La Figura dell’Androgino
“La Figura dell’Androgino è da Sempre studiata e ricercata in tutte le Culture sia da un punto di vista scientifico che religioso; è argomento interessante, specialmente nell’Odierna Visione del Mondo dalla quale, si possono Osservare numerosi esempi di Imitazione dell’Androgino, a partire dall’Evoluzione inarrestabile della chirurgia Estetica che Apre le porte della Coscienza passando attraverso complicate operazioni Fisiche strutturatesi attraverso canali della Tecnica (Téchne) piuttosto che della Psiche (Spirito), la quale non ha bisogno di Sperimentare la materia attraverso la materia, bensì Essa Attraversa la Materia non è attraversata.”
(Ginevra)
Elohim creò l’uomo a sua immagine, ad immagine di Elohim lo creò, maschio e femmina li creò (Genesi 1: 27)
La Scrittura dice: li creò maschio e femmina. noi ne deduciamo che ogni figura che non presenti in sé il maschio e la femmina, non rassomiglia alla figura celeste. Il santo non elegge domicilio là dove il maschio e la femmina non sono uniti. Egli riempie delle sue benedizioni solo il luogo ove il maschio e la femmina sono uniti. E’ per questo che la Scrittura dice: “li benedisse e diede loro il nome di Adamo”. Quindi la Scrittura non recita: “lo benedì e gli diede il nome di Adamo”, poiché Dio non benedice che quando il maschio e la femmina sono uniti. Il maschio solo non merita neanche il nome di uomo, finché non è unito alla femmina. E’ per questo che la scrittura dice: “e diede loro il nome di Uomo” (Zohar I, 55b)
Alla fine Zeus, dopo tante macchinazioni, disse: «Mi sembra di aver trovato il sistema per mezzo del quale gli uomini continuino a vivere e, divenuti più deboli, depongano la loro tracotanza. Ora – disse – taglierò ciascuno in due parti, e in tal modo diverranno più deboli e contemporaneamente più utili a noi perché saranno raddoppiati di numero… Dopo che la natura umana fu tagliata in due, ogni parte, per il desiderio della propria metà, le si attaccava, e gettandosi le braccia intorno e intrecciandosi l’una all’altra, desiderando formare un’unica cosa, morivano di fame e di inedia, per non voler fare niente separate l’una dall’altra. E quando una delle metà moriva, e l’altra sopravviveva, quella rimasta cercava un’altra metà e si stringeva a quella, sia che si imbattesse nella metà di una donna intera – ciò che ora chiamiamo donna -, sia di un uomo; e così morivano… Ciascuno di noi dunque è la metà di un essere umano, tagliato come lo sono le sogliole, due pezzi da uno; e ciascuno ricerca sempre la propria metà (Platone, Simposio XV)
Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca (Gesù, Matteo 19:12)
Quando farete in modo che due siano uno…e quando farete del maschio e della femmina una cosa sola, cosicché il maschio non sia più maschio e la femmina non sia più femmina…allora entrerete…e diventerete Figli dell’Uomo (Gesù, Vangelo di Tommaso 27 e 113)
Ecco io trarrò Maria Maddalena a me in modo da fare anche di lei un maschio, affinché essa possa diventare uno spirito vivo simile a voi. Perché ogni donna che diverrà maschio entrerà nel Regno dei cieli (Gesù, Vangelo di Tommaso 121)
Quando Eva era in Adamo, non esisteva la morte. Ma dopo che essa si fu separata, la morte è sopravvenuta. Se essa rientra in lui, e se egli la riprende in se stesso, non esisterà più la morte…Per questo motivo è venuto il Cristo: per annullare la separazione che esisteva fin dalle origini e unire di nuovo i due, e per dare la vita a quelli che erano morti nella separazione e unirli. Ora la donna si unisce a suo marito nella camera nuziale e quelli che si sono uniti nella camera nuziale non si separeranno più (Filippo, Vangelo di Filippo 71, 78, 79)
Se la madre degli dèi mutila Attis pur avendolo per amante, ciò significa che la beata natura superiore degli esseri sopramondani ed eterni chiama a sé la potenza maschile dell’anima. Infatti l’uomo è androgino: per tal motivo essi dimostrano cosa turpe e proibita dalla loro dottrina l’unione sessuale della donna con l’uomo. La mutilazione di Attis significa che egli fu separato dalle parti terrene e basse della creazione, e fu trasferito in alto all’essenza eterna, dove non c’è femmina né maschio, ma nuova creazione, uomo nuovo, che è androgino (Ippolito, Confutazione V, 7, 13 sulla dottrina degli gnostici Naaseni)
Adamo era uomo nel lato destro e donna nel lato sinistro, ma Dio lo ha diviso in due metà (Bereshit Rabba)
Non è un caso che Osiride, l’Adamo androgino degli egizi, è termine formato da Iside e Hor, cioè la femmina-madre e il maschio-figlio (Mike Plato)
Lo stato androgino è lo stato umano completo, in cui i complementari, invece di opporsi, si equilibrano in modo ideale…Non si tralascerà di accostare la figura dell’Androgino al Rebis Ermetico, costituito da un corpo con due teste, l’una maschile e l’altra femminile, che rappresentano l’essere reintegrato nella totalità delle potenzialità umane e naturali, pronto ad elevarsi verso gli stati superiori della manifestazione (Jean Marc Vivenza, Dizionario Guenoniano)
