiso al loro fianco, condivido il loro nutrimento celeste,
mentre ascolto una voce che recita preghiere
(è il mio sacerdote sulla Terra
eretto innanzi alla bara, che le recita)
Salve, o Osiride, Signore dell’Amenti!
Lasciami penetrare in pace nel tuo Reame!
Che i Signori della Terra Santa
mi ricevano con esclamazioni di giubilo!
Che mi concedano un posto al loro fianco!
Che io incontri Iside e Nephtys al momento propizio!
Che l’Essere buono mi accolga favorevolmente!
Che io accompagni Horus nel Mondo del Re-Stau
ed Osiride a Djedu!
Che io compia tutte le possibili Metamorfosi
ed in tutte le Regioni dell’Al di là,
secondo il beneplacito del mio Cuore.
Tutte le culture antiche hanno considerato questo sistema nei loro miti, inserendovi le loro divinità principali, a spiegazione e dimostrazione delle credenze cosmologiche. Non solo, le forme di arte e di architettura sacra contengono i riferimenti legati alla precessione degli equinozi, ma anche nelle leggende e nelle storie tramandate oralmente e in forma scritta, compare una conoscenza astronomica precisa e con la consapevolezza del fenomeno astronomico precessionale.
Un grado precessionale è stato calcolato dalla scienza ufficiale in 71,6 anni. Essendo la mitologia basata su simbologie umane o animali, difficilmente avrebbe potuto adottare come riferimento un numero decimale, ma poteva servirsi dello stesso numero arrotondato per eccesso: il 72. Il numero che domina il codice precessionale è infatti il 72, dal quale si possono ottenere una serie di altri numeri collegati logicamente tra loro. Dividendo per 2 il 36, sommandolo al 72 si ottiene il 108; moltiplicando a loro volta suddetti numeri per 10, 100 o 1000 otteniamo il 360 il 3600 il 36000 o il 720 il 7200 il 72000. Tutti numeri precessionali che ritroviamo nei grandi templi del passato.
Il 108 (insieme al numero 8 è uno dei numeri considerati più “esoterici” nella cultura cinese, ndr) che corrisponde a un grado e mezzo precessionale può essere diviso per 2 e dare 54 o i suoi multipli 540, 5400, 54000. Un altro numero nel codice della precessione è 2160 (il numero di anni che necessita alla nostra Stella Solare per essere attraversata completamente da un segno zodiacale). Diviso per 10 forma il 216 e moltiplicato per 10 il 2160, ancora moltiplicato per 2 dà il 4320 ed i suoi multipli (il 43200 o il 432000) o sottomultipli.
Il 432 è un numero che ha importanza anche nella musica: infatti quella a 432 hz si dice sia in risonanza con le vibrazioni del nostro corpo. Già il grande Giuseppe Verdi in una lettera datata 1884, consigliava di accordare il diapason a 432 hz, in quanto a suo dire il suono risultava “più pieno e maestoso”, contro il diapason 450 (tipico di allora) o addirittura del diapason 440 (proprio della musica moderna), che sarebbero fautori di suoni disarmonici; questo è tanto più vero che al tempo di Hitler, le radio scandivano ritmi a 444 hz (suoni che robotizzano le persone). In pratica più si sale con gli hertz e più si producono suoni disarmonici, più si scende con gli hz e la musica risulta armonica al nostro sentire e fra tutti i diapason proposti, la musica a 432 hz risulta dunque la migliore.
In Italia la legge 170/1989 stabilisce che “il suono di riferimento per l’intonazione di base degli strumenti musicali è la nota La, la cui altezza deve corrispondere alla frequenza di 440 Hertz, misurata alla temperatura ambiente di 20 gradi centigradi”. Tuttavia molti sono gli artisti che stanno proponendo musica accordata a 432; essi fanno parte di un movimento ribattezzatosi “Rivoluzione Omega”, che vorrebbe lo standard mondiale a 432 hz appunto, ovvero a quella accordatura che sin dai tempi antichi veniva chiamata “fisica” o “scientifica”.
Tornando ai numeri precessionali ci rendiamo conto dunque di come essi affiorino in tutta la mitologia mondiale e architettura sacra in molteplici forme.
In India i sacri testi “Purana” raccontano di quattro età della terra chiamate Yuga che insieme formano 12000 anni divini. Le durate di queste quattro epoche sono di 4800 anni (Krita – Yuga) di 3600 anni (Tetra – Yuga) di 2400 anni (Davpara -Yuga) ed infine di 1.200 anni (la Kali- Yuga).
Nel mito egiziano di Osiride si narra che durante uno dei suoi viaggi compiuti nel mondo per diffondere i benefici delle civiltà alle altre regioni della terra, 72 uomini della sua corte, capeggiati da Seth, cospirarono contro di lui.
Ad Angkor Thom, il muro del Bayon (un tempio costruito agli inizi del XIII sec, che si trova in quella che all’epoca era la capitale della Cambogia), è sormontato da 54 torri, ognuna con 4 figure scolpite per un totale di 216 raffigurazioni; il cortile principale è circondato da un muro che presenta 5 porte di accesso ognuna delle quali attraversate da altrettanti ponti costeggiati da una doppia fila di imponenti figure scolpite 54 deva e 54 asura per un totale di 108 immagini per ponte e un totale di 540 raffigurazioni.
La sequenza di numeri precessionali 54, 72, 108, 144, 180, 216, 432 (numeri pari multipli di 9)… sono legate per coordinate di latitudine e longitudine, in diretta proporzione con la sequenza della precessione degli equinozi, così come i grandi scopritori Hancock e Bauval hanno rilevato attraverso misurazioni computerizzate di altissimo livello, usando immagini satellitari.
Tra Giza ed Angkor vi sono 72 gradi di longitudine, tra Pohnpei (uno degli Stati Federati della Micronesia, isole del Pacifico) ed Angkor ve ne sono 54 . Nelle isole di Kiribati, uno stato insulare dell’Oceania (72 gradi da Angkor e 180 da Giza) sono state scoperte strutture allineate astronomicamente. Va infatti ricordato che a 144 gradi di longitudine da Angkor, su quella che attualmente è l’isola di Pasqua, Rapanui, inquietanti statue giganti osservano il cielo da moltissimo tempo. Ricordiamo altresì che le tre piramidi della piana di Giza in Egitto, come hanno dimostrato Robert Bauval e Graham Hancock, rispecchiano esattamente per posizione e magnitudo le tre stelle della cintura di Orione nel 10450 a.C. all’alba dell’equinozio di primavera: in quella data e in quella ora le tre stelle della cintura di Orione si trovavano nel punto più basso del loro ciclo di precessione.
La stessa data, il 10450 a.C., viene scrutata anche nella terra di Cambogia dove il tempio di Angkor rispecchia il cielo che precessionalmente parlando si vedeva in quel fatidico tempo, cosi’ caro agli Dei e agli uomini che vollero imprimerne la data su pietra a memoria perenne.
La stessa Sfinge si pensa sia molto antica di almeno 10.000, per effetto dell’erosione della base, avvenuta in un tempo di grandi piogge, sotto la precessione del Leone, all’incirca nel tempo del 10450 a. C, in cui ci fu un’imponente deglaciazione e tutti i fiumi ed i mari si arricchirono di potenza e capacità di acqua.
La precessione degli equinozi è dunque molto importante perché ci rivela il senso delle civiltà perdute, la cui vita fu interrotta da cataclismi quali terremoti, maremoti e fenomeni di vulcanesimo, oltre allo scioglimento potente dei ghiacci.
Sta a noi avere cura della Terra, risuonando il più possibile alla sua vibrazione (Schumann di 8 hz), un valore sottomultiplo di 432, dei cui benefici abbiamo ampiamente illustrato precedentemente, affinché si preservi il patrimonio della Natura e delle civiltà.
Cinzia Vasone
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