Il fatto che l’essere umano sia uomo e donna allo stesso tempo, sia nel corpo fisico che a livello dei principi vitale, psichico e mentale, rappresenta una legge fondamentale della Creazione, e questo è affermato dalle tradizioni millenarie della spiritualità… La fenice cinese, simbolo di rigenerazione, è ermafrodita. L’unificazione del seme e del respiro per la riproduzione dell’Embrione dell’immortalità avviene proprio nel corpo dello yogi. Il ritorno allo stato Divino primordiale e la liberazione graduale dalle contingenze cosmiche è semplicemente, sebbene raggiunto spontaneamente attraverso la coincindentia oppositorum e la realizzazione dell’Unità iniziale, la miscela dei principi Ming e Sing (Yang e Yin), come dice l’alchimista cinese, che non sono altro che le due polarità maschile e femminile dell’essere… Questo è il significato della ierogamia cinese di Fu-Hi e Niu-Kua, uniti attraverso le loro code di serpenti (e, cosa più importante, scambiando vicendevolmente i loro attributi, a volontà). È lo stesso significato del Rebis Ermetico, che è contemporaneamente Sole e Luna, Cielo e Terra, essendo essenzialmente uno, sebbene apparentemente doppio, essendo allo stesso tempo Zolfo e Mercurio (Libretto del Raduno Internazionale di Yoga – Herculane 2010)
Ogni uomo racchiude nel proprio corpo suo padre e sua madre legati assieme e testimoni l’uno dell’altra. Sennonché il padre rinchiuso in questo corpo d’uomo, ritrova il suo membro virile al solito posto e può volgersi alle donne di fuori, mentre la madre resta reclusa in lui per forza e implacabilmente gelosa. Guardati dall’incontinenza, per tema di offendere la santa madre interiore (Lanza del Vasto)
Diventare uomo e donna allo stesso tempo, o essere né uomo né donna, oppure proprio uomo o proprio donna attualmente rappresenta l’espressione plastica fondamentale attraverso la quale il linguaggio si sforza di descrivere la metanoia, la modificazione affascinante, lo sconvolgimento totale dei valori. Essere simultaneamente e permanentemente uomo e donna è paradossale come il fatto apparentemente impossibile di ritornare bambino, di nascere di nuovo, di passare attraverso il passaggio stretto (Mircea Eliade, Mefistofele e l’Androgine)
Come Dio Padre generò un Figlio da sé, lo stesso Figlio deve essere generato dall’uomo che cerca il Sè, per ritrovare la sua divinità androgina perduta. In tal senso, questo Figlio è sia Figlio di Dio che Figlio dell’uomo, perché è la divinità che sempre genera sé stessa. Nell’Egitto iniziatico, questo figlio di Dio era Horus generato da Osiride, quest’ultimo la cifra della caduta dell’Uomo Primordiale. Osiride rigenera sé stesso e recupera la sua divinità di Luce, Horus appunto, luce che non può non essere generata se non da una santa generazione in sé e per sé. (Mike Plato, articolo sulla Filosofia erotica di Franz Von Baader)
Amore, fra gli dèi l’amico degli uomini, il medico, colui che riconduce all’antica condizione. Cercando di far uno ciò che è due, Amore cerca di medicare l’umana natura (Platone)
Si innalzerà vittoriosa su tutti i suoi avversari solo quella teologia che presenterà il peccato come disintegrazione dell’uomo primordiale e androgino, e la redenzione dal peccato come la sua reintegrazione (Franz Von Baader)
Il Dio androgino o semplicemente l’Androgino è il Dio maschio e femmina in una sola persona. Questo simbolo dei cabalisti vuole indicare il centro creatore dell’universo che è , contemporaneamente, madre e padre delle cose create, cioè creatore per sé, senza l’aiuto di nessuna collaborazione differente dal suo Sé (Giuliano Kremmerz, La Scienza dei Magi III volume)
La cifra manifesta dell’androginia divina nell’uomo è e sarà il funzionamento in sincrono dei due emisferi cerebrali maschile (sinistro) e femminile (destro). L’unicervello è una prerogativa di Dio, ed è per questo che l’uomo è stato formato ad immagine e somiglianza di Dio (Mike Plato)
Prima che nella Cabala medievale, la nozione dell’androgino figura già nella letteratura talmudica e midrashica come “diprosaphon”(ebr. du parsufim) che vuol dire “doppia faccia”…Fu Rabbi Yirmeyah ben Elazar a dire. “Il Santo sia benedetto formò nel primo uomo due visi, secondo quanto fu detto in Salmi 139:5: “di dietro e davanti tu mi hai formato” (Gabriele Burrini, I grandi temi della mistica ebraica)
In realtà, Leonardo pensava all’equilibrio tra maschio e femmina. Pensava che un’anima umana non potesse essere illuminata a meno che non possedesse insieme elementi maschili e femminili (Dan Brown, Il Codice da Vinci)
Ciò che esiste è l’eternità maschile e l’eternità femminile. La prima è il giorno, la seconda la notte (Testi egizi dei Sarcofagi 335°)
La Sfinge era l’immagine dell’androgino, la bella e la bestia in un solo essere, che tanto si cercano nel Cantico di Salomone, non a caso visitato dalla Regina di Saba, altro nome per la Sfinge (Mike Plato)
Fonte : http://gliaforismidellatradizionespiritualeuniversale.myblog.it/category/androginia-spirituale/
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